Benedetto XVI

Il 2009 della Provvidenza

Il 2009 della Provvidenza on Dicembre 27, 2008

A metà novembre 2007 “Commenti Eleison” raccomandava di “allacciare le cinture di sicurezza” per l’anno 2008, perché un paio di rivelazioni private e soprattutto “la spinta verso lo sbocco in una terza guerra mondiale” costituivano insieme “quantomeno un semaforo giallo”. L’allarme era giustificato? Che dire del 2009?

Per quanto riguarda l’allarme, la terza guerra mondiale è ancora stata rinviata, ma sicuramente non annullata. “La giustizia di Dio mácina lentamente”, dice il vecchio proverbio, “ma mácina molto fine”. In altre parole, il Signore Iddio può prendere il suo tempo – “ Usa pazienza verso di voi ”, dice San Pietro, “ non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi ” ( II Pt. III, 9) – ma Dio non si lascia sfuggire il più piccolo dettaglio. Il 2008 ha visto solo l’incremento delle offese contro di Lui – indifferenza, blasfemia, immoralità, ecc. ecc. Ad un certo momento Egli dice “Basta!”. Nel 2009?

Forse. In ogni caso vale la pena ricordare che nel 1917, sotto il pontificato di Benedetto XV, la Madonna disse a Fatima che se la Russia non fosse stata consacrata al suo Cuore Immacolato nel modo in cui avrebbe chiesto, un’altra guerra più terribile della prima guerra mondiale, quindi devastante, sarebbe scoppiata “sotto il regno del prossimo papa”. Che sarebbe Pio XI. Ma Pio XI morì nel febbraio del 1939, mentre la seconda guerra mondiale fu dichiarata dall’Inghilterra e dalla Francia solo nel settembre di quell’anno, sotto Pio XII. La Madonna si sbagliò?

Questo non è probabile. Ciò che successe è che nel gennaio del 1938, mentre era ancora papa Pio XI, proprio quando l’insolita luce rossa predetta dalla Madonna come segno di avvertimento della “guerra più terribile” fu vista in tutto il cielo notturno dell’Europa, Stalin si accordava in Russia, facendo un’alleanza con Hitler (il successivo patto Von Ribbentrop), per permettere che questi lanciasse una guerra estenuante in Occidente (dichiarata dieci giorni dopo il patto!), la quale avrebbe permesso alla Russia stessa di acquisire tutta l’Europa dall’Est. In altre parole, la seconda guerra mondiale è scoppiata pubblicamente sotto Pio XII sol perché era stata precedentemente pianificata e decisa in privato sotto Pio XI. Quindi la Madonna non si era sbagliata. E Dio sa come da oltre un secolo i suoi nemici stiano progettando la terza guerra mondiale.

Così, per il prossimo anno, le anime ancora addormentate dall’economia o dalla politica veglino sulla giustizia di Dio che è prossima, e le anime già sveglie, ma che possono essere scoraggiate o spaventate da ciò che vedono intorno a loro, prendano coraggio!

Poco prima di morire di una tubercolosi terribilmente dolorosa, Santa Teresa di Lisieux, disse: “ Sono più che mai convinta che la Provvidenza veglia fin sul piccolo dettaglio delle nostre vite ”. Come potrebbe essere altrimenti?

Kyrie eleison.

Confusione magistrale

Confusione magistrale on Novembre 15, 2008

Sin dal Vaticano II (1962–1965), un numero di anime cattoliche intelligenti e serie hanno cercato di dimostrare che le modifiche apportate ai riti sacramentali della Chiesa Latina, da Papa Paolo VI in particolare, renderebbero questi stessi riti automaticamente invalidi. Si potrebbe rispondere: se solo fosse così semplice! Ma semplicità non è sostitutivo di verità.

Ecco come una di queste anime cerca di dimostrare che il nuovo rito dell’Ordinazione sacerdotale sarebbe automaticamente invalido, e la sua argomentazione non è priva di valore:

Maggiore: Laddove le parole della Forma sacramentale, essenziale per la validità del sacramento, siano significativamente cambiate, o laddove alle stesse parole venga dato nel contesto un significato significativamente diverso, la Forma, e con essa il sacramento, può solo essere invalido.

Minore: Oggi le stesse parole della nuova Forma dell’Ordinazione sacerdotale non sono state significativamente cambiate, ma nel contesto del nuovo rito preso nel suo insieme, alla stessa parola “sacerdote” viene dato un senso significativamente diverso, in conformità con il totale rivoluzionamento del sacerdozio cattolico attuato dal Concilio.

Conclusione: Pertanto, con il nuovo rito un sacerdote non potrà mai essere validamente ordinato.

In questa argomentazione, non c’è alcun problema per la proposizione Maggiore, che è di dottrina cattolica. Per quanto riguarda la Minore, è vero che le parole della Forma sono rimaste sostanzialmente intatte. È anche vero che l’insieme della deriva del Vaticano II e delle riforme post-conciliari si muove verso uno svuotamento del sacerdozio cattolico, come di tutta la religione cattolica, per sostituirla con una religione dell’uomo. Ma l’argomento in questione, per arrivare alla sua conclusione, avrebbe dovuto dimostrare che i documenti conciliari e le riforme in sé escludano positivamente il sacerdozio e la religione cattoliche, perché fintanto che il nuovo rito può essere assunto come non escludente il vero sacerdozio, può ancora essere utilizzato validamente per ordinare un vero sacerdote.

Ahimè (per fare chiarezza), la volontà di Paolo VI (e oggi di Benedetto XVI), come si è visto in tutte le sue riforme, è di presentare la nuova religione dell’uomo accanto alla cattolica religione di Dio, includendo e non escludendo quest’ultima! Ora, uno sano di mente non può sostenere l’idea che 2 più 2 faccia 5 in un modo tale da non escludere che valga 4. Ma i conciliari non sono sani di mente. Vogliono apostatare pur rimanendo cattolici! Così, il nuovo rito dell’Ordinazione può omettere molti elementi dell’ordinazione cattolica, ma non introduce alcunché che escluda positivamente una vera ordinazione. Se solo l’avesse fatto! Non potrebbe ingannare più tante anime facendo pensare che non presenti alcun problema per i cattolici. E il problema è questo: la deriva del testo porta ad invalidare il vero sacerdozio (2 +2 = 5), ma il testo può essere ancora utilizzato validamente (2 +2 = 4)! Suor Lucia di Fatima l’ha chiamato “disorientamento diabolico”.

Kyrie eleison.

Spiegazione della corruzione mentale

Spiegazione della corruzione mentale on Ottobre 11, 2008

Permettetemi di citare la reazione di un altro lettore, questa volta un po’ più lusinghiera, ma solo al fine di suggerire ai lettori perplessi o offesi dalle posizioni apparentemente anti- romane di “Dinoscopus”, che per loro può arrivare il momento che queste posizioni incomincino ad avere più senso. Ecco dei passi della lettera che ho ricevuto, che riassumo e parafraso, ma senza cambiare il senso:

“Intorno al 1999, leggendo un manifesto di protesta (non della FSSPX) contro i capi della Chiesa, ho alzato le mani per una sorta di paura di ritrovarmi “fuori dalla Chiesa”. Decisi che avrei dato ai Papi conciliari il beneficio del dubbio e provai a concentrarmi sulle questioni cattoliche pratiche, in attesa della “riforma della riforma”. Ma dopo l’elezione di Benedetto XVI rimasi profondamente deluso dalla sua evidente mancanza, dopo l’incontro diretto con il chiaramente eretico Hans Küng, di non sanzionarlo in alcun modo.

“Il mio ottimismo è crollato. Era chiaro che Benedetto XVI stava costruendo un nuovo pluralismo senza precedenti che abbracciava eretici e tradizionalisti, e anche gli Ebrei ed ogni altro tipo di nemico della Chiesa. Francamente questo mi spezzò il cuore. I tradizionalisti avevano ragione e io mi sbagliavo . . .

“L’anno scorso ho trovato alcuni vecchi video suoi, con la descrizione della mentalità modernista e delle sue contraddizioni, dovute all’assorbimento dell’inquinato spirito del tempo. Essi mi aiutarono a vedere la possibilità che vi sia una differenza tra l’eresia materiale e l’eresia formale almeno in alcuni casi teorici . . . adesso rimpiango di non aver parlato con Lei più approfonditamente, quando ci siamo incontrati molti anni fa. Forse mi sarei risparmiato un po’ di dolore e di confusione . . . ho intenzione di acquistare le sue lettere da Ridgefield e da Winona appena posso” (fine dei passi della lettera).

Chiunque altro che può pensare che l’inquinamento mentale della nostra epoca sia la causa del problema angosciante di come Papi conciliari possano essere così acattolici e tuttavia ancora Papi, farà bene a consultare anche lui i volumi I e II delle lettere da Ridgefield e da Winona, disponibili attraverso questo stesso sito. La corruzione mentale dei tempi moderni è la spiegazione che per me ha sempre avuto più senso.

Si veda anche il “Commenti Eleison” del 19 aprile di quest’anno, “ Melma mortale ”. I Papi conciliari sono molto più da compiangere. Essi sono sinceramente immersi nel loro falso modo di pensare!

Kyrie eleison.

Ancora la carota

Ancora la carota on Luglio 5, 2008

Così, sembra che la settimana scorsa io abbia indovinato.

Da un lato la Fraternità San Pio X non ha rispettato l’”ultimatum” del 5 giugno del Cardinale Castrillón, come voleva il Cardinale; ha invece risposto con una lettera di Mons. Lefebvre a Papa Paolo VI, in cui nel 1975 Monsignore spiegava perché stava difendendo la Tradizione, ma senza mancare del rispetto previsto verso le autorità della Chiesa di Roma. Ancora una volta, la Fraternità potrebbe aver sollevato qualche apprensione, ma non ha “dato il via al negoziato”.

Dall’altro lato, il Cardinale non ha proceduto ad alcuna ulteriore esorcizzazione ufficiale della Fraternità, ma – a quanto riferito – ha dichiarato di non aver mai inteso che il suo testo del 5 giugno dovesse essere un “ultimatum”. E così la situazione ritorna com’era prima. Penso che possiamo aspettarci che si ripeta il copione passato. Il figlio amorevole continuerà a cercare di avvicinarsi alla madre lebbrosa, la madre lebbrosa continuerà a cercare di abbracciarlo, il figlio amorevole continuerà a farsi indietro, poi cercherà di avvicinarsi di nuovo, e così via.

Che confusione! Un noto giornalista italiano non riesce a capire di rigetto da parte della Fraternità delle “generose offerte” di Roma. Egli riporta che il Papa Benedetto XVI e il Cardinale Castrillón sarebbero stati entrambi sinceramente feriti dalle recenti dichiarazioni provenienti dalla Fraternità su Roma o sui Romani affetti dalla lebbra. “Che cosa? Lebbrosi?? Noi???”, “Ahi, è questo il problema”, diceva Amleto. La lebbra è un simbolo dell’eresia già dal Vecchio Testamento, e il Vaticano II non è solo eresia, è una completa nuova religione.

Un cattolico è un cattolico principalmente per la sua Fede. Sceglie con la sua mente di aderire ad una serie di proposizioni vere, che sono soprannaturali, cioè oltre la portata della sua mente meramente naturale. La sua volontà è quindi necessaria per indurre la sua mente a sottomettersi a queste verità che sono sopra di essa. Ma queste verità non sono solo desiderii del pensiero. Esse sono rivelate da Dio e trasmesse dalla Chiesa, e non possono essere manomesse. Il Vaticano II, le ha o non le ha manomesse? E Amleto, di nuovo: “È questo il problema”.

Il capo dei Redentoristi tradizionali che hanno sede nelle isole Orcadi, a nord della Scozia, che ha appena indotto molti di loro a seguirlo nelle braccia della Roma conciliare, scrive estaticamente di come sia “dolce” “assaporare” ancora una volta “la pacifica e indiscussa comunione” con il Vicario di Cristo.

Buona fortuna, caro Padre, speriamo che scansi la lebbra! Ma alla fine, bisogna pur dare qualche consolazione al Cardinale Castrillón! Che confusione!

Kyrie eleison.

Linee Guida

Linee Guida on Marzo 8, 2008

Un giovane amico tedesco mi pone alcune domande che meritano risposte dirette. Ecco come egli esprime la sua preoccupazione principale:

Domanda:—Con la promulgazione nel luglio scorso del Motu Proprio di Benedetto XVI che liberalizza parzialmente il rito tridentino della Messa, sono sorte varie opinioni e pareri su ciò che esso significhi o può significare per la Fraternità di San Pio X. Alcuni sono ottimisti. Altri dicono che è una trappola per la FSSPX. Alcuni arrivano a dire che la dirigenza della FSSPX sta preparando la sua svendita a Roma . . . . Io ho la sensazione che i comuni fedeli della FSSPX siano un po’ confusi. Può fornirmi delle linee guida, in modo che non mi perda in vani indovinelli o in inutili paure?

Risposta:—Dobbiamo salvare le nostre anime. Per salvare le nostre anime dobbiamo mantenere la Fede cattolica, perché “senza la fede è impossibile piacere a Dio” (Eb. XI, 6). La magnifica realizzazione di Mons. Marcel Lefebvre, tra il 1970, quando fondò la FSSPX, e il 1991, quando morì, fu di aver permesso a molte anime di mantenere la vera Fede in una Chiesa dove milioni di cattolici stavano perdendola, consciamente o inconsciamente, perché gli uomini di Chiesa responsabili avevano finito col credere agli ideali anticattolici del mondo moderno. A partire dal concilio Vaticano II (1962–1965), essi si sono comportati come venditori di ghiaccio convinti di dover esporre la loro merce al sole! E da allora, la Chiesa ha incominciato a sciogliersi davanti ai loro occhi!

Eppure, essi si aggrappano ancora alle idee anti-cattoliche del concilio Vaticano II. Accanto al “Motu Proprio” che apparentemente favorisce la Messa della vera Fede, Benedetto XVI organizza e presiede le riunioni ecumeniche, le quali, ponendo la religione cattolica su un piano più o meno uguale a tutte le altre religioni (ufficialmente rappresentate e tutte necessariamente più o meno false) sono una grave offesa a Dio. Così, qualsiasi apparente benevolenza mostrata da Benedetto XVI verso la vera Fede o la vera Messa, può solo significare che egli vuole riconciliare entrambe con la religione conciliare e con tutte le altre religioni! Pertanto, se non è un agente consapevole della Massoneria, che dissolve ogni verità, in ogni caso è uno che non ha alcuna comprensione della vera Fede, tale che non può comprendere come essa sia assolutamente contraria alla religione omocentrica del Vaticano II.

Domanda:—Allora il “Motu Proprio” è stato una trappola per muovere la FSSPX (insieme ad altri) verso la riconciliazione con questa falsa Roma?

Risposta:—Dio solo sa con certezza quali fossero le intenzioni di Benedetto XVI. Qualsiasi sua benevolenza nei confronti della Tradizione, della FSSPX, della vera Messa, per quanto ne sappiamo può essere soggettivamente sincera. Ma oggettivamente il “Motu Proprio” e la “Lettera ai Vescovi” che l’accompagna, in alcun modo riconoscono i pieni diritti della vera Messa o della vera Fede. Quindi, se qualcuno suggerisce il contrario, con questo dimostra di essere caduto in una trappola.

Domanda:—Eppure c’è stata molta lode e poca critica del “Motu Proprio” all’interno della FSSPX.

Risposta:—I cattolici hanno così tanta bramosia del ritorno degli ecclesiastici romani alla Fede, che si rallegrano al minimo indizio che Roma stia per farlo, purtroppo, però, si può trattare di un errore. A che serve che un aritmetico dica che due più due fa quattro, quando si sa che insieme dice, e da lungo tempo, che fa anche cinque? Ovviamente, egli non ha alcuna nozione della vera aritmetica. A che serve che Benedetto XVI dica che la vera Messa non è mai stata abrogata, e che (entro certi limiti) la liberalizzi, quando insieme organizza continuamente degli incontri ecumenici? Ovviamente, egli non ha alcuna padronanza della vera Fede.

Domanda:—Che dire della voce che la FSSPX si stia preparando a svendersi a Roma?

Risposta:—Certamente la FSSPX non ha alcuna intenzione di tradire la difesa della Fede condotta da Mons. Lefebvre. Quindi, se alcuni dei suoi membri coltivano qualche seria intenzione di andare con i neo-modernisti di Roma, è perché essi sono stati ingannati dal mondo moderno, come tanti prima di loro. Questa volta l’inganno si sarà basato sull’idea che le cose a Roma siano migliorate, rispetto al tempo di Monsignore. Ma non è così. L’apostasia almeno oggettiva è feroce come sempre. Quindi non posso credere che gli eredi di Mons. Lefebvre si lascino ingannare fino a questo punto.

Tuttavia, mi sono spesso reso impopolare tra i colleghi della FSSPX, ricordando il fatto evidente che la Fraternità non ha la garanzia di indefettibilità che ha la Chiesa cattolica. La FSSPX potrebbe sbagliare. Ecco perché, visto il servizio che dal 1970 essa ha reso alla Chiesa universale nel custodire la Fede, e visto il servizio che può ancora rendere, i cattolici devono pregare per essa, soprattutto per la dirigenza, perché non s’inganni.

Domanda:—Se la Fraternità San Pio X dovesse essere riassorbita nella Chiesa ufficiale, potrebbe voler dire che la crisi della Chiesa sia giunta alla fine?

Risposta:—Niente affatto. Che la FSSPX sia “riassorbita” o no, non è questo il problema. Il problema sono gli ecclesiastici romani, soprattutto il Papa. Quando essi ritorneranno alla vera Fede, solo allora la crisi sarà finita.

Domanda:—E se la FSSPX venisse riassorbita senza che la crisi sia finita?

Risposta:—Il Signore dice: “A ciascun giorno basta la sua pena”. In altre parole, il ponte si attraversa quando vi si giunge, come dice il proverbio. Comunque, una cosa è certa: il Buon Pastore NON PUÒ abbandonare le pecore che non vogliono abbandonarlo. Niente paura! Se nella Sua sapienza e provvidenza Egli permettesse alla FSSPX di sbagliare – e questa è una mera possibilità, non una certezza – Egli offrirebbe, in qualche modo, a tutte le pecore di buona volontà tutte le indicazioni e il sostegno di cui avrebbero bisogno per salvare le loro anime.

Domanda:—Ho lo strano presentimento di violente tempeste all’orizzonte. Cosa ne pensa?

Risposta:—Nulla mi sembra più probabile. La tempesta finanziaria si è avviata, e sta aumentando ogni giorno di peso e velocità. Inevitabilmente ne seguiranno tempeste economiche e politiche e, come un castigo di Dio, credo anche la III Guerra Mondiale, che sarà terribile.

“Voi avrete tribolazione nel mondo,” dice Nostro Signore, “ma abbiate fiducia, io ho vinto il mondo!” (Gv. XVI, 33).

Kyrie eleison.La Reja, Argentina.

Falso Antisemitismo

Falso Antisemitismo on Marzo 1, 2008

Quando “Commenti Eleison” della scorsa settimana ha sostenuto che nella misura in cui Papa Benedetto XVI ha cambiato la preghiera del Venerdì Santo, egli ha lavorato contro la salvezza eterna degli Ebrei, così da dimostrare egli stesso – senza dubbio involontariamente – di essere un vero antisemita, cioè nemico degli Ebrei in quanto Ebrei, un certo numero di lettori si è detto apparentemente d’accordo. Mi congratulo con loro, perché dovevano pensare con le loro teste cattoliche, invece di lasciarsi emozionare dai loro mezzi di comunicazione (oggettivamente) vili. Ma andiamo oltre.

Ovviamente, i principii di base si applicano a tutti gli uomini e non solo agli Ebrei: desiderare per loro la salvezza eterna equivale ad amarli veramente, perché significa augurare loro il più grande di tutti i beni, e cioè la felicità eterna in Cielo, per mezzo e con Nostro Signore Gesù Cristo. Augurare loro il benessere o la prosperità solo in questa piccola vita sulla terra equivale ad amarli molto meno, soprattutto se tale successo mondano prendesse il posto della loro salvezza eterna, come troppo facilmente può accadere – Mt . XIX, 24.

Ma sempre meno persone oggi credono nella vita eterna, o in Nostro Signore, così che, naturalmente, la prospettiva di queste persone è differente. Se io sollecito per loro la vita eterna, o se faccio quello che prudentemente posso per ostacolare la loro campagna contro Nostro Signore, allora sembrerà loro che io sia il loro nemico, mentre in realtà sono il loro migliore amico. È tutta una questione di prospettiva, non è una questione di opinioni: la prospettiva eterna è vera, mentre la prospettiva anti-cristiana è oggettivamente e assolutamente falsa.

Ora, fin da quando gli Ebrei si resero responsabili della crocifissione di Nostro Signore Gesù Cristo – “Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli”, Mt . XXVII, 25 – essi, come razza e come religione, hanno continuato sempre, con nobili eccezioni, a rigettarlo fino ai nostri giorni. Così San Paolo osservava che non solo “hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti”, ma hanno anche vietato a San Paolo stesso di “predicare ai pagani, perché possano essere salvati”. In breve, il loro comportamento è stato tale che “non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini” ( I Ts . II, 14–16). In tempi più vicini a noi, è materia di documentazione storica che la progettazione e l’impianto, per esempio, del comunismo, per condurre il genere umano lontano da Dio e per sostituire il Suo Cielo con un paradiso artificiale, sono stati in gran parte impresa loro.

Allo stesso modo in cui hanno perseguitato continuamente San Paolo (vedi gli Atti degli Apostoli) come fosse uno dei loro acerrimi nemici, mentre in realtà nessuno li amava veramente di più o lavorava di più per il loro vero benessere come San Paolo (cfr. Rom . IX, 1–5); così oggi, essi appellano “antisemita” chiunque si frapponga alla loro empietà, mentre in realtà tutti quelli che operano per la loro salvezza, come per la salvezza dei pagani, sono i loro migliori amici.

San Paolo, prega per noi!

Kyrie eleison.La Reja, Argentina