Vaticano II

Colloqui difficili

Colloqui difficili on Aprile 18, 2009

Da Mons. Tissier de Mallerais, che ha parlato a Parigi, abbiamo ascoltato che sono stati fissati i termini per i colloqui dottrinali che si svolgeranno tra la Fraternità San Pio X e le autorità della Chiesa a Roma. I colloqui si svolgeranno per iscritto, che è cosa saggia, così ci sarà meno spazio per la passione e più tempo per un’attenta riflessione. Inoltre essi non saranno resi pubblici, una clausola che nella migliore delle ipotesi elimina le “acclamazioni” da entrambe le parti, come se si fosse a teatro, non ci sarà infatti alcun pubblico presente.

Da Roma si sente dire che la spinta verso un’intesa fra Roma e la FSSPX, prodottasi con la “remissione delle scomuniche” ai quattro vescovi della FSSPX, voluta dal Papa a gennaio,

è stata seriamente rallentata dalla diffidenza generata dal clamore dei media di gennaio-febbraio, cosa appositamente preordinata. Eppure, soggettivamente parlando, vi è certamente ancora della buona volontà da parte del Papa verso la FSSPX, e non c’è mancanza di buona volontà da parte della FSSPX verso la persona del Santo Padre.

Il problema di queste discussioni è che, oggettivamente parlando, come da entrambe le parti si ha una certa riluttanza ad ammettere, siamo in presenza di uno scontro inconciliabile tra la religione di Dio e la religione dell’uomo. Il Vaticano II ha mischiato insieme le due cose, così che per metà vi si trova troppa religione dell’uomo. Ma ecco che Benedetto XVI vuole combinare il Vaticano II con la Tradizione cattolica, che è come dire che vi è ancora troppa religione dell’uomo per un quarto. Supponiamo ora che la Fraternità San Pio X e Benedetto XVI si trovino d’accordo a venirsi incontro a metà strada. Questo sarebbe ancora come mescolare un ottavo della religione dell’uomo con i sette ottavi della religione di Dio, che per gli scopi di Dio Onnipotente si tratterebbe ancora di un ottavo di troppo.

Infatti, come ci vuole una sproporzionatamente piccola quantità di acqua mescolata con un pieno di benzina (o gasolio) per arrestare il motore di un’automobile, così basta una piccola aggiunta di idolatria per fermare a morte la vera religione di Dio. Il Signore Iddio stesso ci dice che Egli è un Dio geloso ( Esodo XX, 5, ecc.), e non tollera alcun falso dio accanto a lui.

A qualcuno nella FSSPX che potrebbe essere tentato di condividere il culto divino con i neo-modernisti, come a qualsiasi neo-modernista che potrebbe voler condividere il culto divino con i cattolici, il profeta Elia dell’Antico Testamento direbbe, come ha detto agli Israeliti in esilio, “ Fino a quando zoppicherete con i due piedi? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui! ” ( I Re, XVIII, 21), e la Scrittura prosegue dicendo: “Il popolo non gli rispose nulla”.

Soggettivamente, gli Israeliti volevano avere entrambe le cose. Oggettivamente, questo era impossibile. Lo stesso vale per noi.

Kyrie eleison.

Rottura dei compromessi

Rottura dei compromessi on Marzo 28, 2009

Tra la crisi della Chiesa, che ancora va aggravandosi, e il crollo economico in corso, che come dicono gli americani “sta raschiando il barile”, c’è un parallelo interessante da trarre. Potranno sorprendersi solo coloro che pensano che religione ed economia non abbiano nulla a che fare tra loro. Entrambe poggiano sugli stessi esseri umani e le stesse società.

In entrambi i casi, come l’uomo si è sempre più allontanato da Dio, diciamo nel corso degli ultimi 300 anni, così ha fatto sempre più compromessi con la verità, le leggi di Dio e la natura. Ma la natura di Dio, l’uomo e le cose non possono essere modificate, così arriva il momento che il compromesso forza così tanto la realtà che tutto si rompe. Quel momento è oggi.

In economia, la fondazione della Banca d’Inghilterra nel 1694 fu un passo importante sulla strada verso la finanza moderna: le banche centrali presero il controllo della moneta e quindi del governo reale delle nazioni, sostituendo progressivamente i depositi reali, base per il credito, con il credito fittizio, divenuto base dei “depositi”. La falsa finanza è diventata globale nel XX secolo, e nel XXI secolo crolla per dare ai finanzieri il controllo definitivo del governo del mondo. Ahimè, il senso della realtà economica può essere stato perso troppo indietro nel passato anche per la reale sofferenza e gli scontri reali per togliere quel controllo a coloro che dirigono le menti della massa con i loro vili mezzi di comunicazione.

Nella Chiesa, la costante diminuzione della Fede nel corso del XVII e del XVIII secolo, ha dato origine ai concordati nel XIX e del XX secolo, con i quali la Chiesa avrebbe rinunciato ad alcuni dei suoi privilegi naturali al fine di stabilire i suoi diritti più importanti con almeno un accordo contrattuale con gli Stati in cui tali privilegi non esistevano più. Così si è venuto a sancire l’errore che non sarebbe più l’umano a poggiare sul divino, ma il divino a poggiare sull’umano,

col risultato che mentre nel XIX secolo il dogma cattolico era rimasto ancorato alla Verità di Dio, col modernismo e il Vaticano II del XX secolo questo stesso spostamento verso l’uomo ha colpito anche la dottrina cattolica, di modo che le stesse strutture della Chiesa hanno subito cominciato a cadere in rovina, e oggi continuano così.

Sia in economia sia in religione, il rimedio può essere solo muoversi in avvenire tornando alle sane origini e rinunciando a portare avanti la serie di compromessi malsani con un mondo che corre a sfracellarsi contro le rocce. Tuttavia, mentre in economia i nemici dell’umanità possono averla vinta, nella religione noi abbiamo la promessa di Dio ( Mt. XVI, 18–20) che essi non prevarranno contro la Chiesa cattolica. Così prepariamoci a soffrire, ma preghiamo, specialmente per il Papa, con una fiducia incrollabile in Dio.

Kyrie eleison.

Non piangere

Non piangere on Marzo 14, 2009

“Non piangere per me, Argentina”, né lasciare che i lettori di “Commenti Eleison”, di qualsiasi altra parte del mondo piangano per me, perché si può aver pensato che gli ultimi due mesi siano stati difficili per il commentatore Eleison, ma in realtà la sua condizione è, come al solito, un po’ meglio di quanto egli meriti. “Tratta ogni uomo secondo il suo merito”, dice Amleto, “e chi sfuggirà alle frustate?”

Quando circa due mesi fa scoppiò l’assalto dei media, con il Papa come obiettivo principale, io ero ben protetto all’interno del seminario di La Reja. I giornalisti si aggiravano intorno, ma non potevano entrare. Mi dispiace solo di aver dovuto lasciare La Reja e l’Argentina in circostanze che non mi hanno dato la possibilità di prendere correttamente congedo dai molti colleghi e amici latinoamericani. Che i sacerdoti, i seminaristi e i fedeli laici in Argentina accettino qui l’espressione della mia vera gratitudine per i cinque anni e mezzo felici che ho trascorso in mezzo a loro. Che tutti coloro che pregano per me accettino anch’essi la mia sincera gratitudine. Io celebrerò da domani una novena di Messe per tutte le loro intenzioni.

La Fraternità San Pio X non mi ha deluso anche quando sono atterrato in Inghilterra. Il Superiore del Distretto in Inghilterra aveva preso contatto con un idoneo amico dei nostri a Londra perché ci fosse una sufficiente scorta di polizia che mi aiutasse a superare il gruppo dei “signori della stampa” che erano in agguato per me, e così sono stato condotto quasi di peso nella sede della Fraternità a Londra. Nessun lavoro. Nessuna responsabilità. Chi potrebbe lamentarsi?

Inoltre, sembra che il riposo forzato stia per essere prolungato. In una recente intervista al settimanale tedesco “ Der Spiegel ”, il Superiore Generale della Fraternità sembra che tra le altre cose abbia detto, forse sotto la pressione dei media – che hanno mancato il loro prossimo attacco al Papa in viaggio in Africa, perché ha contrastato i mezzi artificiali di controllo delle nascite – “Se Mons. Williamson resta in silenzio, se resta fuori dalla vista, sarà davvero meglio per tutti . . . . Spero che resti fuori dalla vita pubblica per lungo tempo . . . . Egli ha ferito la Fraternità e danneggiato la nostra reputazione. Noi abbiamo definitivamente preso le distanze da lui . . .”

Pertanto, il futuro è nelle mani di Dio. Vorrei poter dire che mi oppongo all’essere ridotto al silenzio, ma se l’alternativa è il poter dire solo quelle cose che sono gradite ai “signori della stampa”, allora penso che sia preferibile il silenzio. Già nel 1985, anno di pubblicazione di “ Iota unum ”, la famosa analisi di Romano Amerio dei cambiamenti del Vaticano II, il professore italiano aveva anticipando che potrebbe venire un tempo in cui ci potrebbe essere lasciato solo il silenzio . . .

Kyrie eleison.

Fare sul serio

Fare sul serio on Febbraio 28, 2009

Ad un altro buon amico non importerà se cito la nostra recente corrispondenza, perché egli mi ha posto una domanda che potrebbero porre un certo numero di anime: “Cosa fare adesso?”.

Egli mi ha ricordato una lettera che gli scrissi due anni fa: “Per quanto riguarda la capacità della Tradizione cattolica, e naturalmente delle persone sensibili, di rispondere adeguatamente a questa crisi senza precedenti della natura umana, penso che se questi giorni non saranno accorciati, tutti ne subiranno. Naturalmente la Chiesa Cattolica sopravviverà, forse in un resto piuttosto piccolo, dopo una severa epurazione di ciò che oggi va sotto il nome di ‘Tradizione’”. E continuavo chiedendomi quante anime buone, nel 2007, avessero una sufficiente conoscenza del quadro generale (non solo sulla dinamica della Tradizione) da evitare di trovarsi in balia, per non dire sopraffatti, “dalla corruzione che imperversa intorno a loro.”

Dopo questa mia citazione, il mio amico mi ha chiesto: “Dove andremo a finire? Con gli orribili effetti dell’implosione economica che parte da Main Street e lo sconvolgimento politico che naturalmente ne seguirà? A che punto siamo della storia e cosa possono fare oggi gli uomini come me? Io non ho passato la vita a lottare per la Fede per poi finire col difendere una riserva indiana stile americano per i cattolici!”

Quanto al disastro economico, una settimana fa gli ho risposto che essa è solo agli inizii, e questo significa che i padri di famiglia come lui devono cercare di assicurare le basi per la sopravvivenza delle loro famiglie. Gli ho detto che sicuramente verranno fame e privazioni, e avrei potuto aggiungere: sangue nelle periferie. I popoli occidentali e quindi i loro politici sono così lontani dalla realtà che solo una spaventosa Terza Guerra Mondiale potrà cominciare a riportarli ad essa. A questi politici, la guerra apparirà come l’unica possibile via d’uscita dagli insolubili problemi economici. E per avviarla, si rischia che venga confezionato un altro “11 settembre”.

Per quanto riguarda il disastro nella Chiesa e la nostra situazione nella storia, ho risposto che questo significa che dobbiamo pregare in silenzio, costantemente e seriamente, per come è importante il Signore Iddio. Con la vittoria dell’imperatore romano Costantino nella battaglia di Ponte Milvio, nel 313 d. C., i cattolici passarono dalla lotta con i leoni a quella con le eresie, ma con il Vaticano II che fa marcire la Fede e le menti, la Chiesa ufficiale ha rinunciato a combattere l’eresia, così i cattolici sono tornati a combattere le bestie senza cervello nell’arena. Un’altra età dei Martiri incombe su di noi. “La Chiesa cattolica di oggi”, ho concluso, “ha un bisogno disperato di amici di Dio tanto serii quanto i suoi nemici”, perché solo tale serietà è in grado di renderli grati a Nostro Signore. Inoltre tale serietà “non può più essere dimostrata con semplici parole, ormai prive di significato, ma solo con il sangue” a cui ritorneremo.

Caro amico, recita il Rosario in famiglia, pianta patate in giardino e istruisci i tuoi figli sui martiri della Chiesa primitiva, la cui testimonianza torna ad avere senso al di là di ogni innata riserva.

Kyrie eleison.

“Scomuniche rimesse”

“Scomuniche rimesse” on Gennaio 24, 2009

Come certamente un gran numero di lettori già sanno, un Decreto del 21 gennaio dalla Congregazione dei Vescovi a Roma (non l’ Ecclesia Dei ) ha “rimesso”, il Decreto di “scomunica” del 1 luglio 1988, così che i quattro vescovi della Fraternità San Pio X, allora dichiarati “scomunicati”, adesso sono “ri-comunicati”. A mio parere quest’ultimo decreto è un grande passo in avanti per la Chiesa, senza essere un tradimento da parte della FSSPX.

Si tratta di un grande passo in avanti per la Chiesa, perché se fin dal Vaticano II il problema della Chiesa è stato la separazione dell’Autorità cattolica dalla Verità cattolica, con questo decreto l’Autorità cattolica ha compiuto un decisivo passo indietro verso la loro riunione. Proprio come dopo il Motu Proprio del luglio 2007, nessuno ha potuto più dire che il vero rito della Messa era stato vietato da Roma, anche se c’è chi si comporta ancora come se lo fosse, così anche adesso nessuno può più dire che i cattolici che tengono alla Tradizione sono “fuori della Chiesa”. Certo, un certo numero di conciliaristi continuerà a comportarsi come se lo fossero, ma sanno benissimo che non hanno più il Papa dalla loro parte. La differenza è enorme!

Naturalmente c’è ancora una lunga strada da percorrere prima che i neo-modernisti a Roma, consci o inconsci, si rendano conto – se mai lo faranno! – di come essi abbiano cambiano la Fede, ma come dice il vecchio proverbio: “Roma non fu costruita in un giorno”, e non verrà riparata in un giorno. Il fatto è che “mezza pagnotta è meglio di niente” – chiedete ad un uomo affamato! -, così nel frattempo lasciatemi dire come ringraziare Dio per questo grande cambiamento di direzione della Chiesa conciliare. Ringraziamo quindi la Beata Vergine Maria, il cui intervento sarà stato decisivo, grazie ai quasi un milione e tre quarti di rosarii offerti a lei con questa intenzione, tra i quali anche i vostri. E ringraziamo e preghiamo per Benedetto XVI e per tutti i suoi collaboratori, che hanno contribuito a far passare questo Decreto, nonostante, ad esempio, il clamore dei media orchestrato e programmato per impedirlo.

Tuttavia, chiedendo e accettando tale riconciliazione con la Chiesa conciliare, non è che la FSSPX corre il rischio di intraprendere la strada verso il Conciliarismo? Niente affatto! Non c’è dubbio che alcuni conciliaristi a Roma sperano che il Decreto servirà a preparare la FSSPX a tornare all’ovile del Vaticano II, ma il Decreto stesso, così com’è, impegna la Fraternità a nient’altro che a quei colloqui nei quali la Fraternità si è impegnata nel 2000, quando propose la liberalizzazione della Messa e la fine delle “scomuniche”, come pre-condizioni preliminari.

E allora, tali colloqui non comportano alcun pericolo? Certo che no! Ma San Pietro dice che dovremmo essere “ pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi ” ( I Pt. III, 15). Come può la FSSPX non gioire per la possibilità di poter presentare a Roma, prima alle stesse autorità romane, le profonde ragioni dottrinali che riteniamo essere alla radice del presente disagio della Chiesa? Guai a noi cattolici della Tradizione, se non fossimo pronti a dare ragione di quella speranza che è in noi per il salvataggio della Chiesa!

Quindi, cari cattolici, continuiamo a recitare il Rosario per la possibile realizzazione e per i risultati di tali colloqui, perché possano servire in primo luogo, e soprattutto, gli interessi di Dio, di Dio, di Dio.

Kyrie eleison.

Confusione magistrale

Confusione magistrale on Novembre 15, 2008

Sin dal Vaticano II (1962–1965), un numero di anime cattoliche intelligenti e serie hanno cercato di dimostrare che le modifiche apportate ai riti sacramentali della Chiesa Latina, da Papa Paolo VI in particolare, renderebbero questi stessi riti automaticamente invalidi. Si potrebbe rispondere: se solo fosse così semplice! Ma semplicità non è sostitutivo di verità.

Ecco come una di queste anime cerca di dimostrare che il nuovo rito dell’Ordinazione sacerdotale sarebbe automaticamente invalido, e la sua argomentazione non è priva di valore:

Maggiore: Laddove le parole della Forma sacramentale, essenziale per la validità del sacramento, siano significativamente cambiate, o laddove alle stesse parole venga dato nel contesto un significato significativamente diverso, la Forma, e con essa il sacramento, può solo essere invalido.

Minore: Oggi le stesse parole della nuova Forma dell’Ordinazione sacerdotale non sono state significativamente cambiate, ma nel contesto del nuovo rito preso nel suo insieme, alla stessa parola “sacerdote” viene dato un senso significativamente diverso, in conformità con il totale rivoluzionamento del sacerdozio cattolico attuato dal Concilio.

Conclusione: Pertanto, con il nuovo rito un sacerdote non potrà mai essere validamente ordinato.

In questa argomentazione, non c’è alcun problema per la proposizione Maggiore, che è di dottrina cattolica. Per quanto riguarda la Minore, è vero che le parole della Forma sono rimaste sostanzialmente intatte. È anche vero che l’insieme della deriva del Vaticano II e delle riforme post-conciliari si muove verso uno svuotamento del sacerdozio cattolico, come di tutta la religione cattolica, per sostituirla con una religione dell’uomo. Ma l’argomento in questione, per arrivare alla sua conclusione, avrebbe dovuto dimostrare che i documenti conciliari e le riforme in sé escludano positivamente il sacerdozio e la religione cattoliche, perché fintanto che il nuovo rito può essere assunto come non escludente il vero sacerdozio, può ancora essere utilizzato validamente per ordinare un vero sacerdote.

Ahimè (per fare chiarezza), la volontà di Paolo VI (e oggi di Benedetto XVI), come si è visto in tutte le sue riforme, è di presentare la nuova religione dell’uomo accanto alla cattolica religione di Dio, includendo e non escludendo quest’ultima! Ora, uno sano di mente non può sostenere l’idea che 2 più 2 faccia 5 in un modo tale da non escludere che valga 4. Ma i conciliari non sono sani di mente. Vogliono apostatare pur rimanendo cattolici! Così, il nuovo rito dell’Ordinazione può omettere molti elementi dell’ordinazione cattolica, ma non introduce alcunché che escluda positivamente una vera ordinazione. Se solo l’avesse fatto! Non potrebbe ingannare più tante anime facendo pensare che non presenti alcun problema per i cattolici. E il problema è questo: la deriva del testo porta ad invalidare il vero sacerdozio (2 +2 = 5), ma il testo può essere ancora utilizzato validamente (2 +2 = 4)! Suor Lucia di Fatima l’ha chiamato “disorientamento diabolico”.

Kyrie eleison.