Anticristo

LETTERA AI ROMANI, IX – XI

LETTERA AI ROMANI, IX - XI on Giugno 8, 2024

Come può Dio permettere una tale crudeltà in Palestina? 

Le Sue ragioni alla fine saranno svelate!

Gli Ebrei sono spesso citati in questi “Commenti” per l’importanza del loro ruolo negli affari del mondo e della Chiesa. In quella che è probabilmente la più grande di tutte le sue quattordici Epistole, San Paolo dedica loro tre interi Capitoli, il IX, il X e l’XI. Questo perché essi hanno avuto un ruolo centrale nell’ascesa e nella formazione della Chiesa Cattolica. E i primi credenti furono scandalizzati dalla loro congiura contro Cristo, sobillando Ponzio Pilato a crocifiggerLo e, da allora, dal loro rifiuto di avere a che fare con Cristo, rifiuto che, con poche ma nobili eccezioni, continua ancora oggi. Infatti i loro accusatori diranno che fin dalla crocifissione di Cristo, essi hanno voluto dominare il mondo per l’Anticristo, e che ai nostri giorni si stanno avvicinando più che mai al loro obiettivo, una disgrazia senza pari per il mondo intero. Ma gli Ebrei risponderanno che tutte queste accuse nascono semplicemente dall’odio verso gli Ebrei, o “antisemitismo”. 

Dov’è la verità? Gli Ebrei furono il principale ostacolo alla missione di San Paolo di impiantare la Chiesa Cattolica ovunque potesse per salvare le anime per l’eternità. Ecco perché sono citati così spesso nelle sue Epistole, e non sempre in modo positivo – si veda soprattutto I Tess. II, 14–16. Ma ogni menzione di San Paolo fa parte della Sacra Scrittura e quindi, come insegna la Chiesa Cattolica, queste menzioni sono prima di tutto e soprattutto Parola di Dio e solo secondariamente parola del loro autore umano. 

Ne consegue che accusare San Paolo di “antisemitismo” significa accusare Dio stesso di essere “antisemita”. Ora, qualunque cosa si intenda con questa parola, il significato è brutto. Ma Dio è la Verità stessa (Gv. XIV, 6), e non è in alcun modo brutto. Pertanto, qualsiasi cosa San Paolo dica sugli Ebrei è veritiera e non “antisemita”. 

Quindi, se vogliamo sapere cosa pensare degli Ebrei, e a tal fine ci rivolgiamo alle Scritture per scoprire cosa Dio pensa di loro, non possiamo fare di meglio che rivolgerci a San Paolo che ne ha avuto un’esperienza diretta nel suo apostolato. Tornando a San Paolo, in questi tre Capitoli della sua Lettera ai Romani troviamo la presentazione più completa del problema che essi rappresentano. Non che San Paolo parli principalmente con l’amarezza della sua esperienza apostolica, anzi . . . 

All’interno dell’Epistola, i tre Capitoli si collocano tra l’insegnamento dogmatico dei Capitoli da I a VIII, e l’insegnamento morale dei Capitoli da XII a XVI. Nel Capitolo IX San Paolo presenta il Vero Israele, l’Israele spirituale, costituito da quelle anime, Giudee o Gentili, che sono giustificate davanti a Dio per la loro fede in Gesù Cristo. Esso era solo prefigurato dall’Israele della carne che comprendeva poche anime che non erano Giudee per razza. Da Mosè in poi questo Israele ha avuto per 1500 anni l’esclusiva del tempio, del sacerdozio e del sacrificio all’unico vero Dio. Ma lo scopo ultimo di Dio era la formazione di tutta l’umanità al tempio, al sacerdozio e al sacrificio Cattolico, che sarebbe arrivato con l’Israele spirituale, la Chiesa Cattolica. 

Nel Capitolo X San Paolo presenta il falso Israele, costituito dagli Ebrei che hanno ascoltato e compreso il Vangelo di Gesù Cristo, ma lo hanno rifiutato. Non sono interessati a quell’Israele spirituale, aperto a tutti gli uomini, dove non avranno più l’accesso privilegiato ed esclusivo al vero culto dell’unico vero Dio. Per questo, dopo aver ascoltato il Vangelo di Gesù Cristo, lo rifiuteranno e Lo crocifiggeranno. 

Il Capitolo XI presenta le tre ragioni per cui la Provvidenza di Dio ha permesso tale infedeltà degli Ebrei: in primo luogo è solo parziale, perché alcuni Ebrei nel corso dei secoli saranno fra gli migliori Cattolici, come Dio voleva che fossero; in secondo luogo, l’infedeltà sarà utile per rendere gelosi gli Ebrei e per rendere umili i Gentili; in terzo luogo l’infedeltà sarà solo temporanea perché gli Ebrei si convertiranno prima della fine del mondo. 

In definitiva, l’Ebreo (o il Gentile) che rifiuta Dio sta semplicemente esercitando il suo libero arbitrio che Dio gli ha donato. Ma San Paolo, da parte sua, termina i tre Capitoli con un breve inno alle vie misteriose e insondabili di Dio. 

Kyrie eleison 

ATTUALITÀ della SCRITTURA

ATTUALITÀ della SCRITTURA on Maggio 18, 2024

Intorno al Dio Incarnato ruota il mondo intero, 

Come dice la Scrittura. Disprezzando Lui, il mondo brucia.

L’ultimo numero del bollettino del Seminario della Società degli Apostoli di Gesù e Maria della “Resistenza”, a Morannes, nella Francia nord-occidentale, contiene un mirabile editoriale del suo Superiore, Mons. Jean-Michel Faure. Non è lungo. Ecco il testo completo. 

Cari Amici e Benefattori, 

Nostro Signore disse agli Apostoli: “Quando sentirete parlare di guerre e di sedizioni, non vi sbigottite . . . . Sarete in odio a tutti per causa del mio nome (cioè, a causa della vostra fedeltà alla Mia dottrina) . . . . Guadagnerete le anime vostre mediante la pazienza . . . . Quando poi queste cose cominceranno ad effettuarsi, alzate il capo e guardate in alto, perché la vostra redenzione (e la vostra vittoria) è vicina” (Lc, XXI, 9, 17, 19, 28). 

Oggi siamo testimoni dei segni che annunciano i grandi eventi a cui alludono Nostro Signore Gesù Cristo, San Paolo e San Giovanni: la Grande Apostasia. Ma prima d’ora i nemici di Gesù Cristo hanno a disposizione così tanti mezzi per distruggere ogni fede e morale nelle anime dei bambini, dei giovani e degli anziani. “Schiacciate l’infame (la Chiesa)”, gridava già Voltaire nel XVIII secolo agli adepti della setta infernale. “Abbattiamo il trono (cioè la monarchia) per abbattere l’altare (cioè la Messa e la Chiesa Cattolica)”, attraverso il secolarismo (televisione, internet, cinema), le mode indecenti e infine infiltrando la Chiesa, fino al Papato, grazie al Concilio Vaticano II. 

La storia moderna illustra le tappe della grande Apostasia delle Nazioni, i gesti e le azioni degli agenti dell’Anticristo, i suoi predecessori che preparano la venuta dell’Anticristo stesso, preparando la generazione degli uomini ad applaudirlo quando verrà. (cfr. II Tess. I, 8). Un recentissimo documento proveniente da Roma afferma che la dignità umana è infinita. Ecco l’uomo che pretende di insediare il suo trono all’interno della Chiesa per intronizzarvisi con il potere del demonio (II Tess. II, 4). 

E come ai pellegrini di Emmaus che dicevano a Nostro Signore: “Resta con noi, perché si fa sera e il giorno declina” (e le tenebre coprono la terra), (Lc. XXIV, 29). 

Coraggio, piccolo gregge: “Io ho vinto il mondo” (Gv. XVI, 33) grazie alla Croce. 

Il Regno di Dio non è mai stato così vicino. 

Mons. Jean-Michel Faure 

Ciò che colpisce qui è innanzitutto quanto rilevanti siano le citazioni suddette in merito alle attuali calamità senza precedenti nella Chiesa e nel mondo. I lettori di questi “Commenti” possono lecitamente nutrire dubbi circa l’autorità dei molto più recenti Messaggi che pretendono di venire dal Cielo per illuminarci e incoraggiarci nella prossima battaglia, ma che gli stessi lettori aprano almeno le loro Bibbie per rileggere Matteo XXIV, Marco XIII e Luca XXI. Non c’è alcuna mancanza di Autorità divina dietro il testo dei Vangeli. Occorre solo che ci rendiamo conto, come Monsignore Faure, di quanto quel testo possa prendere vita nelle nostre circostanze attuali. 

Lettori, per capire cosa sta realmente accadendo intorno a noi e cosa dobbiamo fare, leggete regolarmente la Parola di Dio nelle Scritture, e non solo il Nuovo Testamento, ma anche l’Antico Testamento, dove l’assidua presentazione della bontà di Dio che incontra la malvagità degli uomini, rispecchia l’essenza stessa degli eventi di oggi. 

Kyrie eleison 

Orribile Caduta – I

Orribile Caduta – I on Giugno 8, 2013

La caduta della Fraternità San Pio X, da ciò che era con Mons. Lefebvre tra il 1970 e il 1991 e ciò che è diventata negli ultimi, diciamo, 15 anni, è poco meno che orribile. In una piccola serie di “Commenti” vedremo: per prima cosa perché nel povero mondo che ci circonda l’orrore sia normale, poiché capire significa perdonare, e tutti abbiamo bisogno di perdono; secondariamente affronteremo l’orrore, non per scoraggiarci, ma al contrario per fortificarci rispetto al peggio che quasi certamente arriverà; in terzo luogo vedremo cosa possiamo fare per fortificarci, perché sotto il Cielo di Dio, Egli non può averci lasciato senza la possibilità di agire (ma per questo è importante che non si versi sulla sabbia la poca acqua che abbiamo). Cominciamo con tre belle menti cattoliche che valutano il nostro tempo, per vedere come l’horrore si sia fatta oggi normale.

Nella sua grande Enciclica del 1884 sulla Massoneria, Papa Leone XIII sottolinea come i principi di questo male procedono dal prescindere (§13) dalla Chiesa cattolica,fino ad arrecarle danno (§14) e a distruggerla (§15), e quindi dalla rovina (§16) di ogni religione positiva, alla rovina (§17) della religione naturale, alla rovina (§18) delle grandi verità naturali come la Creazione e la Provvidenza di Dio e l’immortalità dell’anima. Logicamente, nel XXI secolo siamo andati ancora più in là, cioè alla rovina della nozione stessa di verità. Le menti sono state ridotte in poltiglia, perfino le menti dei Papi, dei Cardinali e dei Vescovi.

Nella sua grande Enciclica del 1907 sul Modernismo, Papa San Pio X vide chiaramente la stessa rovina di ogni verità e di ogni pensiero, causata dai modernisti. Non rientra nella dignità dei Papi il gridare, ma San Pio X nella Pascendiusa espressioni le più forti possibili per castigare il marciume mentale con cui i modernistiimmarcesciscono la Fede Cattolica. In molti modi egli afferma che il modernismo è il punto terminale. Il suo drammatico avvertimento procurò alla Chiesa una tregua di mezzo secolo, ma col Vaticano II, la fede marcia che egli aveva sbattuto fuori dalla Chiesa, da Giovanni XXIII e Paolo VI venne tradotta nella fede ufficiale della Chiesa! Se perdono la testa i Papi, perché non dovrebbero perderla dei meri Superiori?

La terza mente cattolica che valutò il caos abbattutosi col Vaticano II sulla dottrina della Chiesa, fu quella di Romano Amerio, un laico italiano la cui analisi degli errori moderni, Iota Unum, fu altamente apprezzata da Mons. Lefebvre. A un certo punto, Amerio dice (qualcuno può inviarmi il riferimento?) che se le cose andranno avanti allo stesso modo, diventerà impossibile parlare o scrivere ancora, tutto ciò che rimarrà possibile fare sarà restare in silenzio! Questo può sembrare inimmaginabile, ma solo recentemente, un ottimo commentatore negli USA, il Dott. Paul Craig Roberts, ha quasi smesso di scrivere, perché gli è sembrato che non ci fosse più della gente capace o disposta a pensare.

In verità, in questa presente prova generale per l’Anticristo, se questi giorni non fossero accorciati, come dice Nostro Signore (Mt. XXIV, 22), potremmo tutti perdere la nostra mente e la nostra fede. Allora, chi si sente ancora disposto a gettare la prima pietra su un Papa o su un Vescovo che oggi abbia perso la sua mente?

Tuttavia, mentre Nostro Signore ci vieta di giudicare per condannare (Mt. VII, 1), perché solo Dio ha la perfetta conoscenza di tutte le circostanze necessarie per giudicare senza errori, al tempo stesso Nostro Signore ci comanda di giudicare per discernere tra i veri pastori e i mercenari o tra le pecore e i lupi travestiti da pecore (Mt. VII, 15). Questa è la nostra responsabilità come cattolici, per salvare le nostre anime, ed è per questo che fra poco daremo un altro sguardo all’orrore che oggi si sta diffondendo nella Fraternità San Pio X.

Kyrie eleison.

“I regali dei Greci” – II

“I regali dei Greci” – II on Agosto 27, 2011

Ma, Eccellenza, com’è possibile che Lei nei “Commenti Eleison” della settimana scorsa ( 214 ) possa mettere in dubbio la sincerità e la buona volontà degli ufficiali romani che stanno solo cercando di porre fine all’allontanamento della Fraternità San Pio X dal corpo della Chiesa? Lei li paragona ai Greci che hanno deliberatamente ingannato i Troiani col cavallo di Troia. Invece tutto quello che essi vogliono è il superamento della lunga e dolorosa divisione tra i cattolici della Tradizione e le Autorità della Chiesa!

Risposta: non c’è affatto bisogno di mettere in dubbio la sincerità e la buona volontà dei Romani. Infatti è questo il problema! Dopo quasi 500 anni di protestantesimo e di liberalismo il nostro tempo è così confuso e perverso che il mondo è pieno di persone che fanno del male pur essendo convinte di fare del bene. E più queste persone sono convinte che stanno facendo del bene, più possono essere pericolose, perché con tutta la forza della sincerità e delle buone intenzioni soggettive si muovono verso l’errore oggettivo e spingono gli altri a muoversi con loro. Quanto più sinceramente i Romani odierni sono convinti della giustezza della neo-Chiesa, tanto più efficacemente distruggeranno la vera Chiesa.

Ma, Eccellenza, Dio giudica solo le loro intenzioni!

Quando si tratta di difendere la Fede le intenzioni soggettive sono proporzionalmente poco importanti. Se l’intento dei Romani di richiamare la FSSPX nel corpo della Chiesa è buono, io posso apprezzarli personalmente, ma odierò ugualmente i loro errori. Se invece l’intento non è buono perché sanno che stanno cercando di distruggere la vera Fede, allora non li apprezzerò e proverò lo stesso odio per i loro errori. Il loro essere amabili o no, il loro essere amati o no da me, è cosa di poca o nessuna importanza rispetto a questi errori con i quali essi stanno oggettivamente distruggendo la Chiesa.

Quando degli uomini simpatici spacciano degli errori orribili, accade che possa essere fin troppo facile convincersi che o tali errori siano apprezzabili al pari degli uomini, nel qual caso essi ci inducono al liberalismo, o questi uomini siano orribili al pari dei loro errori, nel qual caso gli errori dei papi conciliari ci inducono al sedevacantismo. La realtà è che in tutta la storia dell’umanità non è mai stato così facile come oggi che vi fossero degli uomini amabili ma i cui errori fossero orribili. Tale è il nostro tempo. Questa situazione potrebbe peggiorare solo sotto l’Anticristo, ma intanto i suoi precursori stanno già guidando il mondo alla rovina.

Per intanto, i Romani che il prossimo 14 settembre dovranno incontrare i capi della FSSPX sono certamente convinti della giustezza della neo-Chiesa come è stata rimodellata dal Vaticano II, il che significa che sono in grave errore, ma è possibile che siano stati scelti per la loro personale simpatia, al fine di aiutare la FSSPX a muoversi verso la Roma ufficiale.

Nessuna sorpresa quindi, cari lettori, se si farà in modo che sembri che la FSSPX disdegni le nobili offerte e le buone intenzioni di Roma, mentre in realtà non è di questo che si tratterà. Ogni rigetto della FSSPX riguarderà solo gli orribili errori! Viva la vera Roma! Viva i Romani simpatici! Ma a morte i loro errori!

Eccellenza, qual è il loro errore essenziale?

Mettere l’uomo al posto di Dio. Essi stanno scivolando nell’apostasia e stanno trascinando con loro innumerevoli anime.

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Errore Della Messa

Errore Della Messa on Ottobre 3, 2009

In un’intervista pubblicata una dozzina di giorni fa in un giornale tedesco, il Cardinale Castrillon Hoyos ha espresso una critica nei confronti della Fraternità San Pio X, che è interessante, perché pur essendo largamente falsa contiene una parte di verità (il testo di quest’intervista è disponibile su internet). Egli ha dichiarato che, al momento dell’incontro con i responsabili della FSSPX, nel 2000, costoro gli fecero l’impressione di essere fissati contro la nuova Messa, come fosse la «fonte di tutti i mali del mondo».

È evidente che la riforma della liturgia Latina della Messa, seguita al Vaticano II (1962–1965), non è responsabile di tutti i mali del mondo, ma lo è per una larga parte dei mali del mondo moderno. Primo, la religione Cattolica Romana è la sola ed unica religione istituita dal solo vero Dio quando, una sola volta, orsono 2000 anni, Egli si è incarnato nella natura umana dell’uomo-Dio Gesù Cristo. Secondo, il sacrificio cruento di Gesù Cristo sulla Croce è il solo in grado di placare la giusta ira di Dio suscitata dall’apostasia generale della nostra epoca; come anche solo il rinnovamento incruento di questo sacrificio è in grado di mantenere questo acquietamento. Terzo, l’antico rito latino della Messa, che nelle sue parti essenziali risale all’inizio della Chiesa, è stato modificato in maniera significativa da Paolo VI dopo il Vaticano II, allo scopo di renderlo meno inviso ai Protestanti, come questo stesso Papa disse al suo amico Jean Guitton.

Ma i Protestanti traggono il loro nome dalla loro opposizione al Cattolicesimo. È per questo che il rito della Messa riformata nello «spirito del Vaticano II» deprezza considerevolmente delle verità cattoliche essenziali che si compenetrano le une nelle altre: 1. La Transustanziazione del pane e del vino, da cui: 2. Il Sacrificio della Messa, da cui: 3. Il sacerdote in quanto è colui che sacrifica, e tutto questo per: 4. Intercessione della Beata Madre di Dio. Infatti, la liturgia Latina antica è l’espressione della totalità della dottrina Cattolica.

Se dunque è assistendo alla Messa e non leggendo dei libri o ascoltando delle conferenze che il gran numero dei Cattolici praticanti assorbe queste dottrine e le mette in pratica nella vita, e se è in questo modo che essi diventano la luce del mondo contro l’errore e il sale della terra contro la corruzione, allora non è molto difficile comprendere perché il mondo moderno si trova in una tale confusione e in una tale immoralità.

«Distruggiamo innanzi tutto la Messa, e distruggeremo la Chiesa», diceva Lutero. «Il mondo può più facilmente sopravvivere alla sparizione della luce del sole, che alla sparizione del sacrificio della Messa», diceva Padre Pio.

È per questo che una delle priorità urgenti per la fondazione della FSSPX, fu quella di formare dei sacerdoti che conservassero l’antico rito Latino della Messa, ma, grazie a Dio, il ritorno di questo rito, d’ora in poi, prosegue il suo cammino, lentamente ma inesorabilmente (cammino che non si farà più sotto l’Anticristo). E allora, oggi la Fraternità di Mons. Lefebvre deve prioritariamente salvare i fondamenti dottrinali di questa Messa dal sovvertimento che vi hanno prodotto gli autori e i continuatori del Vaticano II, sempre fortemente insediati a Roma. Noi dobbiamo pregare ardentemente per queste «discussioni dottrinali» tra Roma e la Fraternità che avranno inizio in questo mese.

Kyrie eleison.

Domande sull’11 settembre

Domande sull’11 settembre on Settembre 13, 2008

Due giorni fa è stato il settimo anniversario di quell’11 settembre che ha cambiato il pensiero della gente in tutto il mondo. Sono sempre sorpreso dal fatto che la gente non riesca a cogliere la dimensione religiosa di ciò che è accaduto in quel giorno.

In primo luogo, nessuno può negare che dall’11 settembre lo stato di polizia, ad esempio negli Stati Uniti (ma non solo), abbia fatto passi da gigante, e sempre in nome dell’11 settembre. E c’è qualcuno che potrebbe sostenere che l’avanzamento dello stato di polizia renda i popoli più liberi? Non ci si stanno invece avviando sulla strada spianata verso l’asservimento globale? Ma Nostro Signore dice che la verità ci farà liberi ( Gv.VIII, 32). Non si può dire che quest’11 settembre sia stato forse una gigantesca bugia?

In questo caso, in secondo luogo, lasciando da parte le quasi 3000 persone uccise per le finalità di chiunque ci sia dietro, il clima morale del mondo intero non è stato inquinato ovunque questo evento è passato per essere quello che i media e i politici volevano che fosse? E questo inquinamento non è ancora in corso? E non si tratta di una profonda violazione dell’ottavo Comandamento (“ Non dire falsa testimonianza ”), di un problema morale, di una grave offesa a Dio, e quindi di un problema religioso?

E il successo mondiale di una tale menzogna non è un castigo di Dio per i popoli del mondo che non vogliono vivere secondo le esigenze della sua verità? Nel tempo dell’Anticristo, dice la Scrittura ( II Ts. II, 10–11), “ per quelli che vanno in rovina  . . . . Dio invia loro una potenza d’inganno perché essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità. ” E la “potenza d’inganno” non si adatta perfettamente all’11 settembre? E quindi, l’11 settembre non è un passo importante verso l’Anticristo? E l’Anticristo non è un problema religioso?

Ho sentito qualcuno obiettare: “Va bene, va bene, la prova che l’11 settembre sia stato un lavoro interno, mi convince. Ma che posso fare?” Risposta: smettere di fare del tuo governo-i e dei tuoi media la tua religione, o metà di essa, con l’altra metà fatta di un cattolicesimo disarticolato! Svegliati! L’11 settembre è un problema religioso!

Kyrie eleison.