Fraternità San Pio X

“Santi sacerdoti”?

“Santi sacerdoti”? on Marzo 4, 2017

Un lettore di questi “Commenti”, preso dalla famiglia e dal lavoro nel mondo di oggi, con una grande grazia di Dio ha comunque mantenuto il vero senso di ciò che sta accadendo intorno a lui – il grande dramma che si svolge tutti i giorni sulla salvezza o la dannazione delle anime che egli incontra. Non è piacevole un tale senso. Lui potrebbe desiderare di non essere in grado di vedere ciò che vede, ma in forza di un’altra grande grazia di Dio, egli non vuole tornare a dormire. Egli sa cosa ha inteso rappresentare la Fraternità San Pio X, e ne ha tratto un grande profitto. Ora, dal punto di vista di un semplice laico, senza la pretesa di entrare in argomenti più alti, egli osserva che la Fraternità non è più quella che era, ma si è unita alla brigata dormiente, e si chiede che cosa lui dovrà fare. Le sue parole non si trovano su Internet, ma saranno le stesse che albergano nei cuori di molti cattolici preoccupati. Eccoli, in corsivo:—

Ne ho parlato prima, ma lo noto sempre al lavoro. Le anime sono assetate e stanno appassendo sotto il peso del peccato e delle pressioni di questa anti-cultura che sommerge tutti noi. Quasi tutti gli ex cattolici con cui ho parlato sono rimasti disgustati o da tutti gli abusi che si verificano nella Chiesa (immagino però che molti usano questo come una sorta di razionalizzazione dei propri peccati), o dal fatto che non hanno trovato niente di diverso nei sacerdoti: solo uomini egoisti che non sono morti a se stessi, né si sono rivestiti di Cristo. La loro visione della Chiesa è offuscata da tanta infedeltà e tanto peccato.

Non c’è dubbio che gli abusi nella Chiesa possano servire come scusa perché dei cattolici rinuncino alla fede, ma è grande la responsabilità dei sacerdoti che, pur senza causare grave scandalo pubblico, con il loro esempio cessano di ispirarli e di edificarli! Sacerdoti della Fraternità – che avete ispirato ed edificato – dove siete ora?

Onestamente, oserei dire che The Angelus Press (rivista della FSSPX negli USA) ha perso il suo mordente. Abbiamo bisogno di essere scossi dalla nostra compiacenza (So certamente che è il mio proprio caso con la mia natura umana decaduta!). Abbiamo bisogno di essere scossi dalla nostra pigrizia intellettuale. Benissimo scrivere belle cose su questioni spirituali e dottrinali, anzi io credo che nessuno possa accusare AP di promuovere l’eresia, ma . . . . e qui sta il punto dolente . . . . se nessuna di queste idee si innesta nel tessuto della vita quotidiana o non si affronta alcuno dei problemi della modernità, allora la Chiesa diventa solo un “dolciume”, buona per compensarci della realtà della vita reale .

E’ questo il problema. Veri sacerdoti che guardino alla “realtà della vita reale”. “Concedeteci, o Signore, santi sacerdoti”, prega la FSSPX. Ahimè, non sono i “santi sacerdoti” suscettibili di diventare sacerdoti acquietanti? E i sacerdoti dovrebbero essere acquietanti per le anime, in modo da rendere loro confortevole questa vita, o non dovrebbero piuttosto farle sentire a disagio in questa “valle di lacrime”, in modo che tutti i loro desideri si indirizzino verso la vita eterna?

Sto diventando sempre più indifferente verso ciò che fa la FSSPX, perché noi laici non abbiamo alcuna influenza su questo. Quindi, se vogliono precipitarsi a capofitto nell’oblio, nell’oscurità e nell’irrilevanza, che è quello che penso che accadrà, vadano pure avanti. L’unica gloria della FSSPX è quella di essere stata la sola resistenza organizzata contro gli imbrogli conciliari, non rifiutando per principio l’autorità, ma tutto ciò che stava distruggendo la Fede. Ahimè, la FSSPX utilizza lo stesso principio di autorità – buono in sé – per ricondurre ogni opposizione all’errore, quando invece l’autorità è destinata ad essere al servizio della verità. Così, in tutta onestà, non ho idea di quello che farò in pratica. Frequentiamo ancora la FSSPX, ma (almeno per me) il fervore che ho avuto con essa è quasi estinto. Pazienza. In mezzo a tutto questo, Cristo è l’unico che darà la vittoria.

In effetti, la Neofraternità non si appresta a rendere se stessa relativament irrilevante per la vita eterna, al pari della Neochiesa?

Kyrie eleison.

Eccellente comunicato?

Eccellente comunicato? on Novembre 19, 2016

Il 31 ottobre Papa Francesco ha partecipato in Svezia ad un incontro ecumenico con degli esponenti luterani per preparare il prossimo 500° anniversario della rivolta di Lutero contro la Chiesa cattolica. Dopo l’incontro il Papa ha firmato con il Presidente della Federazione Mondiale Luterana una Dichiarazione congiunta, che è un ulteriore assoluto scandalo, in quanto compiuto dall’uomo che dovrebbe essere il Vicario di Cristo. Il 2 novembre, per protesta, il Superiore del Distretto francese della Fraternità San Pio X ha rilasciato un comunicato che condanna quella scandalosa dichiarazione. Gran parte del comunicato è encomiabile, e dovrebbe costituire quanto necessario per porre i Superiori della Fraternità di fronte ad un serio ostacolo sulla via che sta conducendo la Fraternità di Monsignore al tradimento con i neo-modernisti Romani, ma la sua conclusione è debole, al punto che il Comunicato può produrre l’effetto opposto.

Don Bouchacourt apre il suo Comunicato affermando che lo scandalo della Dichiarazione pro-luterana del Papa è tale che egli “non può rimanere in silenzio”. E l’intero passaggio in cui egli denuncia Lutero è irreprensibile. Eccolo:—

Come possiamo essere « profondamente grati per i doni spirituali e teologici ricevuti attraverso la Riforma » (citazione dalla Dichiarazione congiunta) quando Lutero ha manifestato un odio diabolico verso il Sommo Pontefice, un disprezzo blasfemo contro il Santo Sacrificio della Messa, insieme con il rifiuto della grazia salvifica di Nostro Signore Gesù Cristo? Egli ha anche distrutto la dottrina eucaristica rifiutando la transustanziazione, ha allontanato le anime dalla Santissima Vergine Maria e ha negato l’esistenza del Purgatorio. No! Il protestantesimo non ha apportato alcunché al cattolicesimo! Esso ha rovinato l’unità cristiana, ha separato interi paesi dalla Chiesa cattolica, ha sprofondato le anime nell’errore, mettendo in pericolo la loro salvezza eterna. Noi cattolici vogliamo che i protestanti ritornino all’unico ovile di Cristo che è la Chiesa cattolica, e preghiamo per questa intenzione. In questi giorni in cui celebriamo Tutti i Santi, noi ci appelliamo a San Pio V, a San Carlo Borromeo, a Sant’Ignazio e a San Pietro Canisio che hanno combattuto eroicamente l’eresia protestante e salvato la Chiesa cattolica.

Ma a fronte di questa denuncia, la conclusione di Don Bouchacourt è relativamente manchevole:—

Invitiamo i fedeli del Distretto di Francia a pregare e a fare penitenza per il Sommo Pontefice, affinché Nostro Signore, di cui è il Vicario, lo preservi dall’errore e lo mantenga nella verità di cui è custode. Io invito i sacerdoti del Distretto a celebrare una Messa di riparazione e a organizzare un’Ora Santa davanti al Santissimo Sacramento per chiedere perdono per questi scandali e per supplicare Nostro Signore di calmare la tempesta che scuote la Chiesa da più di mezzo secolo. Madonna Santa, Ausilio dei cristiani, salva la Chiesa cattolica e prega per noi!

Don Christian Bouchacourt, Superiore del Distretto di Francia della FSSPX

Questa conclusione è pia, e del tutto rispettosa verso Papa Francesco, ma riesce a dare una qualche idea della gravità del disorientamento del Papa che qui loda uno dei più grandi eretici anti-cristiani in tutta la storia della Chiesa? Difficile immaginare che Don Bouchacourt non abbia ottenuto da Mons. Fellay la previa autorizzazione a pubblicare il suo comunicato. E Mons. Fellay che non avrà avuto alcun problema perché si denunciasse il Lutero di 500 anni, ma avrà invece insistito perché si abbassassero i toni critici nei confronti del principale demolitore della Chiesa che abbiamo qui ed ora? In ogni caso il Comunicato serve allo scopo di Mons. Fellay per ingannare i sacerdoti e i laici tradizionali e ammorbidirli: suggerendo loro che la presumibile imminente Prelatura Personale non impedirà ad alcuno di denunciare gli scandali papali, ecc . . .

A questo punto, Don Bouchacourt si rende conto di quanto, come il suo predecessore, egli possa essere al servizio, anche contro la sua volontà, del tradimento della Fraternità? Cerchiamo di essere “semplici come le colombe”, ma anche “prudenti come i serpenti” ( Mt. X, 16).

Kyrie eleison.

Disintegrazione

Disintegrazione on Ottobre 29, 2016

Le cose cadono a pezzi; il centro non può reggere,
La pura anarchia si rovescia sul mondo
La torbida marea del sangue dilaga, e in ogni dove
Annega il rito dell’innocenza;
I migliori hanno perso ogni fede, mentre i peggiori
Sono pieni d’ardore appassionato.

Questi famosi versi de Il Secondo Avvento, una poesia scritta nel 1919 sulla scia della Prima Guerra Mondiale dal poeta anglo-irlandese, W. B. Yeats (1865–1939), vengono in mente come una possibile spiegazione di come il movimento di resistenza al tradimento del 2012 della Fraternità San Pio X di Mons. Lefebvre possa essere così forte nella verità e ancora debole in unità e numeri. Il 1919 è quasi un centinaio di anni fa, e Yeats non era né cattolico né particolarmente interessato alla condizione della Chiesa cattolica, che allora sembrava essere fiorente. Ma i poeti possono essere visionari, e Yeats coglieva in questi versi una verità essenziale sulla civiltà occidentale, come emergeva da quella guerra che “stava spegnendo ogni luce in tutta Europa” (Earl Grey): da allora, le nazioni occidentali, sono andate disintegrandosi spiritualmente con un processo ininterrotto.

Ciononostante molti cattolici che oggi desiderano la Fede per sopravvivere, sono sconvolti dall’apparente debolezza della “Resistenza” degli stessi sacerdoti di Mons. Lefebvre in particolare, per l’evidente tradimento dei suoi principi da parte dei loro capi attuali, e cercano una spiegazione. Alcuni pensano che i sacerdoti della FSSPX non prendono una pubblica posizione contro la falsa conciliazione della Tradizione col Vaticano II, perché hanno paura di essere buttati fuori dalla Fraternità senza più un posto per dormire o qualcosa da mangiare. Ma i sacerdoti devono sapere che ci sono dei laici che sarebbero felici di sostenerli. Una spiegazione più approfondita potrebbe essere che i sacerdoti hanno paura di essere tagliati fuori da quella Fraternità che è insieme la loro famiglia umana e la struttura per la quale appartengono all’apparato della Chiesa. Ma anche qui, con una fede abbastanza forte saprebbero che la Provvidenza può supplire a entrambe le esigenze.

D’altra parte, se guardiamo alla svendita della Fraternità nel 2012 tenendo presente la doppia disintegrazione delle due Guerre Mondiali, seguita dalla ben più terribile disintegrazione della Chiesa cattolica al Concilio Vaticano II (1962–1965), è giogo forza ammirare l’eroica impresa di Mons. Lefebvre nel raccogliere insieme i frammenti volanti di tale esplosione senza precedenti, ma non possiamo essere fortemente sorpresi se la Fraternità San Pio X esplodesse a sua volta dall’interno, o se i profughi della sua disintegrazione dovessero avere difficoltà a reintegrarsi fuori di essa. Le cose sono andate in pezzi, e le menti e i cuori con esse. Io penso che non sia rimasta abbastanza integrità o integrazione nei cuori e nelle menti perché noi si possa pensare di ripetere l’impresa di Monsignore. Il mondo è a quasi 50 anni di declino dal 1970, quando Monsignore fondò la Fraternità.

Ciò significa, non che non ci sia niente da fare, ma che in ciò che deve essere fatto si deve operare più dal punto di vista di Dio e meno da quello dell’uomo. Alla stessa fine del mondo, Dio permetterà che la Fede quasi sparisca ( Lc XVIII, 8), ma ci saranno ancora alcune anime che credono, che sperano e che amano. Nel 2016 Egli ci sta dando un’anticipazione di tale sparizione, ma le anime dovrebbero essere in grado di riconoscere che hanno ancora una notevole libertà di credere, sperare ed amare. E dovrebbero essere in grado di prevedere che anche il più potente degli Stati di polizia non avrà il potere di impedire loro di farlo. Inoltre, quanto più pesanti saranno le circostanze che peseranno su tale libertà, tanto più accetta in Cielo sarà la perseveranza di ogni anima nella devozione a Dio, al Suo divino Figlio e alla Beata Vergine, e tanto maggiore saranno i meriti di tali anime. Soprattutto, tanto maggiore sarà il loro costante contributo al benessere della Chiesa. In nessun caso tutto è perso, e mai potrà esserlo. La Chiesa di Dio non è cosa meramente umana.

Kyrie eleison.

Viveri di Riserva

Viveri di Riserva on Ottobre 22, 2016

Nelle questioni militari, è normale per che i generali ed anche i soldati tengano presente l’ultima guerra combattuta piuttosto che quella che stanno combattendo. Chi immaginava la guerra di trincea prima della I Guerra Mondiale? Poi, al momento della II Guerra Mondiale, lo sviluppo dei carri armati prodottosi tra le due guerre rese obsolete le trincee. Lo stesso accade nelle questioni religiose. Nel XXI secolo non è più come nel XX. Sicuramente i cattolici resistenti dal 2012 sono stati meno saggi nello sperare in qualcosa di simile alla creazione e all’espansione della Fraternità San Pio X nel secolo prima. Ad esempio, da due lodevoli resistenti di oggi giungono una lamentela generale ed una particolare, che forse mancano entrambe della necessaria saggezza . . .

La lamentela generale è che la “Resistenza” sta cadendo a pezzi, piuttosto che fare dei progressi. Questi “Commenti” hanno spesso posto tra virgolette la parola “Resistenza”, proprio per suggerire che la resistenza cattolica alla conciliarizzazione della FSSPX non è una sorta di organizzazione, ma un movimento indefinito con uno scopo preciso: salvare la Fede cattolica, ma per il momento non ha molta struttura che l’aiuti a farlo. Tuttavia, i resistenti è bene che si rincuorino, perché mentre l’uomo propone, Dio dispone, così che ciò che può apparire come un fallimento umano può non essere un fallimento dal punto di vista di Dio Onnipotente.

Per esempio, quando nel 1970 Mons. Lefebvre si propose di radunare una mezza dozzina di vescovi cattolici per dar vita ad un concreto ostacolo sulla via intrapresa dai conciliaristi per distruggere la Chiesa, Dio dispose differentemente. In questo suo proposito Monsignore avrebbe fallito, ma col suo tentativo avrebbe avuto successo nel costruire un prezioso caposaldo mondiale in grado di salvaguardare i tesori della dottrina, della Messa e del sacerdozio della Chiesa, per tempi migliori. Allo stesso modo oggi ci sono i Resistenti che si propongono di costruire qualcosa in grado di rimpiazzare la FSSPX in via di estinzione; e la loro apparente debolezza (almeno fino ad ora) può suggerire che tale sostituzione non sia nei piani o nelle disposizioni di Dio Onnipotente. Tuttavia, nel tentativo, i Resistenti stanno aiutando a garantir (almeno per ora) la sopravvivenza della Fede cattolica, cosa che è certamente nelle disposizioni della Provvidenza.

La lamentela particolare è che se solo la “Resistenza” avesse delle scuole, molti genitori legati alla FSSPX potrebbero ingrossare le sue fila, diversamente da come possono fare adesso, perché facendolo i loro figli verrebbero immediatamente buttati fuori dalle scuole della FSSPX senza che ci sia un’alternativa decente. Ma, ancora una volta, noi stiamo lottando per la Fede nel XXI secolo e non nel XX. Negli anni ‘80 c’erano ancora abbastanza genitori, insegnanti e sacerdoti cattolici che erano in grado di costituire quella cornice triangolare entro la quale i bambini potevano crescere bene. Ma oggi? Oggi si viene a sapere di una scuola per ragazzi della FSSPX che è stata in gravi difficoltà a causa del fatto che tra le sue mura vi è un focolaio di quel peccato contro natura che grida vendetta al Cielo. Ma quali mura possono impedire che gli adolescenti apprendano di quella glorificazione di tale peccato, vigente tra la massa dei maschi adulti del loro paese, ed anche della nuova parola inventata per reprimere la condanna del nuovo vizio – “omofobia”? E quali mura possono impedire che fin da adolescenti imitino gli adulti? In realtà, come si può impiantare una seria scuola maschile dopo l’invenzione di Internet, col suo accesso tascabile? Sono ancora possibili oggi delle istituzioni cattoliche?

Nell’odierna guerra di religione, sicuramente l’ordine del giorno è “viveri di riserva”, che significa che i soldati devono limitarsi allo stretto necessario per la sopravvivenza, nel nostro caso: mantenere la Fede. Questa guerra deve essere vinta in casa o verrà perduta. Dio dà ai genitori una forza naturale per formare i loro figli, che supera, diciamo, cinque a due la forza di qualsiasi istituzione che li deforma, ma solo a condizione che i genitori prendano in mano il loro potere. Un piccolo timone può guidare una grande nave, ma non se il timoniere lo lascia andare. Se i genitori lasciano andare i loro figli, non possono dare la colpa al mondo perché essi sono governati verso l’Inferno. E se tutti i genitori hanno voluto le scuole della FSSPX per qualificare i propri figli per il mondo, piuttosto che per il Cielo, non può questa essere una delle ragioni perché la FSSPX sta deviando?

Kyrie eleison.

Il bel formaggio

Il bel formaggio on Settembre 24, 2016

In Australia, un mese fa, il Superiore Generale della Fraternità San Pio X ha dipinto un quadro raggiante del suo – come spera – assoggettamento imminente della Fraternità ai funzionari della Roma conciliare. Dal suo lungo discorso, ecco alcune significative considerazioni, riassunte o riportate per intero (in corsivo):—

[ . . . ] Roma ci sta offrendo una nuova struttura . A capo di essa ci sarà un vescovo, scelto dal Papa da una lista di tre membri della Fraternità, nominati dalla Fraternità. Egli avrà autorità sui sacerdoti, su ogni religioso che vorrà unirsi alla nuova struttura e sui cattolici appartenenti alla nuova struttura. Questi avranno il diritto assoluto di ricevere dai sacerdoti della Fraternità tutti i sacramenti, compreso il matrimonio. Questo vescovo potrà erigere scuole e seminari, ordinare ( sacerdoti ), e istituire nuove Congregazioni religiose. La struttura sarà come una super-diocesi, indipendente da tutti i vescovi locali. In altre parole, per voi fedeli , non ci sarà alcun cambiamento rispetto a ciò che beneficiate già con la Fraternità. La sola differenza sarà che sarete riconosciuti ufficialmente come cattolici.

Si può facilmente immaginare che ci saranno scontri con i vescovi locali. Quindi dobbiamo essere prudenti, ma come stanno le cose non si può immaginare qualcosa di meglio di questa offerta, che è tale che non si può pensare che sia una trappola. Non è una trappola. Se qualcuno ci fa una tale offerta, può essere solo perché ci vuole bene . Vuole che la Tradizione prosperi e cresca nella Chiesa. E’ impossibile che una tale offerta possa venire dai nostri nemici. Essi hanno molti altri modi per schiacciarci, ma non in questo modo [ . . . ].

Le osservazioni qui evidenziate in grassetto, richiedono un commento –

* Una “nuova struttura” significa presumibilmente che la struttura che Mons. Lefebvre volle per la Fraternità sarà, in sostanza, abbandonata. Roma sta creando un’entità interamente nuova. Addio, cara FSSPX.

* Un “vescovo scelto dal Papa” è estremamente importante. E il capo della “nuova struttura” presumibilmente continuerà ad essere scelto dal Papa. Si chieda alla Fraternità di San Pietro che cosa significhi. Ha significato che la loro scelta del Superiore Generale nel 1990 venne ignorata da Roma, così che fu Roma stessa ad installare forzatamente il Superiore (Don A. D.), per ricondurre la San Pietro all’obbedienza.

* Si noti inoltre come questo vescovo sarà in grado “di ordinare (sacerdoti)”, ma non vescovi. Roma manterrà quindi le redini di questa nuova entità.

* “Non ci sarà alcun cambiamento”? Ma naturalmente che ci sarà! Sarà Roma ad avere il controllo d’ora in poi.

* “Sarete riconosciuti ufficialmente” – ma quale cattolico ha bisogno di un qualche riconoscimento da parte di distruttori della Chiesa quali sono i suoi attuali funzionari neo-modernisti? Un tale riconoscimento può essere solo un brutto segno.

* “Non è una trappola . . .”? Questo intero paragrafo è davvero notevole. L’autore di questi “Commenti” si sente obbligato a rivolgersi a Topolino ed alla sua amata compagna, Minnie, per un commento:—

Topolino: Tesoro, senti quest’odore di delizioso formaggio che sento io? Oh guarda, eccolo!

Minnie: Ma Topolino, è una trappola per topi, piazzata dal padrone di casa per sbarazzarsi di noi. Non lo vedi?

Topolino: Non può essere una trappola! Ti dico che se qualcuno ci offre un così buon formaggio, può essere solo perché ci vuole bene. E’ chiaro che vuole che noi topi si prosperi e si cresca in casa sua.

Minnie (implorante): Oh tesoro, non ti ricordi come molti dei nostri cugini sono morti cosí?

Topolino: Per l’ultima volta, ti dico – e io non mi sono mai sbagliato – che è impossibile che un formaggio così delizioso venga dai nostri nemici! Non userebbero mai un mezzo così per schiacciarci.

Minnie (con un profondo sospiro): Non c’è mezzo migliore per schiacciarci! E quanti altri nostri amici e parenti staranno seguendo il tuo esempio? Oh, orgoglio maschile!

Cari lettori, perdonate la presente frivolezza, ma c’è da temere que abbiamo a che fare con un autentico Disneyland!

Kyrie eleison.

Mons. Fellay – III

Mons. Fellay – III on Agosto 20, 2016

Dopo aver letto i due numeri recenti di questi “Commenti” sulla mentalità che induce il Superiore Generale della Fraternità San Pio X a perseguire implacabilmente un accordo meramente pratico con le autorità della Chiesa di Roma, un buon amico mi ha ricordato che le idee guida egli le aveva poste quattro anni fa nella sua lettera del 14 aprile 2012, con la quale rispose agli altri tre vescovi della Fraternità, che lo mettevano seriamente in guardia dal fare qualsiasi accordo meramente pratico con Roma. Molti attuali lettori di questi “Commenti” possono aver dimenticato, o non aver mai saputo di questo avvertimento o della risposta di Mons. Fellay. In effetti, tale scambio di lettere illustra molto che vale la pena ricordare. Eccone i tratti, bruscamente riassunti come al solito, con alla fine dei brevi commenti –

L’obiezione principale dei tre vescovi a qualsiasi accordo pratico con Roma che venisse raggiunto senza un accordo dottrinale, era fondata sull’abisso dottrinale che separa la Roma conciliare dalla Tradizione cattolica. Un anno e mezzo prima di morire Mons. Lefebvre disse che quanto più si analizzano i documenti e le conseguenze del Vaticano II, tanto più ci si rende conto che il problema sta meno negli eventuali errori classici in particolare, come nella libertà religiosa, nella collegialità e nell’ecumenismo, e più in “una totale perversione della mente” in generale, che sta alla base di tutti gli errori particolari, e che deriva dal “complesso di una nuova filosofia fondata sul soggettivismo”. Oltre a ciò, all’argomento chiave di Mons. Fellay che i Romani non fossero più ostili, ma benevoli verso la Fraternità, i tre vescovi risposero con un’altra citazione di Monsignore: tale benevolenza è solo una “manovra”, e niente potrebbe essere più pericoloso per “la nostra gente” che “metterci nelle mani dei vescovi conciliari e della Roma modernista”. I tre vescovi conclusero dicendo che un accordo meramente pratico avrebbe lacerato la Fraternità e l’avrebbe distrutta.

A questa profonda obiezione, quasi come l’abisso che c’è tra il soggettivismo e la verità oggettiva, Mons. Fellay rispose (google Fellay, 14 aprile 2012):— 1 che i vescovi erano “troppo umani e fatalisti”. 2 Che la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo. 3 Che dietro la reale benevolenza di Roma verso la FSSPX c’è la Provvidenza di Dio. 4 Che fare dell’insieme degli errori del Concilio una “super-eresia” è un’impropria esagerazione, 5 che logicamente porta i Tradizionalisti allo scisma. 6 Che non tutti i Romani sono modernisti, perché di loro sempre meno credono nel Vaticano II, 7 al punto che se oggi fosse vivo Monsignore non avrebbe esitato ad accettare ciò che viene offerto alla FSSPX. 8 Che nella Chiesa ci saranno sempre grano e loglio, così che la pula conciliare non è una ragione per restare lontani. 9 Come avrei voluto interpellarvi per un consiglio, ma ognuno di voi in modi diversi “con forza e con passione non è riuscito a capirmi”, e mi ha anche minacciato in pubblico. 10 Che opporre Fede e Autorità è “contrario allo spirito sacerdotale”.

E, per finire, ecco gli stringatissimi commenti su ciascuna delle argomentazioni di Mons. Fellay:—

1 “Troppo umano”? Come diceva Monsignore, il grande abisso in questione è filosofico (naturale) piuttosto che teologico (soprannaturale). “Troppo fatalisti”? Piuttosto che fatalisti, i tre vescovi erano realisti. 2 Gli ecclesiastici Conciliari sono guidati dallo Spirito Santo anche distruggono la Chiesa? 3 Dietro la reale malevolenza di Roma c’è la sua ferma intenzione di dissolvere la resistenza della FSSPX alla nuova religione Conciliare – al pari di tante altre Congregazioni Tradizionali prima di essa! 4 Solo gli stessi soggettivisti non riescono a vedere la profondità del divario tra soggettivismo e Verità. 5 Gli oggettivisti cattolici aggrappati alla Verità sono ben lungi dall’essere in scisma. 6 Sono i massoni a tenere banco a Roma. Lì gli eventuali non-modernisti non hanno alcun potere che conti. 7 Credere che Monsignore avesse accettato le offerte attuali di Roma, significa sbagliarsi totalmente su di lui. Il problema di fondo è molto peggiorato da quei giorni. 8 Il cucchiaio di Mons. Fellay è troppo corto perché lui possa cenare in sicurezza con gli (oggettivi) diavoli romani. 9 I tre vescovi avevano capito fin troppo bene Mons. Fellay, era lui che non voleva sentire quello che tutti e tre avevano da dire. Crede egli di essere infallibile? 10 Di sicuro, San Paolo pensò che l’autorità poteva stare in opposizione alla fede – Gal. I, 8–9, e II, 11. San Paolo mancava di “spirito sacerdotale”?

Kyrie eleison.