Commenti Eleison

Talari da Valutare

Talari da Valutare on Marzo 12, 2011

Affermare, come ha fatto il “Commenti Eleison” della scorsa settimana ( 190 del 5 marzo ), che chi è fedele alla pienezza della Verità Cattolica è nella posizione di guidare la Chiesa Cattolica, può sembrare al meglio un rischio, al peggio una falsità. Dopo tutto: 1. Chi c’è al posto di guida nella Chiesa se non coloro – le autorità – messi lì da Nostro Signore? 2. Quando mai Nostro Signore ha indicato che la Sua Chiesa dev’essere guidata da chi si appella alla Verità? 3. La direzione della Chiesa in mano a chi si appella alla Verità non è un invito al caos nella Chiesa?

La risposta migliore si trova nella Scrittura.

Quando San Paolo predicò il vero Vangelo di Gesù Cristo ai popoli della Galazia (nell’odierna Turchia), questi accettarono il Vangelo con gioia e con grande frutto ( Gal . II, 14–15; III, 5). Ma subito dopo, quando li lasciò per andare a predicare altrove, giunsero lì dei nemici di Dio a predicare la salvezza, ma non secondo la fede in Gesù Cristo bensì secondo le opere della Vecchia Legge, in particolare con la circoncisione ( Gal . V, 2–11). Fu per questa perversione del vero Vangelo ( Gal . I, 6; III, 1) che i Galati provocarono la mirabile Lettera ai Galati di San Paolo. Eccone alcuni versetti chiave dal capitolo primo:—

“(6) Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro Vangelo. (7) In realtà, però, non ce n’è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il Vangelo di Cristo. (8) Orbene, se anche noi stessi o un angelo del cielo vi predicasse un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! (9) L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un Vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema.” (“Anàtema” significa assolutamente condannati e scomunicati.)

Ora, è ovvio che ogni angelo che fosse apparso ai Galati sarebbe apparso con tutta l’autorità di un vero messaggero del Cielo. E lo stesso San Paolo, ripresentandosi in mezzo a loro, sarebbe apparso con tutta l’autorità della sua precedente predicazione come dottore dei Gentili. In entrambi i casi le apparenze dell’autorità non avrebbero potuto essere più forti. Eppure, San Paolo dice, e ripete , che i Galati devono anteporre il contenuto alla talare, per così dire, tale che se mai fosse stato cambiato il contenuto della sua predicazione essi non dovrebbero crederne una parola, a prescindere dal colore della talare indossata al suo ritorno!

Per rispondere quindi alle tre obiezioni poste all’inizio, si può dire: 1. Nostro Signore, al posto di comando nella Chiesa pone, in definitiva , i trasmettitori della Verità e non le talari. 2. Queste guide saranno coloro che trasmettono la verità, non coloro che si appellano alla Verità. Non sono quelli che si appellano che fanno la verità, ma è la Verità che costituisce i suoi trasmettitori (cosa che pochi uomini moderni oggi colgono). 3. La Verità è una, quindi tutti i trasmettitori della Verità saranno uniti nella Verità, e il caos verrà solo dalle anime che rifiutano o pervertono questa Verità.

La grandezza di Mons. Lefebvre sta nel fatto che egli comprese che il Vaticano II stava scivolando in un “altro” Vangelo diverso da quello di Gesù Cristo e di San Paolo, un Vangelo della giustificazione per mezzo delle opere dell’uomo moderno, tale da non poter essere seguito anche se a predicarlo fossero le talari bianche.

La talare bianca di oggi è forse diversa?

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Colloqui Futuri

Colloqui Futuri on Marzo 5, 2011

Con il sollievo di alcuni e la delusione di altri, sembra che i colloqui dottrinali che si sono svolti nel corso dell’ultimo anno e mezzo tra i teologi romani e i rappresentanti della Fraternità San Pio X dopo tutto si concluderanno alla fine di questa primavera. In effetti, per allora i principali argomenti di discussione saranno stati affrontati, senza che si sia aperta una reale prospettiva per un accordo. È questa la conclusione che si può trarre provvisoriamente dalle considerazioni che Mons. Fellay, Superiore Generale della Fraternità, ha espresso nel corso di una intervista rilasciata il 2 febbraio .

Ora, i delusi possono essere certi che vi sono dei romani e dei sacerdoti importanti della FSSPX che difficilmente rinunceranno ai loro sforzi per costruire un ponte tra gli uomini di Chiesa del Vaticano II e quelli della Tradizione Cattolica. Ma per quanto questi sforzi di riunire tutti i cattolici di buona volontà subiscano sempre un flusso e un riflusso, ieri, oggi e domani, sono le parole di Nostro Signore che serviranno sempre di ancoraggio: “ Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno ” (Mt. XXIV, 35). La vita della Chiesa è modellata sulla Sua vita, e nella Sua vita c’è stato un flusso e riflusso degli sforzi e delle sofferenze umane, culminate nella terribile crocifissione. Ma per quanto Egli sentisse l’impulso umano di sfuggire alla crocifissione voluta dal Padre – “ Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice!  . . .” – la sua mente e il suo cuore umani rimanevano ancorati alla volontà divina – “ Però non come voglio io, ma come vuoi tu! ” (Mt. XXVI, 39).

Così, la stessa immutabile divina volontà che ha diretto e ancorato la mente e la volontà umane di Nostro Signore deve ancorare la vita della Sua Chiesa. Papi, Concili, Congregazioni e Fraternità religiose possono andare e venire, ma per appartenere alla Chiesa devono sottomettersi a quella divina volontà a cui si sottomise Nostro Signore e devono profferire le stesse esatte verità che Nostro Signore ha trasmesso dal Padre Suo alla Sua Chiesa. Come nessun altra istituzione sulla terra, la Chiesa Cattolica è talmente costruita sulla Verità, che la sua sopravvivenza è direttamente proporzionale alla sua fedeltà a questa Verità. La Chiesa conciliare si sta disgregando perché ha messo gli interessi umani al posto della Verità divina, ed ogni Congregazione o Fraternità cattolica che farà lo stesso finirà ugualmente col cadere a pezzi.

Ne consegue che chiunque sia fedele alla pienezza della Verità rivelata è in effetti – non in linea di principio, ma in pratica – nella posizione di guidare la Chiesa (Si vedano le “ Letters from the Rector “, Vol. IV, p. 164). Inoltre, chi è nella Verità e pretenda di non essere nella posizione di guidare la Chiesa si rivela essere un “mentitore”, come si sarebbe chiamato Nostro Signore se avesse rinnegato il Padre Suo (Gv. VIII, 55). Questo perché ogni messaggero che sconfessa la divinità del suo messaggio divino non ama veramente i suoi fratelli, come lui e gli altri possono pensare, ma ha per padre il padre della menzogna (Gv.VIII, 44).

La Verità esiste, anche se la maggioranza delle persone riesce a malapena a riconoscerla. Il diritto e la capacità dei romani a governare la Chiesa dipendono dal loro essere fedeli a questa Verità. Il diritto e la capacità della FSSPX di resistere nei confronti dei romani infedeli dipende dalla fedeltà della FSSPX a questa Verità.

Questa volta la FSSPX è stata fedele, quindi questa volta sopravviverà, ma voglia Roma, ritornando alla Verità, rendere non più necessaria questa sopravvivenza!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Consigli per Una Crisi

Consigli per Una Crisi on Febbraio 26, 2011

Catherine Austin Fitts, della quale abbiamo riportato, nel “ Commenti Eleison” della scorsa settimana , la citazione di un membro del governo di Washington che si vantava di come il mondo moderno sia mosso dall’immaginazione, è stata lei stessa un membro dello stesso governo, come Assistente Segretaria nell’amministrazione di Georg Bush senior. Quindi lei sa di che parla. Nella stessa intervista fa altre osservazioni e in particolare dà dei consigli all’Americano medio su come gestire il suo futuro economico, se vuole preservare la sua ricchezza e la qualità della sua vita. E dice ( www.321gold.com , 2 febbraio, “We are Victims of a Financial Coup d’Etat”):—

“Il tuo tempo è la tua attenzione contano. Smetti di dare ascolto o di andare insieme a della gente o a delle istituzioni che hanno un consolidato interesse alla centralizzazione. Incomincia spegnendo la televisione. Ri-orienta i tuoi depositi, acquisti e donazioni verso gente o compagnie di cui ti puoi fidare.

“Diminuisci le tue spese. Usa il tuo tempo per acquisire quante più competenze possibili che possano aiutarti a fare di più per te stesso e possano portarti a degli scambi con chi sta intorno a te. Investi in beni materiali, inclusi i metalli preziosi. Non permettere che tu venga dissanguato da ciò che chiamo “ slow burn ”, cioè l’usura della vita moderna. Infine, amplia la tua comprensione e la tua capacità di impegnarti in battaglie spirituali. La corruzione finanziaria è sintomo di un ben più profondo e più invasivo problema morale e culturale. Organizza la tua vita per essere utile a chi e a cosa ami.

“Proteggi la tua salute. L’approvvigionamento di cibo e acqua viene lentamente controllato e avvelenato. Adotta misure atte ad assicurarti risorse locali di cibo fresco e acqua pura, essenziali per la salute. Impara come adottare le misure necessarie per disintossicare il tuo corpo e ricostruire il tuo sistema immunitario. Vista la crescita dell’inquinamento ambientale ed elettromagnetico, occorre uno sforzo impensabile fino a dieci anni fa per mantenere l’energia e la forza fisica.”

In linea con tale vedute, e sullo stesso sito (“Waiting for a Hero” di Larry Laborde, del 17 gennaio), vi è un altro paragrafo che offre dei consigli molto pratici a chi intravede che stanno per presentarsi dei gravi problemi:—

“Cosa deve fare a questo punto il cittadino medio di questi grandi Stati Uniti? Evitare i titoli comunali come la peste. Saranno i primi insolvibili. Sarà bene evitare i titoli USA a lungo termine. Per ora, probabilmente vanno bene quelli a breve termine (6 mesi o meno), ma tenersi pronti a vendere. Ridurre tutte le spese e accrescere i contanti. Vivere al di sotto dei propri mezzi. Preservare i contanti e assicurarsi una copertura con l’acquisto di metalli preziosi. Investire il denaro in cooperative o banche locali. Controllare la loro tenuta gestionale e assicurarsi che gli investimenti siano fatti in ambito locale nel modo più sicuro possibile. Strappare le carte di credito e smettere di usarle. Pagare in contanti per gli acquisti. Mantenere un fondo d’emergenza in contanti per due mesi. Differenziare l’investimento in preziosi per metà in oro e per metà in argento. Investire per quanto possibile in metalli preziosi. Per i piccoli investitori è buona cosa acquistare 6 mesi di forniture non deperibili da usare ogni giorno. Probabilmente in 6 mesi il loro costo aumenterà più del 5 o 10% (non è male come guadagno). Piantare un giardino o sostenere un agricoltore locale (o entrambi).”

In breve, svegliarsi. Partire spegnendo la televisione. Vivere, non al di sopra dei propri mezzi, ma al di sotto. Conservare i contanti, investire a livello locale e in metalli preziosi. Riuscire, almeno mentalmente, a venir fuori dalla frenesia del lavoro e ritornare mentalmente dal virtuale al reale. Smettere di usare le carte di credito. Fare la scorta di alcuni generi alimentari, ma attenzione a ciò che si mangia e si beve. Aprire gli occhi sui nemici del genere umano che stanno avvelenando il cibo e l’acqua per assicurarsi il controllo globale. Questo fa parte di una guerra al genere umano che è fondamentalmente spirituale .

Cattolico, arma la tua Fede!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Incredibile Hybris

Incredibile Hybris on Febbraio 19, 2011

I profeti di sventura non si rendono popolari, ma se sono ministri di Dio devono dire la verità. Ora, certuni dicono che tali ministri non dovrebbero occuparsi di politica o di economia. Ma se la politica è diventata una religione sostitutiva, e inevitabilmente una falsa religione, avendo messo l’uomo al posto di Dio? E se l’economia (o la finanza) è in procinto di affamare molta gente? Ai ministri di Dio è permesso chiedersi, con Aristolele, in che modo effettivamente la gente possa condurre una vita virtuosa se le vengono a mancare le basilari necessità della vita? La vita virtuosa non è una cosa che riguarda tali ministri?

A questo punto, non mi scuso per aver citato un importante paragrafo di un giornalista del prestigioso Wall Street Journal che ha raccontato come nell’estate del 2006 venne rimproverato da un alto consigliere dell’allora presidente Bush per avere scritto un articolo critico su una ex direttrice delle comunicazioni della Casa Bianca. Egli ha scritto che allora non comprese pienamente ciò che gli disse il consigliere, ma poi capì che si trattava come di una spiegazione chiave della presidenza Bush . Ecco quali furono le parole del consigliere, come riportate dal giornalista:—

Il consigliere sostenne che le persone come il giornalista appartengono “a ciò che chiamiamo la comunità fondata nella realtà, cioè a coloro che credono che le soluzioni emergano dallo studio attento della realtà come la si osserva”. Il giornalista avrebbe dovuto dimenticare i principi di ieri che esigono il rispetto della realtà. “Non è piu così che funziona il mondo. Noi adesso siamo un impero, e quando agiamo, noi creiamo la nostra realtà – giudiziosamente quanto si vuole – e poi agiamo di nuovo creando ulteriori realtà che lei potrà anche esaminare, ecco come si sbrogliano le matasse. Noi siamo gli attori della storia . . . a voi, a voi tutti, è lasciato il compito di esaminare ciò che facciamo” (vedi: www.321gold.com , 2 febbraio. “We are Victims of a Financial Coup d’Etat”, di Catherine Fitts).

Questo non è un mio giudizio moralista su come il mondo moderno sia mosso dall’immaginazione. È invece un importante membro dei più alti circoli di Washington che si vanta, positivamente, di come il mondo moderno si muova con l’immaginazione. E forse le sue parole non corrispondono esattamente, per esempio, alle creazioni dell’11 settembre e delle “armi di distruzione di massa” di Saddam Hussein, create per giustificare delle politiche altrimenti ingiustificabili? L’arroganza di un tale disprezzo della realtà, e della gente che rispetta la realtà, lascia senza fiato.

I Greci classici erano pagani che non conoscevano la rivelazione di Dio, ma avevano una chiara comprensione della realtà che è l’impianto morale del Suo universo, governato, secondo il loro modo di vedere, dagli dei. Chiunque, fosse anche un eroe, sfidasse tale impianto, come il consigliere di Bush, si rendeva colpevole di “hybris”, di ergersi al di sopra del proprio status umano, e sarebbe stato schiacciato dagli dei.

Cattolico, se pensi che la grazia abolisca la natura, devi re-imparare dai pagani di un tempo quelle lezioni della natura che oggi sono più che mai necessarie. Vedi Serse ne I Persiani di Eschilo, Creonte nell’ Edipo Re di Sofocle, Penteo ne Le Baccanti di Euripide.

Recita certo il Santo Rosario, ma leggi anche gli autori classici famosi, pianta le patate e riduci i tuoi debiti!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Film Notevole

Film Notevole on Febbraio 12, 2011

È facile capire come il recente film francese, “Des Hommes et des Dieux” (Degli uomini e degli Dei), l’anno scorso abbia guadagnato il primo premio al prestigioso Festival di Cannes. Esso si rifà ad eventi realmente accaduti nel 1996: gli ultimi mesi di vita di un monastero cistercense nell’Algeria post coloniale, dove otto monaci alla fine furono catturati e uccisi da ignoti assassini. Il film è ben diretto e recitato e ha una buona fotografia. Di particolare interesse per i cattolici che hanno familiarità con la Tradizione è la presentazione della religione, e anche della politica considerata da un punto di vista religioso.

Forse la cosa più notevole è il vero senso della religione che il film presenta, visto che viene rappresentata la religione conciliare. Per esempio, dal punto di vista dottrinale vi sono dei momenti di eccessivo rispetto per il Corano. Dal punto di vista liturgico, le parole e la musica cantate nella semplice ma nobile chiesa del monastero sono tipiche dell’uomo moderno soggettivo e sentimentale. Eppure le scene che mostrano regolarmente i monaci in preghiera sono così genuinamente religiose da essere oltremodo sorprendenti in questo nostro tempo secolarizzato. Viene da pensare: ecco come dovrebbero essere i monasteri!

Che dire? Per quanto riguarda la regia e la recitazione, gli attori francesi di questo film riescono a rappresentare dei monaci meravigliosi per il fatto che il monachesimo cattolico è stato un elemento importante del loro patrimonio nazionale, esattamente come i Britannici moderni riescono ancora a rappresentare con convinzione l’età vittoriana per il fatto che l’Impero britannico è così recente nella loro storia da sentirselo scorrere nelle vene. Ma soprattutto, come dice Nostro Signore (Mt. XV, 18–19), ciò che conta è quello che un uomo ha nel cuore. Non c’è cosa migliore di una Tradizione vissuta col cuore, ma questo film ricorda a noi tradizionalisti che un sentito conciliarismo può essere gradito a Dio più che una Tradizione vissuta senza cuore.

La politica rappresentata nel film è di particolare interesse alla luce della rivolta islamica in corso in diversi paesi arabi. I monaci nel film, come indubbiamente è accaduto nella realtà, sono politicamente dibattuti tra l’incudine e il martello. Da un lato le loro vite non islamiche sono ovviamente minacciate dai ribelli islamici che uccidono chiunque conduca una politica che porti l’Algeria fuori dall’Islam. Dall’altro il governo algerino post-coloniale sospetta parecchio dei monaci che spalleggiano i ribelli, per esempio praticando per le loro ferite le opere di misericordia corporale della Chiesa, e quindi li invita a lasciare il paese. Ancora oggi c’è chi pensa che i monaci siano stati eliminati dal governo algerino. Solo Dio sa se è vero.

Che dire? Certo, il cattolicesimo vissuto col cuore è di molto superiore all’Islam vissuto col cuore, che è una setta anticristiana semplicistica e brutale. Ma se, come è accaduto col Vaticano II, il cuore è prosciugato del cattolicesimo, nella vita reale e ovunque nel mondo, i monaci e i preti cattolici finiranno col dare non solo cure mediche, ma anche sostegno morale ai rivoluzionari anticattolici – Mons. Lefebvre, infatti, usava dire che i preti modernisti si fanno i più terribili dei rivoluzionari! Come sorprendersi allora se poi i governi addebitano ai preti conciliari l’indebolimento della legge e dell’ordine?

L’Islam è in crescita sol perché la vera Chiesa Cattolica è tuttora in calo.

Quanto molto dipende dalle poche anime che mantengono la Tradizione Cattolica!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Contaminazione Liberale

Contaminazione Liberale on Febbraio 5, 2011

Se il liberalismo in senso lato può essere definito come la liberazione dell’uomo da Dio (si veda il Commento della settimana scorsa), allora si può dire che il cattolicesimo liberale del XIX secolo, derivato dalla Rivoluzione Francese (1789), abbia avuto un largo successo nel liberare la politica da Dio, mentre il modernismo liberale dei primi del XX secolo sia stato il tentativo fallito di liberare da Dio la Chiesa Cattolica, tentativo soffocato da San Pio X. E tuttavia, tale tentativo è riuscito mezzo secolo più tardi anche al di là dei migliori sogni liberali, col Concilio Vaticano II.

Qui di seguito riporto un’altra recente testimonianza che ho ricevuto dall’Italia, nella quale si fa notare come il tradizionalismo liberale sia adesso al lavoro per liberare da Dio la Tradizione cattolica (ah, se avessimo solo la metà della perseveranza del Demonio!):—

“Dopo la liberalizzazione della Messa Tridentina col Motu Proprio di Benedetto XVI del 2007, una gran quantità di cattolici si è avvicinata alla Tradizione, ma in essa la qualità è variegata. Com’era inevitabile, l’incremento numerico ha condotto verso la Tradizione molti cattolici che non erano mai stati convinti della sua importanza e che avevano un’idea sostanzialmente soggettiva della Tradizione, vale a dire che la consideravano facoltativa per i fedeli e non obbligatoria.

Da questo punto di vista, anche se Benedetto XVI ha detto alcune cose utili nel suo discorso programmatico del 22 dicembre 2005, i suoi effetti sono stati disastrosi.

“La fiducia nel Papa ha poi fatto sì che ogni pensiero critico sulla liturgia, sulla catechesi e sulla dottrina moderne, passasse in secondo piano. Operare distinzioni o chiarire confusioni rendeva largamente impopolari. Ciò nonostante, l’annuncio di Assisi III ha procurato un forte scompiglio in questo ampio e variopinto ambito tradizionale e i nodi sono venuti al pettine. Sono scoppiati i contrasti e sono emerse le prime divisioni.

“Benedetto XVI è riuscito a contaminare il promettente potenziale dei giovani cattolici legati o vicini alla Tradizione ed è riuscito a creare delle divisioni. Buona parte di questo potenziale è oggi rovinata, anche se si può sperare che con l’aiuto di Dio molti altri giovani finiranno col parlare e col comportarsi in modo ortodosso. Quanti saranno i fedeli che abbracceranno con tutto il cuore la giusta causa della Chiesa? Occorre aspettare che la confusione decanti perché possano mostrarsi degli uomini di buona volontà e di rinnovato vigore.

“Testimoniare la Tradizione richiede più che mai puntualizzazioni chiare e ferme. Ogni tentennamento può risultare solo dannoso. Nel frattempo occorre combattere, accentuando i toni ovunque occorra e indicando più apertamente i mali della nuova Chiesa conciliare di Benedetto XVI. L’opinione pubblica in Italia è molto lontana dai veri problemi della Chiesa. Qui i fedeli cattolici, praticanti o no, hanno imparato da secoli che ciò che dice il Papa è Vangelo. Sono figli del nostro tempo.”

Questa testimonianza indica sicuramente che la marginalizzazione di Ecône da parte dei dirigenti della Chiesa, nel 1975, e la sua drastica condanna con la “scomunica” del 1988, hanno contribuito a salvare la Tradizione cattolica dalla contaminazione .

Perché si raggiunga lo stesso scopo, dovrà il Signore Iddio permettere altra divisione e altra marginalizzazione?

Speriamo piamente di no!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra