Vaticano II

«Resistenza» Che Fallisce?

«Resistenza» Che Fallisce? on Agosto 23, 2014

Alcuni lettori di questi «Commenti» senza dubbio hanno obiettato al riferimento fatto la scorsa settimana (CE 370) alla «Resistenza» che attualmente sta facendo «pochi progressi evidenti». Essi avrebbero preferito una vigorosa chiamata alle armi. Ma noi dobbiamo attenerci alla realtà. Per esempio, quando la diocesi tradizionale di Campos in Brasile si mise di nuovo nelle braccia della neo-Roma, nel 2002, non dissero un po’ di noi che dei circa 25 sacerdoti formati alla scuola di Mons. de Castro Mayer, almeno alcuni avrebbero rotto le righe? Eppure da allora nemmeno uno di essi si è reso indipendente per continuare la vera difesa della Tradizione del buon Vescovo, e così tutti sono più o meno sul piano inclinato neo-modernista. Tuttavia, se ci atteniamo alla realtà, c’è qualcosa da dire.

Prima di tutto, Dio è Dio, ed Egli sta conducendo questa crisi alla sua maniera e non alla nostra. “I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie, dice il Signore” (Is. LV, 8). Noi uomini sogniamo che i sacerdoti con gli occhi aperti e i laici si mettano insieme per resistere ai Suoi nemici, ma Dio non ha bisogno della “Resistenza” di nessuno per guardare le sue pecore o salvare la sua Chiesa. Quarant’anni fa, quando Mons. Lefebvre sperava e si aspettava che una manciata di colleghi vescovi lo seguissero pubblicamente per realizzare una vera barricata sulla via del rullo compressore conciliare, sicuramente avrebbe dovuto trovarli, ma non lo fece mai. In effetti, quando Dio interverrà a salvare la situazione, come accadrà certamente, sarà evidente che il salvataggio è stato il Suo, attraverso Sua Madre.

In secondo luogo, più di cinque secoli di umanesimo dilagante hanno reso l’uomo così ignorante di Dio, il Signore Iddio degli Eserciti, che l’umanità dovrà subire una lezione che apprenderà solo nel modo più duro. La nona delle 14 Regole di Sant’Ignazio per il Discernimento degli Spiriti (prima settimana) dà tre ragioni principali per la desolazione spirituale di un’anima, che possono essere applicate alla presente desolazione della Chiesa:—

1. Dio ci punisce per la nostra tiepidezza spirituale e negligenza. Solo Dio conosce oggi quale castigo mondiale meritano la nostra mondiale apostasia e la nostra immersione nel materialismo e nell’edonismo.

2. Dio ci mette alla prova per mostrarci ciò che sta veramente dentro di noi, e quanto noi dipendiamo da Lui. L’uomo moderno, non pensa seriamente di poter gestire l’universo meglio che lo stesso Dio Onnipotente? E non potrebbe darsi che la verità di Dio scenda solo dopo che tutti i piccoli sforzi dell’uomo abbiano fallito?

3. Dio ci umilia con la desolazione che sminuisce il nostro orgoglio e la nostra vanagloria. Venendo dai principali ministri dell’unica vera religione dell’unico vero Dio, non fu il Vaticano II un’esplosione senza precedenti di umana vanagloria, col suo preferire il mondo moderno dell’uomo all’immutabile Chiesa di Dio? E la piccola Fraternità San Pio X, non ha pensato che avrebbe potuto salvare la Chiesa? Se la “Resistenza” non rimane debitamente modesta nelle sue proposizioni e nelle sue ambizioni, è condannata in anticipo.

Allora, quali dovrebbero essere queste ambizioni? In primo luogo e principalmente, mantenere la Fede, senza la quale è impossibile piacere a Dio ( Eb. XI, 6). Fede che è espressa nella dottrina, nel Credo cattolico. In secondo luogo, testimoniare questa Fede, specialmente con l’esempio, se necessario fino al martirio (“martire” è la parola greca che significa “testimone”). Quindi, comunque la “Resistenza” sia o meno organizzata, deve dedicare le sue risorse, per quanto magre, a tutto ciò che aiuterà le anime a mantenere la Fede. Poi, dal momento che il suo esistere per la Verità è destinato ad essere riconoscibile come tale, per il solo fatto di esserci essa non fallirà, perché starà dando testimonianza.

Kyrie eleison.

“Chiesa Conciliare”?

“Chiesa Conciliare”? on Giugno 7, 2014

L’espressione “chiesa conciliare” indica ovviamente una realtà, qualcosa di reale, vale a dire l’insieme delle persone e delle istituzioni che professano di essere cattolici, ma in realtà scivolano nella pratica della nuova religione umanista del concilio Vaticano II. “Scivolano”, perché il conciliarismo, o neo-modernismo, è concepito proprio per consentire ai cattolici di mantenere le apparenze della Fede mentre ne svuotano la sostanza. I cattolici in concreto possono rendere questo processo più veloce o più lento a loro piacimento, e non devono neppure percorrerlo fino alla sua conclusione, ma in astratto il Conciliarismo è totalmente opposto al cattolicesimo e, giunto alla sua conclusione, distrugge e la Fede e la Chiesa, come voleva fare.

Il processo non è difficile da osservare o da capire, ma i liberali a capo della Fraternità San Pio X, alla ricerca della riconciliazione con i conciliaristi di Roma, hanno fatto del loro meglio per confondere la questione della chiesa conciliare e della Chiesa cattolica. Per esempio, diranno che la Chiesa cattolica dev’essere visibile, e la chiesa conciliare è la Chiesa visibile, quindi la chiesa conciliare è la Chiesa cattolica, un argomento respinto anni fa da Mons. Lefebvre come “infantile” (molte chiese non cattoliche sono visibili). Altrettanto infantile è l’argomento che vi possa essere solo una Chiesa, così che la chiesa conciliare e la Chiesa cattolica devono essere la stessa cosa (ci sono migliaia di false chiese).

La verità non è troppo complicata. La Chiesa cattolica è un organismo vivente, ad un tempo divina e umana, come il suo fondatore, Gesù Cristo. In quanto divina, come sua Sposa Immacolata, non può essere danneggiata o corrotta, ma in quanto fatta di esseri umani peccatori, essa può marcire parzialmente come qualsiasi altro organismo vivente. Quindi il modo utile per comprendere come la chiesa Conciliare si relazioni con la Chiesa cattolica è di pensare ad una mela marcia.

Per un verso il marcio appartiene alla mela. Tutto il marcio una volta era la mela. Il marcio è una corruzione della mela, un parassita sulla mela, non potrebbe esistere senza la mela e rimane saldamente attaccato alla mela a meno che e fino a quando la parte marcia cade. Allo stesso modo il conciliarismo appartiene alla Chiesa cattolica, in quanto tutto il conciliare una volta era cattolico, esso è una corruzione della Chiesa cattolica, un parassita della Chiesa cattolica, non potrebbe esistere senza la Chiesa cattolica, e rimane saldamente attaccato ad una parte della Chiesa cattolica a meno che e fino a quando non distrugge quella parte, com’è destinato a fare.

Per altro verso il marcio non appartiene alla mela. Nessuna mela è stata mai concepita per marcire. Tutto il marcio è una trasformazione di qualcosa della mela, una corruzione e un parassita della mela, che la trasforma in peggio, in qualcosa di molto diverso dalla mela, qualcosa che nessuno sano di mente si sognerebbe di mangiare o di dire che non sia diverso dalla mela. Allo stesso modo il Conciliarismo non appartiene alla Chiesa cattolica, è una corruzione di qualcosa di cattolico ed è un parassita di tutto ciò che è cattolico. Esso trasforma una parte umana della Chiesa cattolica in peggio, in qualcosa di essenzialmente non-cattolico che nessun cattolico sano di mente potrebbe chiamare cattolico o potrebbe associarvelo, pena la perdita della sua fede.

In breve, Conciliarismo è il marcio, e la “chiesa conciliare” è la sola Chiesa divina-umana che è marcita in uno o l’altro dei suoi aspetti umani. Naturalmente la Chiesa cattolica durerà fino alla fine del mondo (Mt. XXVIII, 20), mentre la “chiesa conciliare” è semplicemente una della lunga serie di chiese parassite esistite nel corso dei secoli, vissute su ciò che fanno marcire e che fanno marcire quello su cui vivono. Una peste di tutti i liberali, confusi e che confondono!

Kyrie eleison.

Canonizzazioni Irreali

Canonizzazioni Irreali on Aprile 5, 2014

La “canonizzazione” di due Papi conciliari, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, è prevista per l’ultima Domenica di questo mese, e molti credenti cattolici sono spaventati a morte. Sanno che i Papi conciliari sono stati (oggettivi) distruttori della Chiesa. Sanno che la Chiesa sostiene che le canonizzazioni siano infallibili. Saranno costretti a credere che Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II siano santi? Ed ecco che la loro mente vacilla. Ma non è necessariamente così.

Nel mese di agosto dell’anno scorso, questi “Commenti” hanno precisato che le “canonizzazioni” della neo-Chiesa sono una realtà talmente diversa dalle canonizzazioni della Chiesa pre-conciliare, che nessun cattolico deve credere che queste canonizzazioni post-conciliari siano infallibili. Non ero in errore. Ma se ho detto che le cose stanno così, non né ho detto il motivo, che è il mezzo migliore per conoscere qualcosa. Diversamente da me, in una conferenza per un ritiro, forse del 1989, Mons. Lefebvre ha fornito la ragione profonda del perché. Questa ragione – della depravazione mentale modernista – è cruciale per comprendere l’intera rivoluzione conciliare.

Monsignore disse che, al pari della gran massa degli uomini moderni, i Papi conciliari non credono in una verità che sia stabile. Per esempio, la formazione di Giovanni Paolo II era basata sulla verità evolutiva, che va al passo con i tempi, che procede con l’avanzare della scienza, ecc. Che la verità non sia mai fissa, fu la ragione per la quale Giovanni Paolo II condannò nel 1988 le consacrazioni episcopali della FSSPX: perché esse derivavano dall’idea che la Tradizione cattolica fosse fissa e non vivente o mutevole.In effetti, i cattolici sostengono che, per esempio, ogni parola del Credo sia immutabile, perché quelle parole sono state ribadite nei secoli per esprimere il più perfettamente possibile le immutabili verità della Fede e sono state definite infallibilmente dai Papi della Chiesa e dai Concilii.

Le vere canonizzazioni sono un altro esempio: (1) il Papa che si pronuncia come Papa, (2) così che tale persona sia un modello di fede e di morale, (3) una volta per tutte (nessuno può togliere la canonizzazione), (4) che tutta la Chiesa lo accetti come modello. In tal modo le canonizzazioni soddisfacevano le quattro condizioni dell’insegnamento infallibile della Chiesa ed erano tenute come infallibili. Ma questa idea cattolica di una verità immutabile è inconcepibile per le fluide menti moderne come quelle dei Papi conciliari. Per loro la verità è come la vita, una vita che si sviluppa, che evolve, che cresce verso la perfezione. Come può allora un Papa conciliare effettuare, per non dire imporre, una canonizzazione infallibile?

Monsignore immaginava come potesse reagire un Papa conciliare all’idea di poter fare una cosa del genere: “Oh, no! Se mai in futuro si scoprisse che la persona che ho canonizzato non aveva tutte le qualificazioni richieste, beh, qualche mio successore potrebbe benissimo dichiarare che io abbia fatto una dichiarazione sulle virtù di una persona, ma non che abbia definito una volta per tutte la sua santità”. Per intanto, la “dichiarazione” di “canonizzazione” di questi Papi avrà fatto felici il Presidente della locale Repubblica e i cristiani del luogo, e avrà dato loro una scusa per avere una festa da celebrare.

A ben riflettere, questa spiegazione di Monsignore si applica perfettamente a tutta la neo-Chiesa. Quello che ci è venuto col Vaticano II è che l’esigente bellezza dell’immutabile Verità di Dio, che conduce in Cielo, è stata rimpiazzata dalla bruttezza senza pretese della fluida fantasia dell’uomo, che può condurre all’Inferno, ma che permette all’uomo stesso, lui pensa, di prendere il posto di Dio. Il punto chiave di questo processo è lo sganciamento della mente dalla realtà. E quando il processo viene applicato oggi alla Chiesa, come concezione modernista, il risultato è talmente diverso da quello di prima, che le nuove realtà esigono assolutamente nomi nuovi: neo-Chiesa, neo-canonizzazioni, neo-santi, ecc. Dopotutto, non sono i conciliaristi orgogliosi di fare nuova ogni cosa?

Kyrie eleison.

Ansia Sedevacantista – I

Ansia Sedevacantista – I on Gennaio 25, 2014

Le parole e le azioni di Papa Francesco, fin dalla sua elezione ai primi dell’anno scorso, sono state così poco cattoliche e così scandalose che l’idea che i papi recenti non siano realmente Papi (“sedevacantismo”) ha ricevuto una nuova prospettiva vitale. Si noti che Papa Francesco presenta semplicemente in modo più sfacciato dei suoi predecessori la follia del Vaticano II. Resta da sapere se uno qualsiasi dei sei Papi conciliari (con la possibile eccezione di Giovanni Paolo I) possa realmente essere stato Vicario di Cristo.

La questione non è di primaria importanza. Se essi non sono stati Papi, la Fede e la morale cattoliche con le quali io devo “attendere alla mia salvezza con timore e tremore” (Cfr. Fil. II, 12), non cambiano di uno iota. E se essi sono stati Papi, non posso obbedire a loro ogni volta che si sono allontanati da questa Fede e da questa morale, perché “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” (Atti, V, 29). Tuttavia, io penso di offrire delle risposte ad alcuni degli argomenti dei sedevacantisti, alcuni dei quali sembra che vogliano fare della sede vacante di Roma un dogma acui i cattolici non possono non credere. A mio parere le cose non stanno così. “Nelle cose dubbie, libertà” (Sant’Agostino).

Io penso che la chiave del problema, di cui il sedevantismo è semplicemente una delle espressioni, sta nel fatto che il Vaticano II è stato un disastro senza precedenti in tutta la storia della Chiesa di Gesù Cristo, e al tempo stesso è stato la logica conclusione di una lunga decadenza degli uomini di Chiesa cattolici, decadenza che risale al tardo Medioevo. Da un lato, la natura divina della Chiesa cattolica e dei principii che governano ognuna delle sue crisi, compresa la crisi conciliare, non può cambiare. Dall’altro, l’applicazione di questi principii deve tenere conto delle mutevoli circostanze umane entro le quali tali principii operano. Oggi, il grado di corruzione umana è senza precedenti.

Ora, due dei principii immutabili sono che, per un verso la Chiesa è indefettibile perché Nostro Signore ha promesso che le porte dell’Inferno non prevarranno contro di essa (Mt. XVI, 18); e per l’altro verso Nostro Signore ha chiesto se alla Sua seconda venuta ci sarebbe stata ancora la fede sulla terra (Lc. XVIII, 8), annotazione importante che suggerisce chiaramente che la Chiesa, alla fine del mondo, sarà quasi completamente abbandonata, proprio come sembra quasi completamente abbandonata nel 2014. In effetti, se noi oggi non stiamo vivendo la fine del mondo, sicuramente stiamo vivendo la prova generale di questa fine del mondo, come suggerito dalla Madonna de La Salette, dal Venerabile Holzhauser e dal Cardinale Billot.

Pertanto, oggi, come alla fine del mondo, la defezione può spingersi molto avanti. Essa non può spingersi oltre il volere di Dio Onnipotente che garantisce che mai la Sua Chiesa sparirà del tutto o verrà meno, ma può spingersi fino a dove Dio lo permette. In altre parole, nulla impedisce che la Sua Chiesa venga meno quasi completamente. E fino a che punto arriva questo “quasi completamente”? Dio solo lo sa, e così solo il tempo può dirlo, perché nessuno di noi uomini è nella mente di Dio, e solo i fatti possono rivelarci a posteriori ciò che sta nella mente di Dio. Ma Dio rivela in parte il suo volere nella Scrittura.

Ora, come pensano molti interpreti del capitolo XIII, 11–17 dell’Apocalisse, alla fine del mondo, la Seconda Bestia simile all’agnello che servirà l’Anticristo, sarà costituita dalle autorità della Chiesa, perché se queste autorità resistessero all’Anticristo esso non potrebbe prevalere, come secondo la Scrittura prevarrà. Quindi, è così straordinario che nella prova generale della fine del mondo i Vicarii di Cristo parlino e si comportino come nemici di Cristo? Sulla base di questo necessario contesto, il “Commento” della prossima settimana proporrà delle risposte ad alcuni dei principali argomenti dei sedevacantisti.

Kyrie eleison.

Fatima Contestata

Fatima Contestata on Novembre 9, 2013

Nei primi del XX secolo, Dio ha dato sicuramente al mondo moderno due grandi lumi: in campo teorico, attraverso Pio X, l’enciclica Pascendi, del 1907, per denunciare l’errore fondamentale del soggettivismo; in campo pratico, attraverso Sua Madre, l’apparizione di Fatima del 1917, per fornire un rimedio alla mostruosa piaga del Comunismo. Ma il Diavolo ha deviato l’attenzione dalla Pascendi e ha suscitato una serie di obiezioni per screditare Fatima. Ecco alcune delle obiezioni principali:—

* Come possiamo prendere sul serio la versione della terza parte del Segreto di Fatima fornita dal Cardinale Ottaviani, quando vi è supposto che la Madonna avrebbe detto che una terza Guerra Mondiale (GM) sarebbe scoppiata nella seconda metà del XX secolo? Il 2000 è arrivato ed è passato e non c’è stata alcuna terza Guerra Mondiale.

C’è un interessante parallelismo tra la seconda e la terza parte del Segreto di Fatima. Nella seconda parte la Madonna dice che una guerra peggiore della I GM sarebbe scoppiata sotto il pontificato del prossimo Papa, che fu Pio XI. Eppure Pio XI morì nella primavera del 1939 e la II GM fu dichiarata in autunno, quand’era Papa Pio XII. Che la Madonna avesse usato un calendario sbagliato? No, Ella si è attenuta semplicemente alla realtà invece che alle apparenze. E la realtà è che la II GM è iniziata nel 1938, quando Stalin decise di fare un patto con Hitler per permettergli di fare la guerra sul suo fronte occidentale. Si veda nella Lettera del Rettore del maggio 2000 (su eleisonkommentar.blogspot.com) tutta la storia avvincente di questo vero inizio della II GM. Ora, che la versione Ottaviani sia o no il vero “Terzo Segreto”, ci si può chiedere: non è possibile che la realtà sia che la III GM sia iniziata in Medio Oriente prima del 2000, per esempio con la prima invasione dell’Iraq del 1991? Non sempre le cose sono come appaiono.

* Nella II GM abbiamo visto gli orribili bombardamenti di Dresda, Tokyo, Nagasaki. Che ci potrà essere di più? I morti complessivi della II GM sono solitamente valutati in 66 milioni, per decine di milioni. Se si leggono correttamente i diversi avvertimenti della Madonna, e non solo quelli di Fatima, le vittime della III GM e del Castigosi possono calcolare in migliaia di milioni. In numero cento volte più grande.

*Ma quale Castigo materiale può esserci, peggiore del castigo spirituale dei nostri giorni? È vero, dopo la caduta di Adamo ed Eva, è stato il Vaticano II il peggior disastro di tutta la storia dell’umanità. Ma la massa degli uomini lo vede come una grande liberazione. “Pietre e bastoni mi romponole ossa, ma le parole non mi toccano mai”, recita il vecchio detto. Le punizioni spirituali sono di per sé molto più gravi, ma ci vogliono le cose materiali perché noi uomini si capisca (cfr.Mt. IX, 6, e Gv. XX, 27).

* La Madonna di Fatina ha promesso un periodo di pace se il Papa avesse fatto una certa consacrazione. Da allora, i Papi hanno fatto diverse di queste consacrazioni, ma non abbiamo avuto la pace. È vero, ci sono state diverse consacrazioni indubbiamente ispirate alla Madonna di Fatima, ma mai esattamente eseguite come da Lei richiesto: consacrazione della Russia, al suo Cuore Immacolato, fatta dal Papa, in unione con tutti i vescovi del mondo. L’una o l’altra di queste quattro condizioni è sempre venuta a mancare.

*La Madonna di Fatima ci ha parlato di “nazioni che sarebbero annientate” e di “un periodo di pace”. Noi abbiamo visto le nazioni annientate nella II GM e un periodo di pace negli anni ‘50. Le sue profezie si sono già avverate. Quali nazioni sarebbero state annientate nella II GM e quanta pace c’è stata nella guerra fredda degli anni ‘50? La Madonna di Fatima ha parlato di eventi ben più grandi di quelli che si sono verificati.

Sacro Cuore di Gesù, abbi pietà di noi. Cuore Immacolato di Maria, intercedi per noi.

Kyrie eleison.

Condizione Patologica

Condizione Patologica on Agosto 17, 2013

Si racconta che la grande Regina di Spagna, Isabella la Cattolica, una volta commissionò un dipinto che avrebbe dovuto mostrare un sacerdote all’altare, una donna che partorisce e un criminale impiccato. In altre parole, ognuno deve fare quello che è destinato a fare e non anche dell’altro. Ma questi “Commenti”, la settimana scorsa, hanno suggerito che oggi le persone non sono quello che dovrebbero essere: spesso gli insegnanti non insegnano, i dottori non guariscono, i poliziotti non proteggono e – peggio di tutto, avrei potuto aggiungere – i sacerdoti spesso non sono più uomini di Dio. Una parola moderna usata da un amico italiano per descrivere questo sfasamento con la realtà, oggi largamente diffuso, è “patologico”.

Ora, “patologico” è un termine che appartiene a quel gergo degli psichiatri che è giustamente chiamato “psychobabble” (psicochiacchere), perché mette su dei neologismi, ognuno dei quali di più sillabe, che sono semplicemente indicativi delle vecchie miserie della natura umana decaduta. Ora, gli stessi psichiatri senza Dio non possono risolvere i problemi di empietà, ma almeno ci provano, per così dire. Così, le novità dello psychobabble servono almeno a suggerire che le miserie accumulate dagli esseri umani odierni tramite i secoli passati, che hanno accumulato l’apostasia, hanno determinato in loro qualcosa senza precedenti. Il mio amico scrive:—

“Patologia può significare un malanno occasionale o congenito, e per estensione un anormale o distorto modo di essere che, sia esso innato o acquisito, è diventato parte della costituzione di un dato individuo. Lo stesso concetto è applicabile, per estensione, ad un gruppo di individui o ad una società. Cosí si può parlare di patologica, cioè malata, anormale, condizione del mondo moderno. Al punto che dalla persona o dalle persone interessate, detta condizione, sia essa acquisita o innata, non è vista per ciò che essa è, anzi, dal momento che la sentono come normale, se ne fanno scudo e addiritura se ne gloriano.L’anormalità diventa normalità e viceversa: è il dramma del mondo moderno e dell’uomo moderno”.

Ed ecco allora che troveremmo il prete che trascura l’altare, le donne che non vogliono partorire e i criminali che non vengono impiccati. E questo è esattamente il mondo che ci circonda – gli accidenti dello psychobabble! Ed ecco ciò che lo stesso amico dice su come i cattolici devono reagire a questa condizione patologica del mondo moderno:—

“I cattolici devono capire che viviamo in una situazione senza precedenti, nella quale ogni senso della realtà oggettiva si va costantemente perdendo. Questo fa si che, per la Chiesa, non valgano più riferimenti validi fino a 50 anni fa. Sono necessarie soluzioni diverse, che in qualche modo, per un verso affrontino como possibile il disordine in aumento, e per altro vcerso abbiano la necessaria elasticitá per adattarsi al continuoi mutamento in peggio. Se quindi la dottrina è primaria e decisiva, i cattolici e i futuri sacerdoti devono essere dottrinalmente preparati sull’unicità di questi nostri tempi ultimi. I Vangeli ci parlano della loro venuta nel futuro, ma essi sono già qui con noi adesso, e sono suscettibili di evolvere solo in peggio, fino a quando Dio dirà che la misura è colma”.

In breve, secoli di crescente apostasia hanno accumulato nella razza umana un rifiuto della realtà che può essere definito “patologico” e che sta causando un inaudito livello di angoscia nelle anime, angoscia che non è compensata da un altrettanto mai visto livello di prosperità materiale. La Chiesa cattolica combatteva questa apostasia, ma quando col Vaticano II ha rinunciato alla lotta, la patologica fantasia ha sopraffato il mondo, e la Chiesa è barcollata verso l’Anticristo. Mons. Lefebvre ha creato un baluardo di sanità mentale all’interno della Chiesa fatiscente, ma adesso la stessa patologia è a buon punto per sopraffare anche la sua Fraternità.

Gli insegnanti insegnino! I dottori guariscano! I sacerdoti studino tutto quello che Mons. Lefebvre diceva e faceva. E, Regina Isabella, per favore, prega per noi.

Kyrie eleison.