Chiesa dissanguata
Chiesa dissanguata on Maggio 5, 2018
Un confratello che resiste alla trasformazione della Fraternità San Pio X di Mons. Lefebvre nella Neofraternità di Menzingen, proprio come è stata trasformata la Chiesa Cattolica della Tradizione nella Neochiesa del Vaticano II, ha scritto alcune considerazioni interessanti, qui di seguito tradotte. Esse erano private, ma sono troppo preziose per non dover essere condivise più ampiamente. In occasione della Pasqua, un suo confratello gli aveva scritto per esprimergli la speranza che “la Chiesa (e la FSSPX) potessero presto risorgere dalla morte.” E lui ha risposto:
Un uomo di 60 anni che considero saggio, il Sabato Santo mi ha detto: “La Chiesa deve essere crocifissa come il suo divino Maestro il Venerdì Santo . . . stiamo vivendo il Venerdì Santo . . . . Il Sabato Santo è ancora da venire, e ci vorrà ancora un tempo.”
Al che, vorrei aggiungere alcuni pensieri.
La Chiesa non è affatto sul punto di risorgere, piuttosto morirà dissanguata in un modo molto doloroso fino al punto da sembrare che non ci sia più. Se la FSSPX (soprattutto i suoi sacerdoti) parteciperà a questo mortale dissanguamento, è cosa che solo il Cielo sa. In ogni caso è la morte per dissanguamento che sta seminando i semi per la risurrezione.
Se la FSSPX nega di voler prendere parte al dissanguamento della Chiesa, ma continua ad insinuarsi poco a poco all’interno della comunità multi-religiosa presieduta da Papa (?) Francesco – e Menzingen e Don Schmidberger è da anni che lavorano per trasformare la Fraternità San Pio X in un’altra Fraternità San Pietro – allora la FSSPX morirà lo stesso dissanguata, perché in un modo o nell’altro la persecuzione sta probabilmente arrivando per tutti, specialmente per le persone che indossano la talare. Tuttavia, a quel punto la Fraternità non soffrirà tanto come i gloriosi Apostoli degli ultimi tempi, quanto piuttosto, ahimè, come punizione per il suo benessere materiale, la sua tiepidezza e la sua infedeltà nei confronti di Mons. Lefebvre che la fondò . . .
(Se su “Papa Francesco” incombe un punto interrogativo, è perché, per ragioni oggettive, c’è almeno un po’ di incertezza, qualche dubbio sul fatto che sia Papa. E fu proprio per questo che nel 1988 i Cieli separarono con i loro modi delicati la Fraternità da una Roma che in qualche modo era diventata scismatica . . . . In effetti, noi non abbiamo alcuna comunione nella Fede con le attuali autorità vaticane, e realmente noi siamo fuori dalla loro comunione – o scomunicati – il che è la nostra fortuna e il nostro punto d’onore; proprio come nel pomeriggio del primo Venerdì Santo, quando la Chiesa fortemente ridotta di numero la si trovava solo fuori da Gerusalemme, sul Calvario . . . )
In verità, nulla getta tanta luce sullo stato presente della Chiesa come la narrazione evangelica della Passione di Cristo, e viceversa si può dire che nulla getta tanta luce sulla narrazione evangelica come la presente desolazione della Chiesa. E proprio come allora gli stessi Apostoli, anche dopo essere stati ripetutamente avvertiti da Nostro Signore della Sua prossima Passione ( Mt. XVI, 21; XVII, 21; XX, 17–19) non potevano ancora credere che questa fosse reale quando si verificò, così anche oggi molti buoni cattolici non riescono a credere che sia la Chiesa di Cristo ad avere problemi così tormentosi e Papi così inadeguati.
Ma lo scopo di Dio nel creare l’universo era quello di condividere la Sua divina felicità popolando il Suo Cielo con creature razionali, angeliche o umane, che avrebbero scelto liberamente di unirsi a Lui nel Suo Cielo. La parola chiave qui è “liberamente”. Insieme alla facoltà della ragione, Dio dà a ogni essere umano capace di usarlo, anche il libero arbitrio, ed Egli bilancia le circostanze per ciascuno di noi, in modo da rendere reale la scelta tra il Paradiso e l’Inferno. Per questo Egli concede quanta più libertà possibile agli esseri umani: sia per uccidere il Suo Figlio, sia per abbattere la Chiesa di Suo Figlio; ma tale libertà non è mai così tanta da giungere a prostrare del tutto o Suo Figlio o la Sua Chiesa. E’ per questo che Egli permette inimmaginabili tribolazioni per la Sua Chiesa, tali che solo il tempo tra adesso e la fine del mondo potrà pienamente delineare, ma la saggezza di Dio arriva ben al di là delle nostre piccole immaginazioni ( Is. LV, 8, 9).
Kyrie eleison.