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Questione di parsimonia

Questione di parsimonia posted in Commenti Eleison on Gennaio 3, 2009

Un’altra breve visita negli Stati Uniti mi ha dato modo di considerare che gran parte della popolazione, mentre è preoccupata per la situazione finanziaria ed economica della loro nazione, sta pensando ai fatti proprii, come se non vi fosse niente di più di cui preoccuparsi. Forse non c’è molto che si possa fare. Forse è solo umano andare avanti “mangiando e bevendo, e prendendo moglie o marito”, fino a quanto non arriva la catastrofe (cf. Mt. XXIV, 38).

Tuttavia, sulla base di commentatori che trovo assennati, è mia precisa convinzione che una grande catastrofe è per la via, che andrà ben oltre la mera finanza ed economia. I migliori commentatori colgono ciò che è evidente, e cioè che se il problema è profondo e umano, le sue radici sono morali e, in ultima analisi, religiose. Con uno di questi commentatori, riconduciamo gli effetti di oggi alle cause di ieri (negli Stati Uniti):—

Controllori e istituzioni finanziarie “si sono svegliate troppo tardi” circa il crollo della piramide di debiti, in parte perché nell’ultima fase essa era stata troppo redditizia per loro. In tale ultima fase i “prestiti bugiardi” sotto forma di SIV (Structured Investment Vehicles) erano stati inventati per lucrare sui mutuatari immobiliari che non ripagavano i loro debiti. I SIV hanno messo insieme i mutui buoni con i cattivi ed hanno venduto i pacchetti come “investimenti” agli investitori creduloni che non sono stati attenti. Tutto sembrava andar bene fino a quando i valori degli immobili non sono scesi, com’era inevitabile che accadesse. Di conseguenza i mutuatari non hanno fatto fronte ai loro debiti, la fiducia è crollata, gli investitori e i gruppi finanziari hanno fatto bancarotta, dagli Stati Uniti a gran parte del resto del mondo.

E perché l’edilizia abitativa in particolare ha fatto crollare il castello di carte? Perché essa, che è la seconda parte più importante di tutta l’economia degli Stati Uniti, era diventata un investimento e la casa una garanzia che i “proprietari” usavano per contrarre altri prestiti. Inoltre dal 1970, il governo degli Stati Uniti aveva sovvenzionato i mutui per le persone normalmente non idonee a contrarre un prestito (ma chi votare!), e aveva indotto gli istituti di credito a concedere i prestiti in modo “ugualitario” e non in base al loro giudizio oggettivo.

Ancora prima, il governo aveva dato alle famiglie l’esempio (suggerito da John Maynard Keynes – “Domani saremo tutti morti comunque”) di come vivere al di sopra dei propri mezzi, come se l’indebitamento senza fine potesse garantire la crescita indefinita della prosperità. La responsabilità finanziaria venne fatta apparire come una cosa del passato. Tale comportamento sconsiderato da parte del governo era stato notevolmente facilitato dalla fondazione disastrosa nel 1913 della Federal Reserve in mano ai banchieri privati, consentendo al governo, tra le altre cose, di rubare alla massa dei cittadini senza che loro se ne rendessero conto, per mezzo dell’inflazione – con cinque centesimi di allora si comprava quello che oggi si compra con un dollaro.

Ma vediamo di non sbagliare – in linea generale, i cittadini hanno da Dio i governi che si meritano, soprattutto quando sono convinti che il loro governo è “democratico”.

Kyrie eleison.

Riflessione fuori dagli schemi

Riflessione fuori dagli schemi posted in Commenti Eleison on Dicembre 13, 2008

Archa, archae ” è il latino per “cassa”. Pensare fuori dalla “cassa” [in questo caso intesa come “schema predefinito”] non è un’attività molto popolare – chi vuole vedere scossa la propria confortevole routine mentale? – ma le circostanze potrebbero imporcelo. Potrebbe non essere una cattiva idea utilizzare tale modo di pensare il prima possibile. Ecco alcune considerazioni di un americano, James Kunstler, che non ha paura a riflettere “fuori dagli schemi”!

Egli dice che: il recente susseguirsi di massicci salvataggi da parte del governo USA di mega-banche e mega-società TBTF (Too Big To Fall = troppo grandi per fallire), non è meglio di iniezioni di fluido per l’imbalsamazione in un corpo morto. Peggio ancora, la corrispondente fabbricazione di migliaia di miliardi di dollari dal nulla, garantisce virtualmente una iper- inflazione nel giro di 6–18 mesi. Ma se il dollaro è distrutto, come faranno gli USA a pagare il petrolio importato? E senza petrolio, cosa accadrà del nostro modo di vita basato interamente su di esso?

Inoltre, con il collasso della piramide del debito, cosa sarà dell’intera fantasyland costruita, come le case e le auto di tutti, a forza di crediti e debiti? La gente dovrà tornare al reale, in contrasto con l’attività virtuale. Tornare alla distribuzione della proprietà e alla coltivazione del cibo, come prima dell’arrivo della petrolio-agricoltura. Tornare alla terra, o al caos sociale! Dobbiamo cominciare a pensare – fuori dagli schemi – alle energie alternative in sostituzione del petrolio, alla produzione invece che al consumismo, al localismo in luogo del globalismo.

Kunstler riconosce che una “malattia da rimbecillimento” ha “divorato i nostri cervelli”, ma ripone ancora la speranza nella giovane generazione di Americani che si renderà conto che questa crisi offre l’opportunità di ricostruire, e spera che un rivivificato popolo americano si rimetterà in carreggiata. Vorrei condividere la sua speranza, ma tutta la questione è religiosa, ed egli il più vicino riferimento alla menzione di Dio lo fa quando dice che “la crisi sta portando direttamente alle vacanze di Natale”!

Eppure, come dice il Salmista, costruire la città senza Dio è costruire invano (Salmo CXXVI). E come dice Nostro Signore: “Chi non raccoglie con me, disperde” ( Mt. XII, 30). Tutta la sofferenza che ci aspetta nel prossimo anno sarà permessa da Dio per uno scopo supremo: aiutarci a salvare le nostre anime per l’eternità. Se il crollo del nostro ridicolo paradiso in terra può indurci a volerne costruire anche solo uno vero, potrà essere necessario aumentare la dose di sofferenza fino a quando non si arrivi al punto.

Kyrie eleison.

Finanzieri supremi?

Finanzieri supremi? posted in Commenti Eleison on Novembre 1, 2008

C’è un certo fascino nel leggere i commenti sulla crisi in continua evoluzione della finanza globale. Quanto ne hanno detto i commentatori, parlando di un ordine naturale violato che si prende la sua rivincita! Eppure nessuno sembra sapere come si svilupperà la crisi – salvo i maestri violatori?

Per farsi un’idea di quest’ordine naturale, può essere necessario fare un passo indietro di alcuni secoli. A questo scopo, vediamo brevemente di fissare che (1) la religione è la relazione dell’uomo con il suo Dio, (2) la politica è la sua relazione sociale con gli altri uomini, (3) l’economia è l’arte della distribuzione dei beni tra produttori e consumatori, e (4) la finanza è l’arte di gestire il denaro. Quindi l’ordine naturale è quello dove il denaro esiste per facilitare lo scambio dei beni essenziali in ogni società, tale che la finanza dovrebbe servire l’economia. E siccome lo Stato è in definitiva il responsabile del benessere di tutti i suoi cittadini, specialmente di quelli più bisognosi di tutela (Leone XIII, “ Rerum Novarum ”), i beni materiali dell’economia dovrebbero sottostare al bene comune della politica. Ma la politica può regolare e garantire il bene comune di tutti gli uomini in ogni società, solo se ha compreso esattamente a che scopo l’uomo è qui sulla terra, così che la politica dovrebbe sottostare alla vera religione.

Tuttavia, i tempi moderni, soprattutto a partire dal Protestantesimo, passo dopo passo hanno capovolto quest’ordine naturale. L’Inghilterra ne è un chiaro esempio. Intanto, la politica, nelle persone di Enrico VIII ed Elisabetta I, ecc., ha praticamente abbattuto la vera religione di Dio in Inghilterra. Poi, nel giro di un centinaio di anni venne fondata la Banca d’Inghilterra, la prima banca centrale al mondo, e il governo inglese e il popolo si misero all’inseguimento dell’economia e della ricchezza della nazione. Ma dopo aver fatto sì che la libera impresa, per i principali detentori del denaro significasse libertà di ingoiare i più deboli finanziariamente, ecco che oggi la libera impresa capitalistica trasformata progressivamente in capitalismo finanziario regna sovrana, non solo in Inghilterra ma in tutto il mondo.

Così, quello che possiamo osservare oggi è che sia la politica, sia l’economia lottano invano contro questo rovesciamento della loro naturale priorità sulla finanza. Per riparare alla fiera creata dai finanzieri attraverso i “derivati” in particolare, i politici ricorrono a enormi salvataggi da parte dello Stato, nel disperato tentativo di sostenere la moneta circolante. Di contro, gli economisti vecchio stile sono attratti dal ritorno alla libera impresa, come anche la massa dei cittadini di oggi non vuol’essere accudita dallo Stato.

Ma quando i più decenti dei politici e degli economisti credono ancora sia poco ai soldi, come possono riuscire a tenere il collo fuori dal cappio preparato per loro dai finanzieri? E costoro, pensano forse che strangolando le finanze del Vaticano possano avere al guinzaglio il Signore Iddio stesso? Veramente sanno assai poco! Poverini!

Kyrie eleison.

Fra-fra-frana I

Fra-fra-frana I posted in Commenti Eleison on Agosto 2, 2008

Chi ha detto che la politica non avrebbe nulla a che fare con la religione e la religione non avrebbe nulla a che fare con la politica? Il Signore Iddio non è d’accordo! Non c’è posto migliore per scoprire cos’Egli pensi, che i Salmi del Vecchio Testamento!

Ecco una traduzione ufficiale del Salmo 81 (82):—

1. Dio si alza nell’assemblea divina,?giudica in mezzo agli dei. 2. « Fino a quando giudicherete iniquamente?e sosterrete la parte degli empi??3. Difendete il debole e l’orfano,?al misero e al povero fate giustizia.?4. Salvate il debole e l’indigente,?liberatelo dalla mano degli empi ». 5. Non capiscono, non vogliono intendere,?avanzano nelle tenebre;?vacillano tutte le fondamenta della terra.?6. Io ho detto: «Voi siete dei,?siete tutti figli dell’Altissimo».? 7. Eppure morirete come ogni uomo,?cadrete come tutti i potenti. 8. Sorgi, Dio, a giudicare la terra,?perché a Te appartengono tutte le genti.

Ed ecco come potrebbe essere reso oggi il Salmo:—

Il Signore Iddio si erge in mezzo ai politici, ai banchieri e alle Logge, Egli giudica tutti i loro atti! « Fino a quando vi industrierete per ingannare il mondo, e mirerete soprattutto ai vostri interessi? Prendetevi cura dei poveri, e smettete di confezionare ed applicare leggi per distruggere la famiglia e creare gli orfani! Smettete di guardare solo ai ricchi, e cancellate il sistema del vile denaro col quale schiavizzate il mondo! » Ma i banchieri non Gli prestano attenzione, e i politici continuano sulla loro strada senza uscita. Tutto il loro sistema sta per collassare! Io, il Signore Iddio ho ricordato loro: « Vi ho assegnato grandi responsabilità, io sono il Padre vostro, e tuttavia morirete (con l’essere giudicati da me), com’è per i più potenti degli uomini! »

O Signore, il nostro povero mondo ne ha abbastanza della follia e della malvagità! Intervieni, ed esigi la tua legittima eredità come Re dei Re e Signore dei Signori!

Kyrie eleison.

Verità esclusiva

Verità esclusiva posted in Commenti Eleison on Giugno 21, 2008

In una conferenza pubblica che ho tenuto di recente (non in Germania), un liberale dall’aspetto e dall’età venerabili, dubitava che gli esseri umani siano davvero così preziosi. Io ho volutamente affilato la risposta: “Se si mettono su un piatto di una bilancia tutti i cavalli della terra, e sull’altro piatto un miserabile ma umano mendicante, quale piatto peserà di più? Invece di rispondere alla domanda, egli ha detto: “Questa è religione, non buon senso”. A quel punto mi sono un po’ arrabbiato . . .

Non era tanto il suo amore per i cavalli ad essere sconvolgente. Dopo tutto, il cavallo è un animale nobile e utile, e tutti i cavalli del mondo sono certamente un ottimo affare. Né era anche il suo disprezzo implicito della religione ad essere inquietante. Dopo tutto i miliardi di esseri umani oggi viventi non vedono alcun motivo per prendere sul serio quello che intendono come religione. Quello che era terribile era l’eresia delle eresie sottostante la sua risposta ippofiliaca, vale a dire il presupposto che una verità possa contraddirne un’altra.

Naturalmente il liberalismo è ormai comune come le margherite (o il tarassaco), così il buon uomo era probabilmente all’oscuro dell’oggettiva enormità di ciò che aveva detto. Ma quello che aveva chiaramente sottinteso è che ci sono una verità del senso comune e un’altra verità della religione. In altre parole, la verità non sarebbe una, né assolutamente esclusiva dell’errore, ma ci sarebbero verità diverse per persone diverse, in tempi diversi, soprattutto in domini diversi, ed esse possono nettamente contraddirsi l’un l’altra senza alcun problema. Così che ciò che è vero per il senso comune può essere falso per la religione, e viceversa.

Questa incredulità nell’unicità della verità, o nella sua raggiungibilità da parte degli esseri umani, è, se si tratta di una negazione cosciente, il crimine dei crimini, e la perdita delle perdite se si tratta dell’assimilazione inconscia del incredulità nella verità, così ampiamente condivisa oggi. Privare la mente del nutrimento di quella verità per cui è fatta, è un crimine infinitamente più grande di privare gli stomaci del cibo, così come la vita eterna è infinitamente più grande di questa piccola vita che viviamo sulla terra, 70 anni o giù di lì. Questo perché l’incredulità nella verità esclusiva, o nella sua possibilità, separa i pensieri dalla loro vera radice, riduce le menti in poltiglia e in definitiva sbriciola le indispensabili basi naturali di quella Fede soprannaturale senza la quale non possiamo salvare le nostre anime ( Eb. XI, 6).

Il venerabile amante dei cavalli venne dopo il dibattito per appianare le cose: “Ho solo voluto dire che la domanda posta in quella forma tagliente non è buon senso”, mi disse. C’è da temere che non avesse la minima idea di tutto ciò che ha perso.

Kyrie eleison.