Commenti Eleison

Disintegrazione Documentata

Disintegrazione Documentata on Aprile 5, 2008

Le mostre di arte moderna non dovrebbero interessarmi tanto, perché non c’è davvero da sperare dall’arte moderna, tanto quanto non ce n’è continuando a guardare Humpty Dumpty. Ma “la speranza scaturisce sempre nel petto dell’uomo”, così passando per Londra solo ora sono andato a vedere una mostra di Duchamp, Man Ray e Picabia, indicati come “tre artisti d’avanguardia e amici, il cui incontro durante la prima Guerra Mondiale ha portato alla creazione del movimento New York Dada ed ha cambiato il mondo dell’arte per sempre”.

Ahimè, il programma era invitante, ma i soggetti esposti erano deludenti come sempre. Nati tra il 1887 e il 1890, prima di incontrarsi tutti e tre gli artisti hanno mostrato un certo talento convenzionale, ma dal momento in cui hanno lavorato insieme per raggiungere il loro comune obiettivo di rompere ogni convenzione artistica, nei soggetti di questa mostra tradiscono la loro incapacità quasi totale di produrre alcunché di valore da mettere al posto di quello che hanno rotto.

Del francese Duchamp, pensatore del gruppo, tipico e rinomato è il suo soggetto del 1917 dal titolo “Fontana”, costituito da nient’altro che da un comune orinatoio di porcellana poggiato sul dorso. Che idea geniale! L’arte, diceva Duchamp, non ha bisogno né che sia fatta dallo stesso artista, né che sia visivamente accattivante. D’ora in poi l’arte può essere qualsiasi cosa già bell’e pronta, basta che sia indicata da un “artista” come opera d’”arte”. Da qui la spazzatura in acciaio intrecciato indicata come “statua”, che si trova in così tante città moderne. I tre amici erano partiti per cambiare la definizione di arte. Sembra che abbiano avuto successo!

La prima moglie di Francis Picabia diceva su di lui e Duchamp che “hanno dimostrato una straordinaria aderenza ai principi paradossali e distruttivi, nelle loro bestemmie e nella loro disumanità, che erano dirette non solo contro i vecchi miti dell’arte, ma contro tutti i fondamenti della vita in generale.” Quanto a Man Ray, nel 1951 diceva ancora che voleva “dipingere il più possibile in modo difforme da altri pittori, soprattutto, dipingere in modo difforme da me stesso – così che ogni opera successiva, o una serie di opere, doveva essere completamente diversa dalle opere precedenti.”

Il programma di questi tre – ri-definiti – “artisti” fu la distruzione dalle fondamenta, non esclusa l’autodistruzione. Com’è possibile che il loro programma abbia raggiunto quel prestigio universale e quella popolarità di cui gode oggi? – La mostra era frequentata da spettatori devoti! Risposta, perché ogni civiltà che si allontana da Dio deve chiudersi in se stessa, e poi, per giusta vendetta, rivoltarsi su se stessa.

Ecco perché milioni di anime vogliono il modernismo nella loro arte – e nella loro religione.

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Romani Valutati

Romani Valutati on Marzo 29, 2008

All’inizio di questo mese, ho ricevuto dalla Francia ciò che mi sembra una valutazione equilibrata di chi siano esattamente gli odierni uomini di Chiesa romani e che cosa stanno cercando di ottenere. Ecco degli estratti:

“. . . . Gli uomini di Chiesa a Roma sono in lotta contro di noi (clero e laici della Fraternità San Pio X) per abbindolarci e farci accettare la loro religione conciliare. Cardinale Castrillon e anche il Papa sono convinti che noi siamo in errore e che sia loro dovere, con tutti i mezzi leciti e illeciti, farci accettare l’essenza del concilio Vaticano II, che è diventato il loro Credo. Essi lavorano a questo scopo nei nostri confronti con determinazione e pazienza, ma anche con autorità, sempre “per il nostro bene”.

“Da parte nostra, dal momento che manteniamo il sano buonsenso come pre-condizione essenziale per restare fedeli alla dottrina irreformabile che ci è stata tramandata, ci troviamo costretti a resistere alla loro pressione e così a disobbedire al Magistero di oggi per obbedire a Dio che non cambia. Comunque . . . non dobbiamo mai dimenticare che, nonostante la loro cortesia e la loro personale gentilezza, questi romani sono, oggettivamente parlando, i nostri nemici. Sotto l’apparenza di bene essi sono motivati da uno spirito che non è buono. Un vecchio proverbio dice che se ceni con il diavolo, ti serve un lungo cucchiaio . . .”

La conclusione dell’autore è anche saggia: “. . . . Da parte nostra dovremmo dedicare tutte le nostre energie e capacità per mantenere informati i nostri fedeli, per rafforzarli spiritualmente e formarli dottrinalmente . . . non facendolo abbastanza, perderemo uomini e risorse ogni volta che Roma ci attaccherà. Nelle prove che ci attendono, il rafforzamento della qualità delle nostre truppe avrà più effetto che il cercare di mettere insieme un gran numero di cattolici che non comprendono la necessità di combattere.”

“Come ha detto Mons. Lefebvre il 4 settembre 1987 a Ecône, “Dobbiamo resistere, assolutamente, tra alti e bassi . . . . Roma, dichiaro, ha perso la Fede, Roma ha apostatato.”

Fine della citazione dell’autore.

Kyrie eleison.

Richiesta di Orientamento

Richiesta di Orientamento on Marzo 22, 2008

Un lettore del “Commenti Eleison” di due settimane fa ha posto alcune domande ragionevoli. Ecco alcune risposte:

D. 1 – Se la Chiesa conciliare si sta dimostrando defettibile col suo conciliarismo, mentre la Fraternità S. Pio X è defettibile per natura (non avendo le garanzie di indefettibilità della Chiesa), dov’è allora la Chiesa indefettibile?

R. 1 – Defettibile più defettibile è uguale a defettibile. Ma defettibile più defettibile più Dio è uguale a indefettibile. Nella crisi ariana del IV secolo, Papa Liberio si dimostrò defettibile per il suo sostegno ai vescovi ariani, mentre Sant’Atanasio non godeva della garanzia di indefettibilità. Eppure il Signore Iddio utilizzò entrambi per condurre la Chiesa fino a quando il Papato non ritornò ed essere cattolico. Anche con i migliori dei Papi, solo il Signore Iddio è responsabile dell’indefettibilità della Sua Chiesa. Nel tempo che Dio riterrà utile, Egli salverà i suoi papi dal conciliarismo. Nel frattempo la FSSPX, tra gli altri, sta svolgendo la parte di Sant’Atanasio, e anche se la FSSPX dovesse sbagliare – Dio non voglia! – per il Signore Iddio sarebbe un gioco da ragazzi far sorgere altri veicoli per la sua verità indefettibile della Chiesa.

D. 2 – La Chiesa indefettibile esiste ancora fuori della Fraternità San Pio X?

R. 2 – Certo che sì. L’Autorità cattolica e la Verità cattolica, destinate ad essere saldamente unite, sono state divise dal Vaticano II, ma l’Autorità si mantiene attraverso la linea di papi (a meno che e fino a quando non avremo la chiara prova contraria, che non abbiamo ancora e che potremmo o non potremmo avere mai), mentre la Verità si mantiene straordinariamente (per il momento) attraverso la FSSPX. Nel tempo che Dio riterrà utile, Autorità e Verità saranno riunite. Nel frattempo, la funzione della FSSPX è di mantenere, e non tradire, la Verità.

D. 3 – Ma se sia la Chiesa Conciliare sia la FSSPX sono defettibili; insisto – come può perdurare la Chiesa indefettibile?

R. 3 – Un fiume diviso in due rami continua a scorrere. Normalmente i due rami si ricongiungono. Certamente il braccio dell’Autorità cattolica e il braccio della Verità cattolica si ricongiungeranno. Intanto è il Signore Iddio che provvede alla purificazione della Sua Chiesa . . .

D. 4 – In definitiva, Mons. Lefebvre non ha firmato tutti i documenti ritenuti eretici del Vaticano II? Fu allora anche lui un eretico?

R. 4 – Prima cosa, Monsignore ha sempre detto di non avere mai firmato due dei documenti peggiori, cioè “Gaudium et Spes” e “Dignitatis Humanae”, e quando la gente diceva che li aveva firmati, egli rispondeva che sapeva bene cosa avesse firmato e cosa no.

Seconda cosa, ciò che più di tutto caratterizza i documenti del Concilio è la loro ambiguità (si veda il primo volume del Prof. Dörmann sulla teologia di Giovanni Paolo II, e i volumi di Atila Guimarães sul Concilio). Innumerevoli proposizioni di tali documenti possono essere lette in senso cattolico o in senso non cattolico. Qualunque cosa Monsignore avesse firmato, lo ha fatto indubbiamente in base al suo senso cattolico.

D. 5 – Ma dov’è che Monsignore, se mai l’ha fatto, ha chiaramente ripudiato il senso non cattolico delle ambiguità del Concilio?

R. 5 – Nella gran parte di tutto quello che ha scritto e detto a proposito del Concilio, egli ha stigmatizzato gli errori mimetizzati nelle ambiguità. Tuttavia, fintanto che un eretico mantiene l’ambiguità, non può essere detto chiaramente eretico e quindi è ugualmente difficile “anatemizzarlo”. Sta proprio in questo è il carattere mortale del Vaticano II. Ogni volta che i difensori del Vaticano II sono attaccati per il loro neomodernismo, possono trincerarsi dietro il senso cattolico delle loro ambiguità, e il liberalismo in cui è immersa la gran parte di noi permette loro di farla franca.

Ne consegue che solo Dio può spazzare via questo caos presente nella sua Chiesa.

Kyrie eleison.Ecône, Svizzera.

Fuoruscita di Fallon

Fuoruscita di Fallon on Marzo 15, 2008

È stato segnalato che, all’inizio di questa settimana, l’ammiraglio Fallon, capo del CENTCOM [Comando Centrale] di tutte le operazioni militari USA nel Medio Oriente, si è dimesso dal suo incarico (o è stato indotto a farlo). Il terribile significato di questo evento sarà sicuramente dissimulato o distorto dai media occidentali, che sono sotto il controllo di coloro che vogliono assolutamente che gli Stati Uniti attacchino l’Iran.

L’ammiraglio si rese conto chiaramente, come si stanno rendendo conto un gran numero di persone, che l’attacco all’Irak è stato un errore disastroso, che ha pesantemente indebolito l’esercito americano e drenato il Tesoro americano. Egli sapeva quanto fossero vulnerabili la marina americana e le forze di terra attualmente dispiegate nel Medio Oriente, specialmente se l’Iran fosse stato rifornito delle ultime armi russe. Così, si dice che egli abbia affermato che non ci sarebbe mai stato alcun attacco americano in Iran “al suo comando”.

Allo stesso modo, è stato segnalato che egli l’anno scorso, in autunno, avrebbe sventato, insieme ai Capi di Stato Maggiore americani, un attacco nucleare contro l’Iran. Il 30 agosto, un bombardiere B52 decollò dalla base di stoccaggio delle armi nucleari a Minot ND, con sei missili attivi, e atterrò a Barksdale LA, la base militare americana di decollo per il Medio Oriente. Non è eccessivo supporre che questa mossa segreta e senza precedenti servisse per un attacco nucleare all’Iran da far coincidere con l’attacco di Israele all’impianto nucleare in Siria, avvenuto il 6 settembre.

La gente potrebbe obiettare che fino ad ora non ha mai visto una tale notizia sui media. Certo che no. E sono gli stessi media che continuano a premere per un attacco contro l’Iran, il quale, se la Russia mantenesse la promessa del 16 ottobre del Presidente Putin di difendere l’Iran contro qualsiasi aggressore, potrebbe facilmente scatenare la Terza Guerra Mondiale. – “Dio fa impazzire coloro che vuol perdere”.

In questa minaccia di una conflagrazione mondiale sospesa sulle nostre teste, dobbiamo riconoscere la giustizia di un Dio misericordioso. Se gli uomini scegliessero di fare la guerra, sarebbe terribile, ma sarebbe anche purificante. Dobbiamo pregare in silenzio e costantemente il Sacro Cuore, e fidare in lui, fidare in lui, fidare in lui.

Kyrie eleison.La Reja, Argentina

Linee Guida

Linee Guida on Marzo 8, 2008

Un giovane amico tedesco mi pone alcune domande che meritano risposte dirette. Ecco come egli esprime la sua preoccupazione principale:

Domanda:—Con la promulgazione nel luglio scorso del Motu Proprio di Benedetto XVI che liberalizza parzialmente il rito tridentino della Messa, sono sorte varie opinioni e pareri su ciò che esso significhi o può significare per la Fraternità di San Pio X. Alcuni sono ottimisti. Altri dicono che è una trappola per la FSSPX. Alcuni arrivano a dire che la dirigenza della FSSPX sta preparando la sua svendita a Roma . . . . Io ho la sensazione che i comuni fedeli della FSSPX siano un po’ confusi. Può fornirmi delle linee guida, in modo che non mi perda in vani indovinelli o in inutili paure?

Risposta:—Dobbiamo salvare le nostre anime. Per salvare le nostre anime dobbiamo mantenere la Fede cattolica, perché “senza la fede è impossibile piacere a Dio” (Eb. XI, 6). La magnifica realizzazione di Mons. Marcel Lefebvre, tra il 1970, quando fondò la FSSPX, e il 1991, quando morì, fu di aver permesso a molte anime di mantenere la vera Fede in una Chiesa dove milioni di cattolici stavano perdendola, consciamente o inconsciamente, perché gli uomini di Chiesa responsabili avevano finito col credere agli ideali anticattolici del mondo moderno. A partire dal concilio Vaticano II (1962–1965), essi si sono comportati come venditori di ghiaccio convinti di dover esporre la loro merce al sole! E da allora, la Chiesa ha incominciato a sciogliersi davanti ai loro occhi!

Eppure, essi si aggrappano ancora alle idee anti-cattoliche del concilio Vaticano II. Accanto al “Motu Proprio” che apparentemente favorisce la Messa della vera Fede, Benedetto XVI organizza e presiede le riunioni ecumeniche, le quali, ponendo la religione cattolica su un piano più o meno uguale a tutte le altre religioni (ufficialmente rappresentate e tutte necessariamente più o meno false) sono una grave offesa a Dio. Così, qualsiasi apparente benevolenza mostrata da Benedetto XVI verso la vera Fede o la vera Messa, può solo significare che egli vuole riconciliare entrambe con la religione conciliare e con tutte le altre religioni! Pertanto, se non è un agente consapevole della Massoneria, che dissolve ogni verità, in ogni caso è uno che non ha alcuna comprensione della vera Fede, tale che non può comprendere come essa sia assolutamente contraria alla religione omocentrica del Vaticano II.

Domanda:—Allora il “Motu Proprio” è stato una trappola per muovere la FSSPX (insieme ad altri) verso la riconciliazione con questa falsa Roma?

Risposta:—Dio solo sa con certezza quali fossero le intenzioni di Benedetto XVI. Qualsiasi sua benevolenza nei confronti della Tradizione, della FSSPX, della vera Messa, per quanto ne sappiamo può essere soggettivamente sincera. Ma oggettivamente il “Motu Proprio” e la “Lettera ai Vescovi” che l’accompagna, in alcun modo riconoscono i pieni diritti della vera Messa o della vera Fede. Quindi, se qualcuno suggerisce il contrario, con questo dimostra di essere caduto in una trappola.

Domanda:—Eppure c’è stata molta lode e poca critica del “Motu Proprio” all’interno della FSSPX.

Risposta:—I cattolici hanno così tanta bramosia del ritorno degli ecclesiastici romani alla Fede, che si rallegrano al minimo indizio che Roma stia per farlo, purtroppo, però, si può trattare di un errore. A che serve che un aritmetico dica che due più due fa quattro, quando si sa che insieme dice, e da lungo tempo, che fa anche cinque? Ovviamente, egli non ha alcuna nozione della vera aritmetica. A che serve che Benedetto XVI dica che la vera Messa non è mai stata abrogata, e che (entro certi limiti) la liberalizzi, quando insieme organizza continuamente degli incontri ecumenici? Ovviamente, egli non ha alcuna padronanza della vera Fede.

Domanda:—Che dire della voce che la FSSPX si stia preparando a svendersi a Roma?

Risposta:—Certamente la FSSPX non ha alcuna intenzione di tradire la difesa della Fede condotta da Mons. Lefebvre. Quindi, se alcuni dei suoi membri coltivano qualche seria intenzione di andare con i neo-modernisti di Roma, è perché essi sono stati ingannati dal mondo moderno, come tanti prima di loro. Questa volta l’inganno si sarà basato sull’idea che le cose a Roma siano migliorate, rispetto al tempo di Monsignore. Ma non è così. L’apostasia almeno oggettiva è feroce come sempre. Quindi non posso credere che gli eredi di Mons. Lefebvre si lascino ingannare fino a questo punto.

Tuttavia, mi sono spesso reso impopolare tra i colleghi della FSSPX, ricordando il fatto evidente che la Fraternità non ha la garanzia di indefettibilità che ha la Chiesa cattolica. La FSSPX potrebbe sbagliare. Ecco perché, visto il servizio che dal 1970 essa ha reso alla Chiesa universale nel custodire la Fede, e visto il servizio che può ancora rendere, i cattolici devono pregare per essa, soprattutto per la dirigenza, perché non s’inganni.

Domanda:—Se la Fraternità San Pio X dovesse essere riassorbita nella Chiesa ufficiale, potrebbe voler dire che la crisi della Chiesa sia giunta alla fine?

Risposta:—Niente affatto. Che la FSSPX sia “riassorbita” o no, non è questo il problema. Il problema sono gli ecclesiastici romani, soprattutto il Papa. Quando essi ritorneranno alla vera Fede, solo allora la crisi sarà finita.

Domanda:—E se la FSSPX venisse riassorbita senza che la crisi sia finita?

Risposta:—Il Signore dice: “A ciascun giorno basta la sua pena”. In altre parole, il ponte si attraversa quando vi si giunge, come dice il proverbio. Comunque, una cosa è certa: il Buon Pastore NON PUÒ abbandonare le pecore che non vogliono abbandonarlo. Niente paura! Se nella Sua sapienza e provvidenza Egli permettesse alla FSSPX di sbagliare – e questa è una mera possibilità, non una certezza – Egli offrirebbe, in qualche modo, a tutte le pecore di buona volontà tutte le indicazioni e il sostegno di cui avrebbero bisogno per salvare le loro anime.

Domanda:—Ho lo strano presentimento di violente tempeste all’orizzonte. Cosa ne pensa?

Risposta:—Nulla mi sembra più probabile. La tempesta finanziaria si è avviata, e sta aumentando ogni giorno di peso e velocità. Inevitabilmente ne seguiranno tempeste economiche e politiche e, come un castigo di Dio, credo anche la III Guerra Mondiale, che sarà terribile.

“Voi avrete tribolazione nel mondo,” dice Nostro Signore, “ma abbiate fiducia, io ho vinto il mondo!” (Gv. XVI, 33).

Kyrie eleison.La Reja, Argentina.

Falso Antisemitismo

Falso Antisemitismo on Marzo 1, 2008

Quando “Commenti Eleison” della scorsa settimana ha sostenuto che nella misura in cui Papa Benedetto XVI ha cambiato la preghiera del Venerdì Santo, egli ha lavorato contro la salvezza eterna degli Ebrei, così da dimostrare egli stesso – senza dubbio involontariamente – di essere un vero antisemita, cioè nemico degli Ebrei in quanto Ebrei, un certo numero di lettori si è detto apparentemente d’accordo. Mi congratulo con loro, perché dovevano pensare con le loro teste cattoliche, invece di lasciarsi emozionare dai loro mezzi di comunicazione (oggettivamente) vili. Ma andiamo oltre.

Ovviamente, i principii di base si applicano a tutti gli uomini e non solo agli Ebrei: desiderare per loro la salvezza eterna equivale ad amarli veramente, perché significa augurare loro il più grande di tutti i beni, e cioè la felicità eterna in Cielo, per mezzo e con Nostro Signore Gesù Cristo. Augurare loro il benessere o la prosperità solo in questa piccola vita sulla terra equivale ad amarli molto meno, soprattutto se tale successo mondano prendesse il posto della loro salvezza eterna, come troppo facilmente può accadere – Mt . XIX, 24.

Ma sempre meno persone oggi credono nella vita eterna, o in Nostro Signore, così che, naturalmente, la prospettiva di queste persone è differente. Se io sollecito per loro la vita eterna, o se faccio quello che prudentemente posso per ostacolare la loro campagna contro Nostro Signore, allora sembrerà loro che io sia il loro nemico, mentre in realtà sono il loro migliore amico. È tutta una questione di prospettiva, non è una questione di opinioni: la prospettiva eterna è vera, mentre la prospettiva anti-cristiana è oggettivamente e assolutamente falsa.

Ora, fin da quando gli Ebrei si resero responsabili della crocifissione di Nostro Signore Gesù Cristo – “Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli”, Mt . XXVII, 25 – essi, come razza e come religione, hanno continuato sempre, con nobili eccezioni, a rigettarlo fino ai nostri giorni. Così San Paolo osservava che non solo “hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti”, ma hanno anche vietato a San Paolo stesso di “predicare ai pagani, perché possano essere salvati”. In breve, il loro comportamento è stato tale che “non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini” ( I Ts . II, 14–16). In tempi più vicini a noi, è materia di documentazione storica che la progettazione e l’impianto, per esempio, del comunismo, per condurre il genere umano lontano da Dio e per sostituire il Suo Cielo con un paradiso artificiale, sono stati in gran parte impresa loro.

Allo stesso modo in cui hanno perseguitato continuamente San Paolo (vedi gli Atti degli Apostoli) come fosse uno dei loro acerrimi nemici, mentre in realtà nessuno li amava veramente di più o lavorava di più per il loro vero benessere come San Paolo (cfr. Rom . IX, 1–5); così oggi, essi appellano “antisemita” chiunque si frapponga alla loro empietà, mentre in realtà tutti quelli che operano per la loro salvezza, come per la salvezza dei pagani, sono i loro migliori amici.

San Paolo, prega per noi!

Kyrie eleison.La Reja, Argentina