modernismo

La Dubbia Scienza

La Dubbia Scienza on Marzo 6, 2021

Poche persone oggi mettono ancora in discussione la supremazia della scienza quando si tratta di costruire un mondo felice e una vita comoda. “Sostituisci la religione con la scienza e il materialismo”, dicono i Protocolli dei savi di Sion (cf. EC 699), come se la scienza e il materialismo fossero la soluzione a tutti i problemi della vita. Il famoso filosofo greco Aristotele (384–322 a.C.) aveva bisogno di quattro cause per analizzare tutta la realtà: causa finale, efficiente, formale e materiale, ma l’uomo moderno ha cancellato la causa o scopo finale e la causa o creatore efficiente, perché entrambi conducono inevitabilmente a Dio che, secondo la mentalità moderna, non è necessario per la forma o la materia di una cosa. Da Galileo (1564–1642) in poi la “scienza” ha messo da parte Dio sempre più.

Tuttavia, la saggezza di Shakespeare (1564–1616) riconobbe che c’era di più in Cielo e in terra di quanto non ce ne fosse nella filosofia di Orazio (Amleto I), e il più grande scrittore tedesco, Goethe (1749–1832), sapeva che c’era una conoscenza superiore della “Natura” a quella della scienza, una conoscenza che ha afferrato lo spirito interiore della “Natura”. Un suo contemporaneo, il poeta inglese William Wordsworth (1770–1850), era anche consapevole, a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, che la direzione che l’umanità stava intraprendendo, con la rivoluzione industriale e la promozione delle scienze fisiche, non era progresso ma regresso: il progressivo dominio della materia, comportava l’irrimediabile regressivo dominio dello spirito. Wordsworth aveva come discipulo el famoso cattolico convertito e scrittore di libri spirituali popolari, Don William Faber (1814–1863). Wordsworth non si convertì mai, ma diede frutti cattolici. Ecco un suo famoso sonetto sul mondo moderno anti-spirituale:

Il mondo è troppo con noi; tardi e presto,

Acquistando e spendendo, sprechiamo i nostri poteri; * Lo shopping moderno!

Non sappiamo più rispecchiarci nella Natura; * Cosa sanno i suburbani della natura?

Abbiamo venduto i nostri cuori, uno spregevole bottino!

Questo mare che scopre il petto alla luna; * Wordsworth stesso trascorse una felice

I venti che ululano a tutte le ore, infanzia nello splendore della natura del

Ed ora sono raccolti come fiori appassiti; Lake District, nel nord dell’Inghilterra.

Per questo, e per tutto, ne siamo oramai estranei;

Non ci commuove più. Buon Dio! Preferirei essere * Il poeta g rida che preferirebbe essere

Un pagano osservante di una vecchia fede; un pre-Cristiano che un post-Cristiano,

Almeno potrei, in piedi su questo piacevole prato, perche almeno la sua fede negli dei pagani

Avere visioni che mi renderebbero meno triste. gli avrebbe dato un certo senso di unione

Immaginare Prometeo che emerge dal mare. con il glorioso spettacolo della

Oppure ascoltare il vecchio Tritone Natura davanti a lui. Così com’è,

Suonare il suo inghirlandato corno. si sente secco ed “abbandonato”.

Di regola, ai suburbani non piace la poesia, e i loro vili media, quando possono, la occultano con la prosa. Per dire quello che hanno da dire, i poeti spesso si prendono la briga di dirlo con rime e ritmo, e questo semplice fatto è sufficiente per rivelarci che nella vita c’è di più che materialistici sobborghi. Ma la maggior parte dei suburbani si accontenta del proprio materialismo e preferisce che non gli vengano ricordati i propri limiti. E così l’amore per la natura si trasforma in sci e motoscafi, mentre la poesia viene screditata e svenduta, in attesa di rinascere quando lo spirito sarà liberato. Questo accadrà, ma dipende dalla Chiesa Cattolica. L’uomo è capace di abbattere la natura e se stesso, tutti e due, ma solo Dio può rialzarli. Don Faber ha mostrato la strada. Lui non è rimasto “abbandonato”.

Kyrie eleison.

Identitá Bianca – III

Identitá Bianca – III on Febbraio 20, 2021

In questi tempi, l’identità dei bianchi viene manipolata artificialmente contro di loro (vedi i due numeri precedenti di questi “Commenti”) e, peggio ancora, gli stessi bianchi assecondano direttamente o indirettamente tale mistificazione. Se le persone conducessero una vita normale, avrebbero un’identità naturale corrispondente a ciò che sono e non si porrebbero il problema circa la propria identità. Ma oggi la verità viene distorta e nascosta ai bianchi, da qualcun altro, ma i veri colpevoli non sono che loro stessi, capaci oramai solo di crearsi problemi di cui non hanno bisogno. Per arrivare al nocciolo della questione è opportuno rispondere a qualcun’altra domanda:

La scorsa settimana ha detto Lei che tutto ruota intorno a Cristo e che tornare a Lui significa risolvere tutti i problemi relativi all’identità. Ma miliardi di non Cristiani non hanno problemi di identità, e conducono una vita, come pare, normale e dignitosa anche senza Cristo. Quindi, cosa centra Gesù Cristo?

Il Cristianesimo ovviamente iniziò in Terra Santa, ma grazie agli Apostoli si diffuse rapidamente in tutto il mondo conosciuto: con San Tommaso in India, con San Giovanni e San Filippo in Asia Minore, con Bartolomeo in Armenia, con Matteo in Africa, con Taddeo in Persia, e così via. Ora, in ognuna di queste regioni la nuova religione avrebbe potuto prendere piede come in Europa grazie a Pietro, Paolo, Andrea e Giacomo il Maggiore, ma non ottenne gli stessi risultati, perché è al continente Europeo che Dio dette doni speciali e le grazie di conversione necessari per fare degli Europei i missionari del mondo. Così, mentre dopo seicento anni il Medio Oriente abbandonò in gran parte il Cristianesimo per adottare l’Islam, al contrario, l’Europa fu dotata e resa famosa per la sua ortodossia, cominciando subitamente da Roma (Rom. I, 7, 8) che Dio aveva già precedentemente preparato al suo destino Cattolico mediante l’Impero Romano. Si potrebbe osare dire che nella mente di Dio l’Europa e la Fede sono strettamente identificate l’una con l’altra, e questo ci porta a dedurre che Cristo è una parte essenziale dell’identità Europea o, in particolare, bianca.

E che ruolo hanno avuto gli Ebrei in tutto questo?

Hai ragione a porre la domanda, perché nel bene o nel male gli Ebrei hanno avuto e avranno sempre una fondamentale funzione escatologica. Infatti essi hanno combattuto contro la Chiesa, con le unghie e con i denti, fin dall’inizio, come si legge nelle Epistole di San Paolo, ad es. I Thess. II, 14–16. E furono sempre loro che persuasero l’Imperatore Romano Claudio (41–54 d.C.) a perseguitare i Cristiani. E poiché sin da allora, gli Ebrei vedono nella razza bianca europea le persone più responsabili del successo della religione di Gesù Cristo, non può sorprendere se oggi essi usano tutto il loro potere economico, politico, mediatico, cinematografico e accademico, per annerire i bianchi al punto da farli vergognare di essere bianchi. Ecco l’origine della crisi identitaria dell’Europa.

Ma perché i bianchi non si difendono se sono i campioni di Dio? Perché Dio li abbandona?

La risposta a entrambe le domande è perché essi Lo hanno abbandonato. Chi può negare che la grande massa di bianchi oggi non crede più in Dio o, come minimo, non Lo prende più sul serio? E pensi che non se ne accorga? Riflettici! C’è un vecchio proverbio pagano che tuttavia corrisponde alla legge naturale: “Coloro che gli dei desiderano distruggere, prima li fanno impazzire”. I bianchi oggi sono ciechi, indotti al suicidio della ragione e spinti alla follia. E se si lasciano inconsapevolmente flagellare dagli Ebrei, è assolutamente colpa loro per aver abbandonato Dio, che si preoccupa troppo dei suoi figli per lasciarli rotolare all’Inferno senza punirli con giustizia, e dargli l’occasione di riscattarsi prima che sia troppo tardi.

Allora qual è la risposta, finalmente?

Dimentica l’identità! Dimentica il tuo stupido te stesso! Pensa a Nostro Signore Gesù Cristo. Pensa alla tremenda morte che ha sofferto per te e per me. Rivolgiti a Sua Madre perché Ella interceda presso di Lui per te. Prendi il Suo Santo Rosario e recita almeno cinque Misteri al giorno. E supplicaLa di ottenere la Consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato, che è l’unica soluzione per la salvezza dell’umanità che si avvicina, giorno dopo giorno, alla sua fine. Lei prevarrà. E Dio ti benedica.

Kyrie eleison.

Il Secondo Diluvio

<b>Il Secondo Diluvio</b> on Gennaio 30, 2021

Ripeto, l’attore principale del dramma mondiale Covid che si svolge intorno a noi, è nientemeno che Dio Onnipotente. Ovviamente Egli non ha alcun ruolo nei tanti peccati commessi e nel male perpetrato dall’attuale Rivoluzione noachide, ma è Lui che ha creato l’universo, ed Egli sostiene nell’esistenza ciò che ha creato per ogni momento che esiste, senza di Lui tutto crollerebbe nel nulla. E per quale scopo l’ha creato? Per popolare il Suo paradiso con creature razionali, angeliche o umane, che avranno fatto uso della loro esistenza e del loro libero arbitrio, donati da Dio, per scegliere, alle condizioni di Dio, di accettare la Sua offerta di eterna beatitudine nel Suo Regno. E con una saggezza divina infinitamente superiore a tutta la comprensione umana, governa così tutta la vita qui sulla terra, in modo che ogni anima umana che raggiunge l’età della ragione non solo ha prove sufficienti per mostrare che ama Dio bastante per meritare il paradiso, ma anche le grazie attuali necessarie per poterlo raggiungere, se vuole.

Quindi, in ultima analisi, è Dio che sta dirigendo quello che possiamo chiamare il crollo dell’Occidente, proprio come ha diretto il Diluvio al tempo di Noè, per punire l’umanità peccatrice e per impedire che popolasse l’inferno invece del paradiso. Infatti la punizione era anche una grande misericordia, perché tutta l’umanità aveva “corrotto le sue vie” (Genesi VI, 11–12) ed una grande massa di uomini era inesorabilmente destinata alla dannazione eterna e – come oggi – a portare praticamente tutti con sé. Tale era stato l’effetto del peccato originale nel corso dei circa mille anni, da Adamo ed Eva. E quando una minorità degli uomini si resero conto che le acque del Diluvio non avrebbero lasciato loro scampo, approfittarono del cataclisma per pentirsi e compiere un sincero atto di contrizione sufficiente a salvare le loro anime per l’eternità. Chiedete a una qualsiasi di quelle anime, ora in cielo, se il Diluvio non è stato un enorme atto della misericordia di Dio!

Così è anche oggi. L’umanità, con il materialismo Occidentale, ha corrotto le sue vie su tutta la terra, ma ancor più che ai tempi di Noè, perché questa volta ha avuto luogo l’Incarnazione, e dopo averne approfittato per due mille anni, adesso gli uomini stanno respingendo non solo Dio ma anche il Dio incarnato, visibilmente crocifisso per loro, umiliato ed immolato per dotarli di una Chiesa che li aiuti a salvare le loro anime. E peggio ancora, questa volta i Suoi stessi uomini di chiesa lo hanno praticamente respinto, sin dal Vaticano II. Siamo ormai a 56 anni dalla fine del Vaticano II e la corruzione avanza al galoppo. Ora, potrebbe qualcuno accusare Dio di aver avuto troppa fretta di colpire, come ha colpito nel 2020? Difficilmente. O qualcuno potrebbe dire che ha iniziato a colpire con una mano troppo pesante? Difficilmente, soprattutto se ci fermiamo solo un attimo a pensare alle prossime calamità già annunciate quali veri e propri crolli economici, guerre civili e carestie. E se e quando questi verranno, per malizia degli uomini e solo per il permesso di Dio, chi potrà dire che erano immeritati?

Eppure Dio è paziente con ognuno di noi, e la Sua misericordia dura per sempre, solo che deve colpire e continuare a colpire abbastanza forte finché non impariamo la nostra lezione e ricominciamo di nuovo a pensare di conquistarci il paradiso. E per coloro i quali la lezione, per quanto dura, arriverà troppo tardi, provocherà solo maledizioni contro il loro Creatore, contro i propri simili, contro la vita, contro i politici, contro chiunque, eccetto l’unica persona veramente responsabile della propria angoscia, cioè se stessi.

Perciò, in tutto ciò che sta arrivando vedrò la mano (senza peccato) di Dio, e mi inginocchierò per pregarLo di avere pietà di noi poveri peccatori. Gli uomini non possono più ripulire il loro casino, possono solo peggiorare le cose. Con la grazia di Dio avrò compassione di tutti loro, e farò quello che posso per aiutarli a salvare le loro anime, ma solo da Dio mi aspetto vere soluzioni. E di certo avrà la saggezza e il potere di dirigere tutto per il meglio, questo lo so in anticipo.

Kyrie eleison.

Ri-Orientamento della FSSPX

Ri-Orientamento della FSSPX on Gennaio 23, 2021

Lo scorso Novembre don Pagliarani, Superiore Generale della FSSPX, ha scritto una lettera per commemorare il 50 ° Anniversario di fondazione della Fraternità. Don Edward MacDonald, sacerdote della “Resistenza” in Australia, ha scritto un prezioso commento a quella lettera, riassunto qui sotto:

1. Don Pagliarani chiede: “È ancora viva la fiamma (della carità senza paura) trasmessa dal nostro Fondatore? Esposta ad una crisi indefinitamente prolungata sia nella Chiesa che nel mondo, questa preziosa torcia non rischia di indebolirsi e spegnersi?”. Ma nella sua lettera, Don Pagliarani non risponde alla sua stessa domanda.

2. In tutta la sua lettera Don Pagliarini accenna appena al Concilio Vaticano II. Tuttavia, se non ci fosse stato il Vaticano II, non ci sarebbe stato bisogno della FSSPX. La Roma moderna è la fonte di tutti gli errori di Fede, dottrina e morale contro i quali la FSSPX ha combattuto. I Papi postconciliari hanno implementato gli insegnamenti del Concilio. Il Vaticano è la sede dell’apostasia. Don Pagliarani non fa cenno agli errori del Vaticano II. Perché no? Per lui quella battaglia è finita. La FSSPX è ora con il Vaticano II e la Chiesa Conciliare, contro il movimento della “Resistenza”.

3. Don Pagliarani riduce la lotta alla “vita spirituale”. Per l’Arcivescovo Lefebvre il regno di Nostro Signore Gesù Cristo è il primo fine e portare la vita spirituale nelle anime ne è la conseguenza. Ma Don Pagliarani considera primaria la vita spirituale, dicendo: “la nostra lotta è permettere a Nostro Signore Gesù Cristo di essere l’asse della nostra vita spirituale, la fonte di tutti i nostri pensieri, di tutte le nostre parole e di tutte le nostre azioni”.

4. Secondo Don Pagliarani, è stato detto tutto. Non è rimasta alcuna battaglia dottrinale da intraprendere. La FSSPX continuerà a parlare, presumibilmente ripetendo vecchi argomenti, contro gli errori del Vaticano II. Infatti la FSSPX non sta parlando contro gli errori del Vaticano II. Ci sarebbe molto da dire di nuovo su come il Papa continui a trarre nuovi errori dai documenti del Vaticano II. La risposta ad Amoris Laetitiae è completa? Se la FSSPX non ha nulla di nuovo da dire è perché ha cessato di combattere gli errori Vaticani.

5. Monsignor Viganò sta trovando molte cose nuove da dire sugli errori della Chiesa Conciliare. La FSSPX non può dire queste cose perché ha capitolato ed è stata messa a tacere. Essa non può più difendere i diritti di Nostro Signore Gesù Cristo. Nel Novembre 2020 Don Daniel Themann, Superiore del Distretto della FSSPX in Australia, ha proibito ai membri di protestare pubblicamente contro un pubblico rito satanico nel Queensland. Fecero riparazione discretamente nella loro cappella.

6. Nella lettera di Don Pagliarani la stanchezza è un tema ricorrente. Ma la stanchezza non appartiene ai santi. Essi non si stancano mai, non si stancano mai della battaglia. Monsignor Lefebvre non si stancò mai della lotta. Era già in pensione quando si rese conto che doveva prendere le armi in una nuova battaglia contro la Chiesa Conciliare. La FSSPX è stanca e affaticata ed ha deposto le armi. Non ha “niente di nuovo da dire”.

7. Negli ultimi quindici o più anni i seminari della FSSPX non hanno più fornito ai seminaristi la formazione dottrinale necessaria per combattere gli errori moderni. Il modernismo e il liberalismo sono stati promossi nei seminari. Gli ordinandi sono disposti a scendere a compromessi sulla verità. Collaborano con entusiasmo e si sottomettono ai vescovi diocesani modernisti. Don Wegner, ex Superiore del Distretto degli Stati Uniti, una volta si vantava di aver stretto accordi con quaranta vescovi statunitensi, tutti liberali, conciliari e modernisti.

8. Ogni sacerdote che è rimasto nella FSSPX dopo la sua capitolazione ha deciso esplicitamente, o almeno tacitamente, di accettare questo nuovo orientamento della FSSPX. Non sono più Cattolici militanti. La Chiesa è indefettibile. La FSSPX non lo è mai stata. Ha disertato.

9. Ora non c’è più nessuna importante organizzazione che si opponga alle forze del male atee e comuniste all’assalto e alla conquista della società. La sterilizzazione della FSSPX ha spento l’ultima grande fonte di grazia e benedizioni per il mondo. Le poche sacche di resistenza rimaste sono incapaci di fermare, o anche solo di ostacolare, la schiavitù comunista del mondo.

Kyrie eleison.

Madiran – Conclusione

Madiran - Conclusione on Gennaio 9, 2021

Dopo aver dedicato a “L’eresia del XX secolo” del 1968 di Jean Madiran (1920–2013) sette numeri di questi “Commenti”, che considerano separatamente il Prologo e le sei Parti del libro, varrà la pena di ricucire le Parti per ricavare le principali lezioni relative alla situazione della Chiesa e del mondo di oggi, e una conclusione generale: come e quando la Chiesa ha smarrito la sua strada?

Fin dal Prologo Madiran ha sottolineato diversi punti chiave: il problema era all’interno della gerarchia ecclesiastica, nei i vescovi che, già cent’anni prima, in nome del progresso, avevano levato l’ancora e provocato un processo sovversivo che dalla metà del XX secolo sta portando il Cristianesimo al Comunismo. Il dramma è iniziato molto prima del Vaticano II. Alla radice c’è la perdita della Fede da parte dei vescovi . Il risultato finale sarà il trionfo del Comunismo. Nel 2020 la menzogna Covid ha aperto le nostre porte al Comunismo.

Nella Parte I Madiran ha messo a nudo, come ha fatto Pio X nella sua Enciclica Pascendi del 1907, il presupposto filosofico dell’apostasia dei vescovi, che hanno tradito la retta ragione sostituendola col soggettivismo della filosofia moderna, per cui qualsiasi verità, incluso il dogma Cattolico, diventa facoltativa. Abbandonata la realtà oggettiva, è l’oggetto che si deve adeguare alla mente piuttosto che la mente all’oggetto. L’uomo si è dunque emancipato dalla realtà. Questi folli principi sono il presupposto del disordine spirituale e morale della Chiesa e del mondo di oggi, in tutti i campi.

Nella Parte II Madiran denuncia l’abiura dei nuovi vescovi a favore di nuova religione che poteva solo essere in guerra con la religione Cattolica. I nuovi vescovi non avevano alcun diritto di imporre la loro falsa religione e, come ogni Cattolico laico, anche Madiran aveva tutto il diritto di opporsi a loro. È meraviglioso nel 2021 vedere un Arcivescovo Viganò assumere esattamente questa posizione, come ha fatto Mons. Lefebvre. C’è una verità Cattolica oggettiva e immutabile che la Provvidenza sostiene e che autorizza i Cattolici a non seguire i loro vescovi in errore grave.

Nelle Parti III, IV e V Madiran spiega il contenuto dell’eresia del XX secolo in sette Proposizioni, desunte dagli scritti del Vescovo di Metz che ha meglio inquadrato quell’eresia: 1 Tutto sta cambiando oggi, e quindi bisogna cambiare lo stesso concetto di salvezza di Cristo, 2 attraverso la socializzazione, perché 3 la fede di oggi deve ascoltare il mondo, e 4 la socializzazione del mondo è una grazia. 5 Infatti nessuna epoca è stata così fraterna, 6 né ha guardato avanti, cioè ha sperato, come quella atturale. Madiran commenta che questa socializzazione fraterna e piena di speranza equivale a una nuova religione, e la nuova religione è il Comunismo. E infatti, sin dal Vaticano II gli ecclesiastici si sono orientati sempre di più a Sinistra, e la loro religione umana è stata la loro nuova crociata, e l’uomo è stato il loro nuovo dio. E Gesù Cristo, la sua Madre Benedetta, il Paradiso e l’Inferno sono diventati un ricordo da dimenticare.

Nella Parte V Madiran presenta la settima Proposizione del Vescovo di Metz: 7 La legge naturale viene dall’interno dell’uomo, in altre parole non esiste una legge oggettiva per l’uomo che viene dall’esterno o che lo trascende. In altre parole non esiste la natura, il soprannaturale, i Dieci Comandamenti, nessuna vera carità, nessuna possibilità di società, per non parlare della società Cristiana. Tale sovversione consente solo il Comunismo. Qui è dove siamo arrivati, e molto più nel 2021 che nel 1968. In questa Parte Madiran scava fino alle radici stesse del disorientamento del mondo e dell’uomo moderno, che fanno dello Stato di polizia l’unica società possibile.

Madiran termina il suo libro con la Parte VI che ha concluso subito dopo aver vissuto le rivolte studentesche a Parigi della primavera del 1968, e che convalidavano le sue clamorose conclusioni. Nella Parte II aveva condannato i vescovi della Neo-Chiesa e le loro immonde teorie che stavano trasformando i giovani di allora in futuri barbari. Ed eccoli poco dopo a riempire di caos le strade di Parigi nel 1968 (e le strade degli USA nel 2020). Madiran ritiene i vescovi responsabili. Il Comunismo è una falsa soluzione. Dio solo è la Vera soluzione.

Kyrie eleison.

Madiran Il Tradimento.

Madiran Il Tradimento. on Dicembre 26, 2020

A Parigi nel maggio del 1968 si verificarono rivolte studentesche così radicali e durature da attirare l’attenzione dei media di tutto il mondo. Per il loro livello di sovversione e distruzione prodotta contro lo stile di vita Occidentale, sia sul piano teorico che pratico, esse possono essere paragonate alle rivolte che hanno devastato molte città degli Stati Uniti la scorsa estate (del 2020). Infatti le rivolte di Parigi hanno ispirato la sesta e ultima Parte del libro di Jean Madiran, “L’eresia del XX secolo”, perché le loro immagini, che i media facevano rimbalzare in tutto il mondo, rappresentavano, come un libro fotografico, tutto ciò che il suo libro aveva cercato di dire: la trasformazione della civiltà Cattolica in una società Comunista e il grande tradimento dei vescovi Cattolici. Da qui i tre Capitoli della Parte Sei del libro: 1) il maggio ‘68 è il tradimento finale dei vescovi, 2) i quali ripudiano i veri Cattolici, 3) e tradiscono il vero Cristianesimo.

Nel Capitolo Uno Madiran racconta di quando a Parigi, nella primavera del 1968, gli studenti in rivolta, come i rivoltosi estivi negli Stati Uniti, minacciavano di abbattere la civiltà Occidentale, e di come i vescovi Francesi commentavano ufficialmente gli eventi: “è un movimento ad ampio raggio che rivendica una nuova società”, che essi erano pronti ad accogliere nel nome del Vaticano II. Un mese dopo, nella loro dichiarazione ufficiale dichiaravano: “la Rivoluzione del 1968 divide il popolo tra i favorevoli e i contrari, ma noi vescovi siamo a favore”. In effetti, dice Madiran, per coloro che si ribellano il fine giustifica i mezzi. Ma il loro metodo basato sulla violenza, sulle menzogne e gli inganni provocò un contro-movimento ancora più “ampio”. E come hanno reagito i vescovi moderni alla radicale sovversione di tutta la legge naturale e alla distruzione della civiltà Cristiana? Nessuno di loro ha creduto che il Comunismo fosse un tradimento. Piuttosto è un movimento di riforma. Ma questa supposizione è una bugia e una trappola, dice Madiran.

Nel secondo Capitolo racconta come i vescovi, per ingraziarsi i Rivoluzionari di sinistra, fossero pronti a sacrificare e a “tagliare” le teste dei Cattolici più fedeli di destra, altrimenti noti come “integristi” o seguaci del Cattolicesimo integrale (e per questo Papa Paolo VI, negli anni ‘70, fece di tutto per neutralizzare Monsignore Lefebvre, ma Dio aveva altre idee. Tuttavia, solo un paio di decenni dopo, quella che era stata la sua Fraternità desiderava l’approvazione della Roma modernizzata). Negli anni ‘60 i vescovi francesi iniziarono a parlare da entrambi i lati della bocca. A sinistra facevano “outing”: “Oh, per favore non prendeteci per conservatori o integristi, siamo rivoluzionari proprio come voi”. Mentre a destra rassicuravano: “Oh, per favore non pensiate che vogliamo cambiare alcunché”. Questa volontaria schizofrenia provoca la paralisi e la possibilità di influire sul piano politico. Mentre sul piano dottrinario evitarono di affrontare gli “integristi” e decisero di ammainare la bandiera della Verità.

Nell’ultimo Capitolo di tutto il suo libro, Madiran pronuncia il suo finale verdetto nei confronti dei vescovi francesi. Il mondo moderno non è buono e si basa sulla falsità: l’Evoluzione, Sei Milioni, l’11 Settembre, il Covid, sono solo alcune delle più grandi menzogne. Ma cosa era andato storto? Gli studenti forse abboccarono alle sirene della Rivoluzione o perché “in buona fede” o per ingenuità. Ma la Chiesa Cattolica sa esattamente perché il mondo è pazzo. Un secolo prima, nel 1864 Papa Pio IX aveva pubblicato un inequivocabile elenco di 80 errori, il “Sillabo degli Errori”. E questa era la dottrina che i vescovi avrebbero dovuto seguire ed insegnare agli studenti, elenco che avrebbe permesso di fermare la demolizione di tutta la “civiltà Occidentale” sin dagli anni ‘60. Invece, mediante il Vaticano II, i vescovi immondi hanno preferito vendersi ai Comunisti piuttosto che combatterli. Gli studenti sono stati trasformati in barbari, e tutta la civiltà Cristiana è stata tradita.

L’ultima parola di Madiran per i vescovi è: “Miserabili!”.

L’analisi de “L’eresia del XX secolo” è chiara, e in questo 2020 gli avvertimenti per gli Stati Uniti lo sono altrettanto. Forse solo un disastro su vasta scala consentirà all’umanità di riconoscerli. Tuttavia, come disse il vescovo Butler nel XVIII secolo, “le cose sono quello che sono. Le loro conseguenze saranno quelle che saranno. Perché allora dovremmo cercare di ingannare noi stessi? “

Kyrie eleison.