Commenti Eleison

Ancora il bastone

Ancora il bastone on Giugno 28, 2008

Ancora una volta abbondano le voci: prima della fine di giugno, in altre parole nel giro di pochi giorni, o la Fraternità San Pio X incomincerà a cedere alle richieste di Roma di conformarsi al Vaticano II e alla Nuova Messa, o Roma dichiarerà alla Chiesa e al mondo che la Fraternità ed i suoi seguaci sono in scisma formale e fuori dalla Chiesa.

Per quanto riguarda le voci che la Fraternità stia per intraprendere una qualche azione che potrebbe mettere in pericolo la difesa della Fede, penso che siano del tutto scontate. Il 5 maggio del 1988, in particolare, Mons. Lefebvre arrivò fin dove la Fede gli permetteva, ed anche un po’ più lontano, di venire a patti con le autorità della Chiesa, ma alla fine le condizioni poste lo convinsero che loro non potevano più essere attendibili per preservare la Tradizione immutabile della Chiesa, che è il motivo che lo spinse ad andare avanti con le consacrazioni episcopali di 20 anni fa.

Allo stesso modo, a partire dal Pellegrinaggio Giubilare della Fraternità a Roma, nel 2000, essa è giunta per quanto possibile fino a corrispondere ai gesti di buona volontà del cardinale Castrillon, e anche un po’ oltre, ma in otto anni non ha mai concesso al Cardinale quell’abbandono della posizione della Fraternità sulla Tradizione che lui chiedeva. Al contrario, l’ultima Lettera agli Amici e Benefattori del Superiore Generale della Fraternità ha ribadito con fermezza quella posizione, cosa da cui sicuramente derivano le voci sul Cardinale che avrebbe perso la pazienza dopo i suoi otto anni di carota, che avrebbe una volta di più trasformata in bastone.

I cattolici non dovrebbero in alcun modo spaventarsi per la minaccia di essere dichiarati formalmente, cioè propriamente e ufficialmente, in stato di scisma, o fuori dalla Chiesa. La normalità cattolica giudicherebbe come Nostro Signore ci dice di giudicare ( Gv. VII, 24): dalla realtà e non dalle apparenze. E la realtà è evidente: è il “Rinnovamento” conciliare, e non la Tradizione Cattolica, che ha rotto con la Chiesa cattolica.

Tuttavia, quando nei prossimi giorni la Fraternità non farà alcun gesto verso Roma che corrisponda alla proposta di Roma di dissolvere la resistenza della Tradizione Cattolica, io sono del tutto certo che Roma non andrà davvero avanti con qualche dichiarazione di scisma formale. Forse dopo otto, o 20, o 38 anni di resistenza della Fraternità essi stanno davvero perdendo la pazienza, ma tutte le esperienze passate non dicono loro che ogni volta che usano il bastone, quella resistenza si irrigidisce piuttosto che dissolversi?

E se essi andassero avanti con una tale dichiarazione, i cattolici dovrebbero rallegrarsi, perché dopo diversi anni di una certa ambiguità, ci sarebbe di nuovo una certa chiarezza! Venti anni fa, tutti i Superiori della Fraternità riuniti a Ecône gioirono della “scomunica” dei loro vescovi. Non accadrebbe la stessa cosa se questa volta Roma gettasse anche i sacerdoti e i laici nelle tenebre esteriori? Non che qualcuno di noi gioirebbe dell’auto-umiliazione di Roma . . .

Kyrie eleison.

Verità esclusiva

Verità esclusiva on Giugno 21, 2008

In una conferenza pubblica che ho tenuto di recente (non in Germania), un liberale dall’aspetto e dall’età venerabili, dubitava che gli esseri umani siano davvero così preziosi. Io ho volutamente affilato la risposta: “Se si mettono su un piatto di una bilancia tutti i cavalli della terra, e sull’altro piatto un miserabile ma umano mendicante, quale piatto peserà di più? Invece di rispondere alla domanda, egli ha detto: “Questa è religione, non buon senso”. A quel punto mi sono un po’ arrabbiato . . .

Non era tanto il suo amore per i cavalli ad essere sconvolgente. Dopo tutto, il cavallo è un animale nobile e utile, e tutti i cavalli del mondo sono certamente un ottimo affare. Né era anche il suo disprezzo implicito della religione ad essere inquietante. Dopo tutto i miliardi di esseri umani oggi viventi non vedono alcun motivo per prendere sul serio quello che intendono come religione. Quello che era terribile era l’eresia delle eresie sottostante la sua risposta ippofiliaca, vale a dire il presupposto che una verità possa contraddirne un’altra.

Naturalmente il liberalismo è ormai comune come le margherite (o il tarassaco), così il buon uomo era probabilmente all’oscuro dell’oggettiva enormità di ciò che aveva detto. Ma quello che aveva chiaramente sottinteso è che ci sono una verità del senso comune e un’altra verità della religione. In altre parole, la verità non sarebbe una, né assolutamente esclusiva dell’errore, ma ci sarebbero verità diverse per persone diverse, in tempi diversi, soprattutto in domini diversi, ed esse possono nettamente contraddirsi l’un l’altra senza alcun problema. Così che ciò che è vero per il senso comune può essere falso per la religione, e viceversa.

Questa incredulità nell’unicità della verità, o nella sua raggiungibilità da parte degli esseri umani, è, se si tratta di una negazione cosciente, il crimine dei crimini, e la perdita delle perdite se si tratta dell’assimilazione inconscia del incredulità nella verità, così ampiamente condivisa oggi. Privare la mente del nutrimento di quella verità per cui è fatta, è un crimine infinitamente più grande di privare gli stomaci del cibo, così come la vita eterna è infinitamente più grande di questa piccola vita che viviamo sulla terra, 70 anni o giù di lì. Questo perché l’incredulità nella verità esclusiva, o nella sua possibilità, separa i pensieri dalla loro vera radice, riduce le menti in poltiglia e in definitiva sbriciola le indispensabili basi naturali di quella Fede soprannaturale senza la quale non possiamo salvare le nostre anime ( Eb. XI, 6).

Il venerabile amante dei cavalli venne dopo il dibattito per appianare le cose: “Ho solo voluto dire che la domanda posta in quella forma tagliente non è buon senso”, mi disse. C’è da temere che non avesse la minima idea di tutto ciò che ha perso.

Kyrie eleison.

Morale a posteriori

Morale a posteriori on Giugno 14, 2008

In un recente volo transatlantico ho visto visualizzato sugli schermi televisivi della cabina principale dell’aeroplano, una cosa che non avevo mai visto: la visione in continua evoluzione della parte anteriore del velivolo, vista da una telecamera esterna montata sul retro, senza dubbio in cima alla coda. Interessante prospettiva . . .

Naturalmente la telecamera può sempre mostrare, solo nella stessa posizione, l’anteriore della fusoliera e l’attacco delle ali, non potrebbe mostrare i timoni di profondità che muovendosi sulle ali, spingono il mostruoso uccello in alto fino alla sua quota di crociera. Nondimeno, non appena la macchina si pone sulla sua rotta in mezzo alle nuvole, come appaiono sgraziati i suoi movimenti, se paragonati ad esempio a quelli di un gabbiano che si libra nel vento e scende in picchiata sulle onde con l’intero corpo che flette in ogni momento con una gran varietà di modi tutti istintivi!

Tuttavia, al tempo stesso non si può non ammirare l’enorme potenza dispiegata dal mostruoso uccello che spinge così tanto peso in alto tra le nuvole, contrastando la forza di gravità. Almeno per ora, solo il carburante ha un sufficiente rapporto peso-energia in grado di rendere possibile il volo. Ma gli aeroporti in continua espansione in tutto il mondo, veri palazzi di vetro, acciaio e cemento, dicono del numero sempre crescente di voli, e tale incremento può solo suggerire la limitata disponibilità di combustibile fossile che viene bruciato sempre più velocemente. “Oggi c’è, domani è finito”, e questi palazzi, non sono condannati?

In questi ultimi strambi 150 anni, il modo di vita industriale, dove col welfare un accattone di oggi può vivere comodamente come un re di ieri, si è reso sempre più dipendente dal petrolio e si è diffuso in tutto il mondo. L’india e la Cina rappresentano due gigantesche popolazioni che oggi reclamano la loro parte in questo “progresso”. Ma tutto ha il suo prezzo, anche il “progresso”.

Più il petrolio aiuta il benessere materiale, evitando a molti la necessità dello sforzo fisico, più il logorio si trasferisce dai muscoli ai nervi, e quindi tende a svanire quel senso della realtà che comportava la disciplina di lavorare col sudore della fronte per procurarsi il cibo, il riscaldamento e l’abbigliamento. Più logorio, meno disciplina, più irrealtà – il disastro può piombarci addosso molto prima che il petrolio finisca.

Kyrie eleison.

Il tesoro dei bambini

Il tesoro dei bambini on Giugno 7, 2008

Le madri sanno – vogliono ancora sapere – quali tesori, loro e solo loro, possono deporre nel cuore dei loro figli? Ecco un affascinante promemoria di un giovane poeta della campagna irlandese, nato negli ultimi anni del secolo e morto alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, Michael Walsh. La poesia si intitola “ Roses ”:

Rose di sera – O le più amabili delle rose

Cadenti in musica come vien giù la notte –

Per me il suono più familiare dell’infanzia,

Mia madre che prega sui suoi grani marrone.

Serate a casa – Serate a lungo ricordate!

Tramonto sui prati – luna nascente sulle nevi,

Che sia giugno o dicembre – ai crepuscoli che scendono

La lieve morbida musica di una rosa che cade!

Di tutti i ricordi di una valle tranquilla

Questo mi segue, mi segue incessante in questa città polverosa,

E mi rimane – la più amabile e la più dolce –

Mia madre che prega sui suoi grani marrone!

Quello che una madre può dare al suo bambino nei suoi primi anni di vita non può essere sostituito dal padre, e nemmeno più avanti da un amato sposo. Entrambi sopraggiungono su un cuore formato, o sformato, dalla madre.

La chiave di questa cattiva formazione del cuore sta nell’egocentrismo o egoismo della madre, oggi spesso derivanti dalla ricerca della propria realizzazione – quanto poco essa conosce!

La chiave di questa buona formazione del cuore sta nella profonda venerazione a cui le madri sono naturalmente tenute, nel loro sacrificio o altruismo.

In “Roses” si vede come il bambino sia colpito profondamente da sua madre dimentica di se stessa, in Dio!

Kyrie eleison.

Antidoto per l’anti-cultura

Antidoto per l’anti-cultura on Maggio 31, 2008

Nel recente numero del 15 aprile di “ The Remnant ”, è stato pubblicato un articolo, “ Windy Blather and Lies ”, di un giovane che credo di non avere mai incontrato, ma che dice quello che io vado dicendo da molti anni: i film esercitano di gran lunga la più formativa influenza sui cuori e sulle menti dei giovani di oggi, e costituiscono per essi un tremendo ostacolo sia per la loro crescita sia per l’acquisizione di qualsivoglia senso della realtà, figuriamoci per arrivare al Cielo.

L’autore di questo articolo, E. Z., insegna in una scuola cattolica tradizionale per ragazzi, che è una cosa eccezionale negli Stati Uniti di oggi, eppure egli dice che quando i ragazzi tornano da una vacanza, l’unica domanda che si rivolgono l’un l’altro è: che film hai visto? Non mi sorprende, né incolpo la scuola. Che altro può offrire l’anti-cultura della non-società di oggi ai giovani, per alimentare le loro menti? Peggio, che reale presa può avere la religione cattolica sulle menti e sui cuori immersi in tali stupidità e irrealtà? Come diceva Marcel de Corte: come può qualcuno che non ha idea dell’essere reale, avere un qualche idea reale dell’Essere Supremo?

Non che la realtà si lascerà sopraffare. Attraverso la finanza, l’economia e presto la politica e la guerra, si sta tornando indietro a grandi passi. Il pericolo è piuttosto per i nostri figli, così progressivamente coinvolti nella fantasia volontariamente immatura, che per loro sarà troppo tardi adeguarsi alla realtà. “I film sono tutto ciò che conoscono”, dice E. Z., “non imparano niente che non sia dai film. Come possono conciliare la falsa percezione hollywoodiana della realtà con la loro fede cattolica?” Non c’è da stupirsi che il conciliarismo prevalga sul cattolicesimo!

L’intero articolo di E. Z., soprattutto dagli adulti che non hanno mai pensato alla questione, deve essere letto e ponderato (quattro copie disponibili per 4 dollari da Remnant Reprints, PO Box 1117, Forest Lake, MN 55025, USA), perché non solo lo stesso E. Z., come dice lui stesso, nella sua giovinezza è rimasto totalmente intrappolato nella film-mania, ma anche lui ha trovato un modo del tutto pratico per venirne fuori: le registrazioni delle letture dei classici, in particolare Shakespeare, del Dott. David White.

Dice E. Z., “Imparerai di più sul mondo e su di te stesso e ancor più sulla tua fede cattolica con l’ascolto di queste cento letture, che in una qualunque scuola”. Parole forti, ma che hanno un senso. Il Dott. White conosce sia la condizione attuale dei giovani (e degli adulti), sia la sua Fede, così che i suoi nastri sono in grado di offrire un incomparabile ponte tra le due. Compra l’articolo, compra i nastri (io non guadagno alcuna provvigione).

Kyrie eleison.

L’ultima cartuccia?

L’ultima cartuccia? on Maggio 24, 2008

Un collega sacerdote della Fraternità San Pio X ha appena scritto (o forse fatta sua) una parabola in cui la Fraternità è l’ultima cartuccia di un cacciatore che deve sparare per uccidere il mostro del neo-modernismo radicato all’interno delle strutture della Chiesa cattolica. Dal momento che si tratta dell’ultima cartuccia, il cacciatore non può permettersi di sbagliare! Ebbene, il “cacciatore” può sentirsi oppresso, ma mi permetta di tentare di rassicurarlo che non è poi oppresso più di tanto!

In primo luogo, la Chiesa cattolica appartiene a Dio Onnipotente, che ha così tanti modi per venire in suo soccorso che noi uomini non possiamo nemmeno immaginare. “ È forse la mia mano troppo corta per riscattare? ” chiede il Signore Iddio ( Isaia L, 2). Immaginare che il Signore Iddio dipenda dalla Fraternità San Pio X per affrontare il mostro del neo-modernismo, significa sottovalutare gravemente i suoi poteri!

In secondo luogo, il neo-modernismo è sicuramente troppo radicato nei cattolici (o ex cattolici) perché una piccola Congregazione di appena 450 sacerdoti possa essere in grado di farlo sloggiare! Proprio come il crimine dell’aborto è diventato sempre più normale e accettato nel corso degli ultimi 40 anni, così anche l’eresia del neo-modernismo si è sempre più affermata nello stesso periodo di tempo nei cuori e nelle menti della massa dei cattolici (o di un tempo cattolici). Per grazia di Dio, la Fraternità San Pio X ha ancora la Verità, ma che presa o influenza può ancora avere la Verità sulle menti diabolicamente disorientate, a partire da quelle degli attuali dirigenti uomini di Chiesa?

In terzo luogo, quale potere ha la Fraternità San Pio X oltre a quella della Verità oggi senza più presa? Oltre alla Fede, la FSSPX non ha né grandi numeri, né grandi teologi, né grandi scrittori. Essa si mantiene in tutto il mondo, che è già un miracolo, ma è fragile e in termini mondani sta avanzando sicuramente non più di un piccolo passo alla volta, mentre la Rivoluzione in tutto il mondo avanza a passi da gigante.

No, caro collega. L’umile missione della FSSPX non è sicuramente quella di uccidere i morti (cosa che solo Nostro Signore può fare), ma quella di muoversi all’esterno. Non vincere le bugie, ma sostenere la Verità. Non conquistare, ma testimoniare. Non avere fretta, ma attendere il buon tempo di Dio. Si tratta della Sua Chiesa, e Lui sta certamente provvedendo, tra le altre cose, col sostenere finora la FSSPX. Ma Lui non è mai a corto di cartucce!

Kyrie eleison.