uomo

Autorità virile

Autorità virile on Maggio 28, 2011

Due giovani, incerti se contrarre matrimonio, l’altro giorno mi hanno pregato di scrivere un manuale su come deve fare un uomo per comportarsi da uomo. Il loro è un vero grido di dolore: “Quando dobbiamo essere gradevoli con le donne e quando fermi? Non lo sappiamo proprio più!”. Ieri la risposta a questa domanda rientrava nel buon senso di molti uomini, ma oggi l’autorità è stata così ampiamente minata dalla propaganda liberale, che il problema del suo esercizio in seno al matrimonio può essere una ragione perché numerosi giovani preferiscano semplicemente vivere insieme piuttosto che sposarsi.

Ciò che segue non è un manuale, ma almeno potrà costituire un elemento indicativo della giusta direzione, per questi due giovani.

San Paolo dice: “Io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome” ( Ef . III, 14–15). In altre parole, ogni paternità o autorità tra le creature di Dio è modellata e derivata dalla paternità e dall’autorità di Dio stesso. Come faceva dire Dostoevskij ad un suo personaggio: “Se Dio non esiste, non ho alcun diritto di essere un ufficiale dell’esercito”.

È questa la ragione per cui se gli uomini cacciano Dio dalle loro società, come avviene oggi nel mondo intero, ogni autorità è radicalmente compromessa. A livello individuale, la ragione non sarà in grado di governare le passioni, nella famiglia, il padre non sarà in grado di controllare il suo focolare domestico, e nello Stato, la democrazia apparirà come la sola legittima forma di governo, cosa che non è per niente vera.

Ora, osservando la vita quotidiana, chi può negare che nella famiglia gli uomini sono più forti delle donne nell’uso della ragione? Mentre le donne sono più forti degli uomini nell’intuizione e nell’emozione? Basta guardare qualsiasi commedia teatrale o televisiva.

Ora, i sentimenti hanno il loro giusto posto nella vita e solo a proprio rischio si potranno disprezzare, al pari della propria moglie. Nondimeno sono instabili, vanno e vengono, e come tali non sono una guida affidabile per l’azione. Invece, se la ragione discerne ciò che è oggettivamente vero e giusto, essa si stabilizza per il fatto che la verità e la giustizia oggettive sono al di sopra di ogni individuo e dei suoi sentimenti. Quindi, la ragione può dare ascolto ai sentimenti, ma li deve governare.

È per questo che gli uomini, in quanto tali, hanno una naturale autorità, posseduta solo eccezionalmente dalle donne, le quali hanno altre qualità. Ciò comporta che l’uomo sia naturalmente il capo della famiglia e della casa, mentre la donna ne sia naturalmente il cuore.

Ma il liberalismo che governa il mondo moderno dissolve ogni concezione di verità e di giustizia oggettive. In tal modo esso priva la ragione del suo oggetto, e la priva del suo obiettivo ancorato ad una realtà superiore e indipendente dal soggetto pensante. Essendo la ragione la prerogativa degli uomini, il liberalismo colpisce gli uomini prima delle donne, i cui istinti femminili sono piuttosto indipendenti dalla ragione. Per lo stesso motivo il liberalismo taglia alla radice l’autorità degli uomini, la quale deriva dal conformarsi a ciò che sta sopra di loro, cioè in definitiva dalla Verità e alla Giustizia divine, e così facendo induce facilmente all’uso arbitrario dell’autorità.

Allora, ragazzi, in tutte le vostre relazioni con uomini e donne, cercate di essere veri e giusti, e rivolgetevi a Dio per avere l’aiuto necessario per discernere verità e giustizia in mezzo alla tanta menzogna e ingiustizia e abuso arbitrario dell’autorità che oggi stanno intorno a noi.

Agite poi in base a questo discernimento e, in un mondo che la recide dal basso, ricostruirete la vostra autorità virile a partire dall’alto.

In breve: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” ( Mt . VI, 33).

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

La Responsabilità del Tremore

La Responsabilità del Tremore on Marzo 26, 2011

Oggi, molte persone hanno un’idea talmente sentimentale di Dio o una così limitata concezione del suo potere, che non riescono ad immaginare che Egli possa punire, tanto meno utilizzando l’universo materiale o le condizioni atmosferiche. Eppure, vi è un solido argomento a sostegno del fatto che la forte instabilità delle placche tettoniche della terra, che dà luogo a disastri come quello che si è visto in Giappone, sia una conseguenza e una punizione per i peccati degli uomini. Ed ecco l’argomento (del quale non ho mai imparato alcunché a scuola):—

Prima che Adamo ed Eva peccassero, la natura umana era una gloriosa creazione di Dio, solida e stabile, ma non intangibile. La rivolta contro Dio poteva intaccarla. Così, quando Adamo ed Eva commisero il peccato originale, tutti i loro discendenti (eccetto Nostro Signore e la Madonna) ereditarono una natura ferita, tale che tutti noi possiamo soffrire, dobbiamo morire e riusciamo a controllare solo con difficoltà la nostra natura inferiore. Lo stesso accade con la natura fisica del nostro pianeta. Prima del diluvio del tempo di Noè, la terra era come un giardino paradisiaco, una gloriosa creazione di Dio, forte e stabile, ma non intangibile. L’universale corruzione del genere umano ( Gen VI, 5, 11 e 12) poteva intaccarla e l’avrebbe fatto.

In effetti oggi, molti geologi non si affidano tanto al diluvio come descritto nella Bibbia, ma per spiegare, per esempio, l’ evidenza dei fossili di animali marini trovati in cima ad alcune catene montuose, come nelle Montagne Rocciose del Nord America, suggeriscono l’idea di un qualche potente sconvolgimento della superficie terrestre. Essi suppongono che originariamente la circonferenza rocciosa del pianeta fosse separata dal centro della terra da enormi sacche d’acqua sotterranee, su cui la roccia premeva per gravità. Quando allora il guscio sferico di roccia incominciò a fessurarsi, l’acqua sarebbe sgorgata verso l’alto, inondando la superficie sovrastante, mentre la roccia sarebbe sprofondata prendendo il suo posto. L’enorme tensione che ne sarebbe derivata avrebbe procurato l’inondazione e il collasso in tutto il mondo (Si noti che dalla Scrittura appare chiaro che le acque che hanno causato il diluvio, non solo piovevano dall’alto, ma sgorgavano anche dal basso: Genesi , VII, 11; VIII, 2).

Ma è ovvio che se tutta la circonferenza rocciosa della terra è crollata in modo tale da formare una circonferenza più piccola, non c’era più spazio sufficiente per tutta la roccia presente, così che non solo c’è stato il crollo che ha formato le placche tettoniche che si scontrano, ma si è prodotta anche una deformazione con un forte increspamento, tale da formare, tra le altre caratteristiche osservabili della geologia del nostro pianeta, le enormi catene di montagne che hanno sollevato gli animali marini molto al di sopra del mare. Con la placca dell’India che spinge sotto la placca euroasiatica della Cina e del Tibet, il monte Everest si alza ogni anno di alcuni centimetri.

Quindi, come il peccato originale ha generato da allora le tensioni punitive nella natura umana, così la corruzione preistorica dell’umanità ha generato le tensioni nella crosta terrestre, che sono alla base di tutti gli storici sommovimenti terrestri e marini, come stiamo adesso vedendo in Giappone. La Madonna, a La Salette, nel 1846, disse: « La natura chiede vendetta contro gli uomini ed essa freme di spavento nell’attesa di ciò che deve accadere alla terra insudiciata di crimini. Tremate, terra, e voi che fate professione di servire Gesù Cristo e che invece nel vostro intimo adorate solo voi stessi, tremate; perché Dio sta per consegnarvi al suo nemico, perché i luoghi santi sono nella corruzione ».

Tremiamo. E preghiamo!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Colloqui Aggirati?

Colloqui Aggirati? on Agosto 21, 2010

Mentre i colloqui fra Roma e la Fraternità San Pio X, a sentire le due parti, stanno cozzando contro un muro dottrinale, una notizia dalla Francia e dalla Germania e delle voci da Roma configurano insieme un pericolo per i Cattolici. Tale pericolo è costituito da un accordo politico che semplicemente aggirerebbe il blocco dottrinale. La politica minaccia di intrappolare la dottrina.

Dalla Francia e dalla Germania, poche settimane fa, mi si è detto che una larga percentuale di cattolici che frequentano i centri di Messa della FSSPX stanno solo sperando e aspettando un qualche accordo per venir fuori dai colloqui. Se, e ripeto se , questo è vero, la cosa è molto grave. Questi cattolici meritano pieni voti per il fatto che non desiderano essere tagliati fuori da ciò che a loro sembra essere Roma, ma meritano voti scarsi per il fatto che non colgono che, fino a quando i colloqui rimarranno dottrinali, non vi sarà modo per gli insegnamenti neo-modernisti del Vaticano II di essere conciliati con la dottrina cattolica della vera Chiesa.

Questi cattolici potranno venerare ed amare l’Arcivescovo Lefebvre per come lo vedono, ma non hanno compreso l’essenza della sua lotta per la Chiesa. Farebbero meglio ad aprire gli occhi, se non vogliono cadere, in un modo o nell’altro, tra le braccia dei neo-modernisti Romani.

Un accordo a fronte della dottrina significa porre la politica prima della religione, l’unità prima della verità, l’uomo prima di Dio. Dio prima dell’uomo significa la verità prima dell’unità, la religione prima della politica, e la dottrina come cosa più importante di un qualsiasi accordo non dottrinale.

Solo dei sognatori potevano non prevedere che i colloqui fra Roma e la FSSPX andassero a cozzare contro un muro dottrinale. Solo dei politicanti possono sperare di poterne ricavare un accordo non dottrinale.

Ahimè, a quanto pare Benedetto XVI crede sinceramente nella nuova Chiesa del Vaticano II, che consiste nel raccogliere nel suo seno tutti gli uomini assolutamente, indipendentemente dal fatto che credano o meno nell’unica vera dottrina della Fede.

Perciò egli desidera sinceramente accogliere anche la FSSPX – bisogna anche tenere conto che normalmente non ha troppo da vivere! Di conseguenza, il blocco dei colloqui dottrinali non dovrebbe preoccuparlo eccessivamente, e per lui non sarebbe escluso raggiungere un accordo politico con la FSSPX, al fine di unirla al resto della nuova Chiesa. Questo scopo esigerebbe di non chiedere troppo alla FSSPX, che rifiuterebbe l’accordo, né troppo poco, perché allora il resto della nuova Chiesa conciliare insorgerebbe per protesta.

Le voci da Roma dicono che lui stia proprio pensando ad un “Motu Proprio”, che accetterebbe il “ritorno nella Chiesa” della FSSPX, una volta per tutte, senza chiedere alla stessa FSSPX un’esplicita accettazione del Vaticano II o della nuova Messa, ma chiedendo solo l’accettazione, per esempio, del “Catechismo della Chiesa cattolica” di Giovanni Paolo II, del 1992, il quale è sostanzialmente modernista, ma in maniera sommessa.

In tal modo la FSSPX, agli occhi dei suoi seguaci, non parrebbe accettare il Concilio o la nuova Messa, ma si disporrebbe, pian piano, ad andare d’accordo con la sostanza del neo-modernismo.

Così tutti i fautori dell’unità sarebbero contenti. Salvo i credenti nella dottrina cattolica.

PERICOLO!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

“Teologo” Conciliare – I

“Teologo” Conciliare – I on Giugno 5, 2010

La devastazione operata nelle anime in tutto il mondo, negli anni 1960, dal venir meno della gran parte dei vescovi cattolici al Concilio Vaticano II, è incommensurabile.

Per questo non si rifletterà mai abbastanza sul problema di fondo, perché esso è tutt’ora presente, e oggi più che mai. Esso minaccia di spedire tutte le nostre anime all’Inferno.

L’anno scorso il quindicinale italiano, Si Si No No [a. XXXV, n° 21, 15 dicembre 2009], ha pubblicato un articolo che riassume i principali errori di un “teologo” pioniere del Vaticano II, il domenicano francese P. Marie-Dominique Chenu.

Di seguito sono ulteriormente riassunti i suoi sei errori che portano al cuore del problema: collocare l’uomo al posto di Dio (ho cambiato il loro ordine – cosa che darà materia per un altro “CE”):

1. Volgersi all’uomo , come se fosse Dio ad aver bisogno di essere adattato all’uomo moderno, e non l’uomo moderno a Dio. Ma il continuo sforzo del cattolicesimo è di adattare l’uomo a Dio, e non viceversa.

2. Sottomettere la Rivelazione divina al modo di pensare moderno , ad esempio a Cartesio, Kant, Hegel. Non c’è più un’assoluta, oggettiva Verità. Tutte le impostazioni religiose diventano meramente relative e soggettive.

3. Sottomettere la Rivelazione divina al metodo storico , il che significa che ogni verità nasce solo nel suo contesto storico, tale che, dal momento che ogni contesto storico è cambiato o sta cambiando, nessuna verità è invariata o immutabile.

4. Credere nell’evoluzione panteista , nel senso che Dio non è più il Creatore essenzialmente distinto dalla creazione. Egli è considerato al pari delle creature, diveniente con l’evoluzione e con l’evoluzione costantemente cangiante.

5. Porre al primo posto i sentimenti in materia di religione , cioè mettere l’esperienza religiosa sentimentale al di sopra sia della Fede soprannaturale, nell’intelligenza, sia della Carità soprannaturale, nella volontà.

6. Negare la differenza tra il bene e il male , sostenendo che è la mera esistenza di un atto umano a renderlo buono. Ora, è vero che ogni atto umano che si realizza ha la bontà dell’ esistente , ma esso possiede la bontà morale soltanto se è ordinato al suo fine, che in definitiva è Dio. Gli atti umani che non sono ordinati a Dio sono moralmente cattivi.

I sei errori sono ovviamente interconnessi. Se (1) la religione è centrata su di me, allora (2 e 3) devo sganciare la mia mente dalla realtà, dove la religione è centrata su Dio. Con la mente così paralizzata, poi (4) “niente c’è che sia”, così che tutto si evolve, e (5) i sentimenti prendono il sopravvento (dopo di che la religione, per colpa degli uomini, si femminilizza, perché l’emotività è prerogativa delle donne). Infine, quando i sentimenti sostituiscono la verità (6), crolla la morale.

Negli stessi documenti del Vaticano II questi errori sono piuttosto impliciti che espliciti, poiché hanno dovuto essere mascherati perché i documenti fossero votati dalla gran parte dei vescovi cattolici presenti al Concilio, non ancora sufficientemente modernizzati.

Comunque, questi errori rappresentano l’intero aggiornamento dello “spirito del Vaticano II”, che era ciò a cui miravano coloro che hanno condotto il Concilio, ed è per questo motivo che da 45 anni la Chiesa ufficiale si è posta su un percorso di auto-distruzione: dal 1965 al 2010.

Per quanti anni ancora?

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Ragazzi Sotto Assedio

Ragazzi Sotto Assedio on Maggio 29, 2010

CE146 ha parlato della difficoltà che le insegnanti suore incontrano oggi con le ragazze loro affidate. CE 147 ha rintracciato l’origine del problema tra le pareti domestiche. Ora, qualcuno di voi potrebbe chiedersi, che ne è dei ragazzi?

I cattolici sanno che i ragazzi e le ragazze sono uguali di fronte alla salvezza delle loro anime, cosicché innanzitutto e soprattutto entrambi devono essere preparati in egual modo a guadagnarsi il Paradiso.

Ma le somiglianze tra i due sessi finiscono più o meno qui.

Dio ha dato all’uomo ed alla donna compiti diversi nella vita, e questo è il motivo per cui la Chiesa ha sempre condannato l’istruzione congiunta e comune di entrambi i sessi.

Quindi di cosa hanno bisogno i ragazzi specificamente?

Come la donna ha ricevuto in dono un cuore per prendersi cura della casa e dei figli, così l’uomo ha ricevuto in dono una mente per guidare la casa e i figli, e provvedere loro con “il sudore della fronte” ( Gen III,19), fin dai tempi del peccato originale.

Perciò, mentre la formazione di una ragazza dev’essere incentrata intorno a ciò che può servire al marito e ai figli, dentro casa, la formazione di un ragazzo dovrebbe prepararlo al lavoro (1) e ad assumersi responsabilità (2) fuori casa, ciò che solitamente significa nel mondo malvagio. Quindi avrà bisogno di discernimento (3), autodisciplina (4) e virilità (5).

Abbiamo già delineato un bel programma di lavoro!

In tale contesto, l’esempio dato dal padre al ragazzo è assolutamente importante ! Genitori di oggi, siete stati formati 20 o 30 anni fa, ben dopo i rivoluzionari anni 60.

Vi rendete conto di che cosa significa?

Avete l’umiltà di riconoscere che la vostra formazione, a scuola o a casa, vi ha verosimilmente mal preparato ad allevare figli, per poter guadagnare il Paradiso? Padri, preparatevi a correggere la vostra stessa indolenza, irresponsabilità, stupidità, auto-indulgenza, mancanza di virilità, e farete la cosa migliore per i vostri figli.

Il lavoro fuori casa in seno alla natura è il migliore.

Che un ragazzo maneggi una scure, tagli un albero, pianti un giardino, cavalchi, costruisca un rifugio!

Lo sport è, al massimo, solo ricreativo per l’uomo, e non dovrebbe significare niente di più.

Una genuina situazione di bisogno della famiglia è ciò che meglio insegna ad un ragazzo la responsabilità , così come il soffrire per le conseguenze dei propri errori, invece che esserne protetto.

Il ragazzo apprenderà il discernimento dall’essere incoraggiato ad usare la propria testa , dalle discussioni intorno al tavolo, dalla compagnia e dall’insegnamento del padre, che egli naturalmente venererà come un eroe, padre che però dovrà trovare il tempo di ascoltarlo e consigliarlo , specie durante l’adolescenza. Apprenderà la disciplina alzandosi presto al mattino, attenendosi ad un programma di lavoro giornaliero, andando a letto presto, ed evitando di star dietro alle ragazze fino a quando, più o meno, non pensi a sposarsi . Meno darà alle ragazze che non pensa di sposare, più avrà da offrire alla futura sposa.

Il premio di un programma siffatto sarà la virilità .

Infine, genitori, attenzione che i giochi elettronici trasformano di regola un ragazzo in un essere (1) pigro, (2) irresponsabile, (3) sciocco, (4) morbido e (5) frustrato.

Buttate fuori di casa i giochi elettronici

Se non volete che i vostri ragazzi vadano all’Inferno!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Ripristinare L’autorità Paterna

Ripristinare L’autorità Paterna on Maggio 22, 2010

È facile oggi colpevolizzare i genitori perché non saprebbero come allevare i figli. Sarebbe invece più utile aiutare gli interessati a scoprire da dove deriva il loro odierno problema con i figli.

Il problema è, in un certo senso, grande quanto Dio stesso, perché deriva dal completo rifiuto e dalla negazione di Dio da parte del mondo moderno.

La famiglia umana è una piccola società, che consiste essenzialmente in un padre, una madre e dei figli.

Ora il buon senso ci dice che ogni società umana ha bisogno di un capo per poter funzionare. Se nessun capo dirige o comanda, la società perde direzione e si disgrega.

Una squadra di calcio ha bisogno di un capitano, una società per azioni di un amministratore delegato, uno stato di un monarca o di un presidente, una città di un sindaco, una squadra di pompieri di un comandante, un esercito di un generale, un’università di un rettore, una corte di giustizia di un giudice, e così via.

Soprattutto, una famiglia ha bisogno di un padre, perché la famiglia non è soltanto una forma di società umana, ma è la forma basilare e più naturale di società, anzi è il modello base di tutte le altre forme di società.

Questo perché in nessun’altra società i legami che uniscono i membri possono essere così profondi, naturali, come quelli che legano un marito ad una moglie, i genitori ai figli. Ed in nessun’altra forma sociale è così chiaro che il capo deve non solo comandare, ma anche prendersi cura dei membri.

Se un padre comanda senza prendersene cura, la famiglia soffre a causa della sua durezza; se se ne prende cura senza comandare – cosa che purtroppo accade oggi – la famiglia soffre per la sua debolezza.

Perciò il ruolo paterno nella famiglia è il modello per ogni autorità umana.

Ecco perché (cfr Commenti Eleison 145 ) il quarto Comandamento, onorare il padre e la madre, si trova a capo dei sette Comandamenti che regolano le relazioni nella società umana.

Ora, il ruolo paterno nella famiglia deriva, come ogni paternità o autorità, da Dio Padre. San Paolo afferma: “Piego le ginocchia davanti al Padre [di Nostro Signore Gesù Cristo] dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome” ( Ef. III , 14, 15).

In altri termini, dice la parola di Dio, ogni ruolo paterno nella famiglia, ogni autorità suprema in qualsiasi società umana trae la sua natura, come significato dalla parola stessa o dal nome stesso, dalla paternità di Dio Padre.

Quindi è ragionevole pensare che ogni qualvolta si cacci via Dio Padre dal mondo, come succede adesso, il nome e la natura della paternità saranno svuotati di ogni significato ed ogni paternità ed autorità saranno minate alla radice.

Padri di famiglia, conducete le vostre famiglie a Dio!

Ponetevi al di sotto di Lui, e le vostre mogli e i vostri figli si porranno al di sotto di voi molto più facilmente. “Di ogni uomo il capo è Cristo, e a capo della donna è l’uomo, e capo di Cristo è Dio”, afferma San Paolo ( I Cor. XI, 3).

Date alle moglie e ai figli l’esempio di una virile pietà, così naturale come soprannaturale, e qualsiasi cosa il nostro pazzo mondo dirà o farà da parte sua, voi almeno avrete fatto quanto di meglio possiate fare per la famiglia che Dio vi ha affidata.

Consigli specifici per i ragazzi seguiranno in un altro “Commenti Eleison”, se Dio vuole.

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra