legge

Bella domanda!

Bella domanda! on Aprile 25, 2009

Sul sito di un certo Don John Zuhlsdorf è apparsa questa settimana una serie di osservazioni provocate da “ Colloqui difficili ”, pubblicato qui la settimana scorsa. Molti di queste osservazioni sono relativamente ponderate – complimenti a Don Zuhlsdorf. Una di esse va dritta al punto: “Mons. Williamson usa dei termini senza definirli. Mi piacerebbe sapere davvero se io sono un neo-modernista.”. Da parte sua, Joe Pinyan vuole sapere se, “per non essere in combutta con Baal”, deve rendere culto a Dio in una cappella della FSSPX piuttosto che in una parrocchia dove si celebra la Messa nella forma “straordinaria” e nella forma “ordinaria”.

Per dare una risposta a Joe, vorrei iniziare definendo il neo-modernismo. Esso è la rinascita (“neo”), permessa dentro la Chiesa cattolica dal Vaticano II (1962–1965), dell’onnicomprensiva eresia del modernismo. Il modernismo è il terribile sistema della corruzione della mente, emerso più di un secolo fa all’interno della Chiesa, e solennemente condannato da San Pio X nella sua enciclica “ Pascendi ”; secondo il modernismo la Chiesa cattolica dovrebbe adeguarsi per adattarsi al mondo moderno, a guisa di protestantesimo e di liberalismo. In effetti, esso è l’ultima forma di liberalismo, perché con i suoi principi kantiani pretende di liberare la mente dell’uomo (e la sua volontà) da qualsiasi verità (o legge).

Il modernismo è un errore particolarmente ipocrita e pericoloso, perché può lasciare intatte le apparenze del cattolicesimo mentre lo svuota della sua realtà. Così, Gesù Cristo non è veramente Dio, ma io sono libero di farne un Dio (per me) se voglio. Così, la verità cattolica e la Legge diventano tutto ciò che mi conviene fare di esse. Così, prescindendo dai Dieci Comandamenti, io divento libero di obbedire a nessuno di essi o a tutti e dieci, perché in entrambi i casi sto ubbidendo a me stesso. Il neo-modernismo è ancora più pericoloso del modernismo, perché i più altolocati uomini di Chiesa, invece di continuare a condannare totalmente il modernismo come S. Pio X, lo hanno adottato per stabilirlo ufficialmente all’interno della Chiesa!

In tal modo, oggi i cattolici sono stati resi liberi di partecipare sia alla forma “straordinaria” sia a quella “ordinaria” della Messa, a seconda che preferiscano il vero Dio immutabile e la sua essenzialmente immutabile vera Messa, o entrambe le Messe in quanto adatte al mondo di oggi. Ora, questa recente liberalizzazione della vera Messa può essere derivata dalle migliori intenzioni di Benedetto XVI, ma il vero Dio impone a tutti noi di adorarLo come Egli è realmente, e non come è stato ridimensionato dall’uomo moderno. Così, Joe, io mi aspetto di certo che tu mi creda contro Roma, se ti dico di fuggire la forma “ordinaria” della Messa, ma se non vuoi avere niente a che fare con il culto di Baal, perché oggi di questo si tratta, oggettivamente parlando è quello che dovresti fare.

Tuttavia, se non vuoi credere a me, devi leggere! Purtroppo, Pascendi di Pio X è una lettura difficile. Allora inizia da qui su Dinoscopus, con questi “Commenti Eleison”, che trattano di religione. Poi gradualmente passa ai due libri, che presto saranno quattro, pubblicizzati a fianco. Poi puoi leggere qualcosa degli scritti di Mons. Lefebvre.

Ma la cosa più importante per fare luce è recitare il Rosario della Madre del vero Dio.

E che Dio ti benedica.

Kyrie eleison.

Paganesimo intelligente

Paganesimo intelligente on Novembre 22, 2008

Del famoso scrittore satirico romano Giovenale (67–130 dC?), ci sono due citazioni particolarmente note: “ panem et circenses ” – “pane e spettacoli”, e “ mens sana in corpore sano ” – “mente sana in corpo sano”. Il contesto di questa seconda citazione è veramente interessante. Ecco l’intero passo della decima Satira, in una libera traduzione:

“Che gli uomini pregherebbero per niente? Prendete il mio consiglio,

E lasciate che gli dèi stessi giudichino ciò che è meglio

Per noi e per i nostri interessi, poiché da loro ci viene

Non quel che ci piace, ma ciò che più ci conviene.

L’uomo è più caro a loro che a sé stesso;

Dal vano desiderio e dalla cieca bramosia mosso,

Agogna a quel tipo di figlio, a quel tipo di moglie,

Mentre solo gli dei sanno dei giusti figlio e moglie.

“Ma se dovete chiedere qualcosa ai numi

Offrendo carni di cánditi suini,

Pregate gli dei che vi diano

Mente sana in un corpo sano.

Pregate che la morte trovi al momento dato

Il vostro spirito imperturbato,

Non col desiderio di avere

Più di quanto Madre Natura voglia dare,

Uno spirito pronto a sopportare ogni tipo di dolore,

Ignorando la rabbia e ogni voglia di avere,

Preferendo il gravoso e nobile lavoro

Ai piaceri offerti dal centro di ristoro.

Questo avete il potere fare,

La vostra virtù è il solo mezzo per felici campare.

A chi ha buon senso non verrà meno la lena –

“Così ci pone in Cielo un dio della fortuna”.

Ciò che qui è notevole, è come il pagano Giovenale dica tante di quelle cose che hanno detto gli scrittori cristiani. Per esempio, come noi uomini siano amati dall’alto più di quanto noi amiamo noi stessi, come le potenze dell’alto sappiano meglio di noi ciò che ci serve e ci danno solo ciò che ci è veramente necessario. Inoltre, come la virtù sia l’unica strada per la felicità, e come dipenda da noi stessi vivere con saggezza e non con la testa tra le nuvole o in qualcos’altro.

Dalla saggezza della satira romana, ci sono almeno due lezioni da trarre. In primo luogo, la grazia è in linea con la natura che Dio ci ha dato, e non viene meno nel mantenere in linea la natura. Nel vedere come lo scrittore pagano, senza la grazia, riesca a cogliere dalla sola natura così tante verità spirituali, si dimostra che la natura e la grazia sono allineate, anche se la grazia è infinitamente al di sopra della natura, e la natura non ha alcuna pretesa su di essa. Troppi cattolici vedono la grazia della nostra religione come una sorta di poliziotto con un manganello che controlla la nostra tenuta. Allo stesso modo la legge (la buona legge) è un’amica e non una nemica della natura!

Una seconda lezione potrebbe essere che i pagani pre-cristiani, come Giovenale, erano più aderenti alla realtà dei pagani post-cristiani del nostro tempo. Gli apostati di oggi stanno cancellando in loro sia la grazia sia la natura, così che non potranno mai esprimersi col buon senso espresso qui da Giovenale.

Kyrie eleison.