Roma

Attenzione alla Cultura

Attenzione alla Cultura on Dicembre 29, 2012

Dato che la direzione della Fraternità San Pio X sembra vacillare, i cattolici che amano la Fraternità, perché da essa hanno ricevuto tanto negli anni, potrebbero essere tentati di pensare che, come semplici fedeli, non possano fare tanto per essa. Se è così, si sbaglierebbero. Vogliano leggere le seguenti riflessioni di un mio amico, tra le cui righe si può capire che se Dio non salva la Fraternità per loro, cosa che certo potrebbe fare, la rovina della Fraternità dipenderà almeno in parte da loro. Quanto segue è un adattamento della lettera del mio amico:—

“Un accordo pratico sarebbe rovinoso per la causa della Tradizione cattolica. Basta guardare a quanto è accaduto ai Redentoristi tradizionali in Scozia . . . . Le due Messe non possono coesistere. L’una scaccerà sempre l’altra . . . . Ho partecipato di recente ad una Messa NovusOrdo. L’intera chiesa era pervasa da parlottii e applausi continui . . . . Le due parti sono semplicemente troppo distanti per un lavoro in comune. Nessun comune intento è possibile tra modernità e Tradizione.

“Vi è poi la profonda rivoluzione che ha travolto la civiltà moderna, compreso il movimento tradizionale, e che in gran parte è stata trascurata dalla direzione della Tradizione . . . . La tecnologia elettronica ha prodotto uno sconvolgimento culturale nelle nostre vite, specialmente delle giovani generazioni. Se questa tecnologia non viene governata correttamente, di certo indebolisce la fede, perché può coinvolgere l’intera vita delle persone. Sovente i giovani ne sono catturati.Si attaccano ad essa per l’intera giornata. E le persone che se ne lasciano inghiottire perdono l’equilibrio, diventano incapaci di svegliarsi al mattino, di tenere una conversazione dal vivo o di mantenere un lavoro.

“Ora, se una compagine sportiva non viene ammonita dal suo allenatore, i suoi standard di giuoco incominciano a venir meno. Se i cattolici non vengono ammoniti sulle questioni culturali, come la musica, l’abbigliamento femminile o l’uso della televisione, i loro standard culturali cominciano a decadere, cosa che comporta profonde implicazioni sulla loro fede. Poiché la direzione della FSSPX ha trascurato questa rivoluzione culturale o non le presta la dovuta attenzione, i genitori tradizionali sono lasciati soli con le loro famiglie nella lotta per tenere fuori dalle loro case la mondanità del mondo moderno,. Ho avuto molte lunghe discussioni con delle famiglie tradizionali che sono preoccupate per il modo in cui si sta evolvendo il movimento tradizionale. Se i movimenti religiosi vogliono prosperare, devono prendere posizione sulle questioni culturali. La Tradizione si è rafforzata quando ha deciso di prendere posizione sulla televisione. Ma se non si prende posizione sulle questioni culturali, ben presto la tenuta delle posizioni dottrinali si indebolisce.

“L’ultimo Capitolo della FSSPX può aver impedito per il momento che essa cadesse nel baratro, ma questo non mi conforta molto. Esso ha prestato molta attenzione alla definizione di parametri relativi a delle future discussioni con Roma in vista di un accordo. Eppure Roma sostanzialmente non è cambiata dal 1988. A mio parere, la FSSPX ha bisogno di recuperare il ruolo profetico che la contraddistingueva quando era ancora in vita Mons. Lefebvre. Il movimento tradizionale ha bisogno di denunciare con forza il modernismo e il liberalismo che stanno portando alla distruzione la Chiesa cattolica. Ultimamente, questa denuncia è stata messa in sordina. Forse molti sacerdoti tradizionali sono distratti dai conforti che pensano di poter acquisire da un accordo con Roma.”

Sta a voi, cari lettori. Nelle vostre case, basta con la musica di scarto e priva di valore. Sbarazzatevi della televisione. Riducete al minimo l’elettronica. Madri, indossate le gonne tutte le volte che è possibile, cioè per la gran parte del tempo. Altrimenti, non ci si lamenti se Dio non salva la Fraternità. Egli non impone i suoi doni ad alcuno. Sia benedetto il suo nome per sempre.

Kyrie eleison.

Wimbledon, Addio.

Wimbledon, Addio. on Dicembre 15, 2012

Così ho lasciato Wimbledon, cosa che almeno corrisponde alla realtà della mia supposta “espulsione” dalla Fraternità San Pio X. Ma questo non senza tristezza, perché qui ho trascorso quasi quattro anni dopo la mia reale espulsione dall’Argentina, e sono stati anni felici, nonostante tutto. Forse la felicità maggiore è stata l’essere in compagnia dei sacerdoti della sede del Distretto inglese della FSSPX, la St. George’s House. Essi sono stati un’ottima compagnia. Che Dio benedica ognuno di loro.

Tuttavia, una cosa devo dirla. La gente mi chiede perché lascio la Fraternità. Ma io non ho lasciato la Fraternità, è la Fraternità che ha lasciato me, abbandonando i principi per i quali io vi avevo aderito. Ancora una volta, il parallelo col Vaticano II è corretto. Come innumerevoli cattolici, sacerdoti, religiosi e laici, furono abbandonati dagli uomini di Chiesa che nel 1960 optarono per il Concilio, così numerosi fedeli, sacerdoti e laici, sono stati abbandonati nel 2010 dai capi della Fraternità con il loro volere la pace con i loro “nuovi amici di Roma” – espressione usata dal primo Assistente della Fraternità. Per chi sa vedere, la cecità è sorprendente. Per chi non sa vedere, è tutto normale. Che Dio abbia pietà di loro. Credo che questi capi non abbiano mai capito alcunché di Mons. Lefebvre. Sono figli del mondo moderno.

La sola ragione sostanziale che hanno avanzato per questa loro “espulsione” è stata la mia disobbedienza. Ma la sola sostanziale disobbedienza da parte mia è stata il mio ripetuto rifiuto di chiudere questi “Commenti Eleison”. Eppure, quando in due occasioni ho chiesto al Superiore generale di specificare quali precisi numeri dei “Commenti” fossero così problematici, egli non ha dato una risposta, indubbiamente perché avrebbe dovuto mostrare che il problema vero era solo il contenuto, e cioè la mia risoluta opposizione al suo avvicinamento suicida alla Roma conciliare. Invece si continua a far finta che il problema sia disciplinare, così da distogliere l’attenzione dal problema reale. E io non sono il primo sacerdote, e non sarò l’ultimo, che egli tratta in questo modo. Che Dio lo illumini. Egli rischia non poco cacciando molti dei suoi veri amici per far piacere ai suoi veri nemici, esattamente come fece Paolo VI con Mons. Lefebvre. I paralleli non finiscono mai. La neo-Chiesa e la neo-Fraternità sono la stessa malattia dei nostri tempi.

E adesso? Ho preso in prestito l’appartamento di un amico nelle vicinanze di Londra, per un paio di settimane al massimo, per qualche mese nel peggiore dei casi, fino a quando non troverò un immobile adatto in affitto per 6 o 12 mesi. A questo punto non credo di poter definire ancora una sistemazione definitiva. Ahimè, non sarà facile prendere contatto, perché il mio amico dev’essere discreto, dovendosi preoccupare per i suoi vicini. Comunque la lentezza della posta permetterà di raggiungermi attraverso P.O. Box 423, Deal CT14 4BF, England (ma per favore non inviate cartoline di Natale, io non ne mando). Dal 13 dicembre al 3 gennaio ho programmato di fare una visita apostolica in Canada e negli USA, Deo volente, e subito dopo una visita in Francia per la festa dell’Epifania.

Cambieranno anche alcuni aspetti di come verranno pubblicati i miei interventi e i miei scritti. La forma e il modo della pubblicazione dei “Commenti Eleison” potrà cambiare, ma mi auguro che non cambi la loro pubblicazione al sabato, né a dicembre, né nel nuovo anno. Grazie a tutti per i vostri contributi alla St. Marcel Initiative. Se può interessarvi, posso promettervi che non sono stati traviati.

Buon Natale.

Kyrie eleison.

Una Spiegazione?

Una Spiegazione? on Dicembre 8, 2012

Una conoscenza mia mi ha mandato di recente una copia di una circolare inviata a certi sacerdoti della FSSPX dal quartier generale (QG) della stessa, contenente una spiegazione ufficiale di cinque osservazioni possibilmente preoccupanti del Superiore Generale (SG) della FSSPX. La conoscenza ha chiesto il mio parere. Onestamente, io penso che i sacerdoti della FSSPX dovrebbero essere non meno turbati. Molto brevemente, ecco i perché:—

In primo luogo, a maggio, in Austria, il SG ha detto che la FSSPX ha bisogno di ripensare le sue relazioni con Roma. Il QG spiega che in questo non c’è stato alcun cambiamento della posizione della FSSPX rispetto alla neo-Roma, ma solo un invito ai membri della FSSPX perché riconoscano che non tutto quello che dicono i neo-romani è sbagliato. Tuttavia, i sacerdoti che hanno ascoltato le parole originali dette in Austria, hanno capito che il SG ha voluto dire esattamente ciò che aveva scritto il marzo scorso nel giornale interno della Fraternità (Cor unum), e cioè che la “nuova situazione” nella Chiesa, “richiede che noi si assuma una nuova posizione rispetto alla Chiesa ufficiale”, perché dal 2006 “abbiamo assistito ad uno sviluppo nella Chiesa”. Il QG ha una spiegazione per queste parole scritte dal SG?

In secondo luogo, nella stessa occasione, si è sentito affermare dal SG che il potenziale accordo con Roma comporterebbe che ogni cappella con meno di tre anni verrebbe demolita. Il QG spiega che in effetti il SG ha detto che dove la FSSPX dice Messa da più di tre anni, potrebbe essere istituita una cappella. Tuttavia, il SG ha anche detto che laddove la FSSPX ha esercitato il ministero per meno di tre anni, potrebbe continuare a farlo in privato, il che significa che ogni edificio pubblico dev’essere per lo meno abbandonato.

In terzo luogo, sull’emittente CNS, sempre a maggio, il SG ha parlato di libertà religiosa “molto, molto limitata”. Il QG spiega che il SG parlava di “vera libertà religiosa”, che è quanto la Chiesa ha sempre insegnato, vale a dire del diritto limitato alla religione cattolica. Tuttavia, le parole originali del SG pronunciate su CNS sono più che chiare, come può verificare chiunque su internet: “Il Concilio ha presentato una libertà religiosa che in effetti è molto, molto limitata – molto limitata”. Il QG, avrebbe bisognodi fornire qui una seconda spiegazione, per dimostrare che la prima non fosse, quanto meno, un errore?

In quarto luogo, a settembre, a Ecône, il SG ha ammesso di essersi sbagliato nei suoi approcci con Roma. Il QG spiega che l’errore riguarda solo un “punto ben preciso e limitato”: se il Papa insistesse o meno sull’accettazione del Concilio da parte della FSSPX. Tuttavia, questa insistenza sul Concilio (compresa la nuova Messa) è l’elemento portante della discordia tra la FSSPX e la neo-Roma. Questa spiegazione del QG non assomiglia all’affermazione che lo squarcio prodotto dall’iceberg sul fianco del Titanic, fosse solo una fenditura ben precisa e limitata?

In quinto luogo, anni fa, il SG ha detto che i testi del Concilio sono “accettabili al 95%”. Il QG spiega che egli parlava della lettera e non dello spirito dei testi. Tuttavia, quale madre darebbe mai ai suoi figli una qualsiasi fetta di una torta che sa essere avvelenata al 5%? Vero è che in teoria potrebbe dar loro una fetta di quel 95% non avvelenato, ma in pratica non temerà lospirito velenoso in tutte le parti della torta?

In conclusione, se la crisi della FSSPX di questa primavera ed estate mi a fatto dubitare della competenza e dell’onestà del SG e del suo QG, temo che dopo questa spiegazione delle cinque citazioni, posso solo rimanere perplesso. Che Dio sia con loro, perché hanno una responsabilità spaventosa.

Kyrie eleison.

Lettura Domestica

Lettura Domestica on Ottobre 20, 2012

Quando, un po’ di tempo fa, questi “Commenti” hanno consigliato ai lettori di fortificare le proprie case nel caso in cui i bastioni pubblici della fede, a causa della malvagità dei tempi, dimostrassero di essere un monumento del passato, alcuni lettori hanno scritto per sapere come si possano fortificare le case. In realtà, in precedenti numeri dei “Commenti” sono stati suggeriti vari mezzi spirituali e materiali per difendere la casa e la famiglia, in particolare, naturalmente, il Santo Rosario, ma non è stata indicata una fortificazione che io proverei ad usare in alternativa della televisione, se avessi una famiglia da difendere: la lettura serale a voce alta ai bambini di capitoli selezionati del Poema dell’Uomo-Dio di Maria Valtorta. E una volta arrivati alla fine dell’ultimo volume, ripartire dall’inizio, e così via fino a quando tutti i bambini non lascerebbero la casa!

Eppure, il Poema ha molti ed eloquenti nemici. Esso si compone di episodi della vita di Nostro Signore e della Madonna, dalla sua immacolata concezione fino alla sua assunzione in cielo, derivati da visioni ricevute verosimilmente dal Cielo, durante la seconda guerra mondiale in Nord Italia, da Maria Valtorta, una donna in età matura, non sposata, che giaceva a letto malata perché paralizzata in modo irreversibile a causa di un infortunio alla schiena occorsole anni prima. Le note incluse nell’edizione italiana (che compongono più di quatro mila pagine raccolte in dieci volumi) mostrano come lei avesse paura di essere ingannata dal Diavolo, e in effetti molte persone non sono convinte che il Poema venga veramente da Dio. Vediamo tre importanti obiezioni.

Per prima cosa, il Poema fu messo nell’Indice dei libri proibiti dalla Chiesa, nel 1950, prima che Roma diventasse neo-modernista negli anni 60. Il motivo addotto per la condanna fu la forma romanzata e la sentimentalizzazione degli eventi del Vangelo. Secondariamente, il Poema è accusato di contenere errori dottrinali. Terza cosa, Mons. Lefebvre obiettava che il Poema fornisse troppi dettagli fisici sulla vita quotidiana di Nostro Signore, tale da renderlo troppo materiale e da abbassare troppo il livello spirituale dei quattro Vangeli.

Ora, in primo luogo, i modernisti come avrebbero potuto prendere il sopravvento a Roma negli anni 60, come hanno fatto, se non fossero stati insediati a Roma già nel 1950? Il Poema, come i Vangeli (p. e. Gv. XI, 35, ecc), è pieno di sentimento, ma sempre in proporzione al suo oggetto. A mio avviso, il Poema, secondo un sano giudizio, non è né sentimentale né romanzato. Secondariamente, gli apparenti errori dottrinali non sembrano difficili da spiegare, uno ad uno, come è stato fatto da un teologo competente nelle note che si trovano nell’edizione italiana del Poema stesso. Terzo, con tutto il dovuto rispetto per Mons. Lefebvre, io ritengo che l’uomo moderno abbia bisogno di dettagli materiali per tornare a credere alla realtà dei Vangeli. Non c’è troppa spiritualità nel relegare Nostro Signore al piano nobile, per così dire, mentre si lascia che il cinema e la televisione despiritualizino il senso della realtà dell’uomo moderno al piano terra? Invece siccome Nostro Signore fu vero Dio e vero uomo, così il Poema è ad ogni passo sia totalmente spirituale sia totalmente materiale.

Da una lettura domestica non elettronica del Poema, riesco a immaginare molti benefici, oltre al reale rapporto vitale tra genitori che leggono e figli che ascoltano. I bambini assorbono dall’ambiente in cui si trovano, come le spugne nell’acqua. Dalla lettura dei capitoli del Poema, selezionati in base all’età dei bambini, riesco a immaginare che vi sarà un grande continuo apprendimento su Nostro Signore e la Madonna. E le domande che farebbero! E le risposte che dovrebbero dare i genitori! Credo che il Poema possa fortificare notevolmente una casa.

Kyrie eleison.

Altre Munizioni

Altre Munizioni on Ottobre 6, 2012

Godendo del privilegio di avere una varietà di amici che mi sparano da tutte le direzioni, non riesco a sopportare l’idea che possano rimanere a corto di munizioni, così ecco una collezione di proiettili e di granate raccolte sul campo di battaglia. I commenti vengono da sacerdoti, laici e suore, sconvolti soprattutto da un certo episodio della storia moderna che sarebbe stato negato alla TV svedese nel novembre del 2008. (Eppure . . . eppure . . . ) Che i lettori si divertano!

“Questo vescovo ha un forte temperamento con grande prestigio e autorità, così non può sopportare di non essere il Numero Uno nella Fratenità San Pio X. Volendo poi farsi un nome nei libri di storia, ma rendendosi conto che a 68 anni non avrebbe più avuto la possibilità di essere eletto Superiore Generale, ha fatto esplodere alla TV svedese la “bomba revisionista” allo scopo di attirare l’attenzione e diventare un pezzo grosso. Per ottenere influenza è stato disposto a rischiare la spaccatura della FSSPX.”

“Ha deciso una provocazione a tutto campo tramite l’emittente, al fine di lanciare un bastone fra le ruote nelle discussioni fra Roma e la FSSPX, che egli disapprova. Essendo in una posizione subordinata, solo con uno scandalo avrebbe potuto fermare il dialogo e l’accordo che ne potrebbe derivare.”

“Ama provocare perché è un infiltrato, un ex anglicano che è ancora fondamentalmente ostile alla Chiesa cattolica. Vuole bloccare ogni accordo fra Roma e la FSSPX perché questo sarebbe troppo favorevole per la FSSPX, cioè per la Chiesa cattolica.”

“È un illuminato supernaturalista, un patito della cospirazione, ossessionato dal pericolo ebraico. Pensa che l’Apocalisse arriverà domani. Né lui né il revisionismo sono seri.”

“Ha qualità naturali che lo rendono mondano e ambizioso. È abituato a ricevere omaggio da tutti. È abituato ad avere influenza su molte persone, ed è stato trattato come un piccolo dio quando ancora era in viaggio. Tuttavia, in forza delle sue qualità personali, è orgoglioso e geloso di Mons. Fellay, così alla TV svedese ha dato sfogo all’invidia e al risentimento.”

“In realtà, ben prima della questione svedese, egli era troppo politico e troppo indipendente dal resto della FSSPX, di cui non condivideva interamente lo spirito. Nel 2004 ha attaccato pubblicamente la dirigenza della FSSPX per il suo spirito giansenizante e il suo supernaturalismo. In realtà si è trattato di un mero regolamento di conti personale, come sono soliti fare gli uomini di Chiesa.”

“La sua originalità si accompagna ad una completa mancanza di responsabilità, ed è per questo che ha scatenato in pubblico il suo cavallo di battaglia antisemita, senza curarsi dei danni che avrebbe potuto fare alla Tradizione. In realtà è stato manipolato da fascisti e neo-pagani o, quanto meno, è stato sfruttato da essi. In quella occasione non si mosse per potere personale, ma è imprevedibile e non ci si può fidare.”

E tutte queste cose sono state dette di me! Oh! Come mi piace l’attenzione!

Kyrie eleison.

Dichiarazione Reversibile

Dichiarazione Reversibile on Settembre 22, 2012

Forse non tutto ciò che riguarda il Capitolo Generale della Fraternità San Pio X, tenutosi a luglio in Svizzera, è stato disastroso, ma dei suoi due frutti ufficiati: le “Sei Condizioni” sono “pericolosamente deboli” (cfr. EC 268 del 1 settembre) e la “Dichiarazione” finale lascia molto a desiderare. Ecco una brevissima sintesi dei suoi dieci punti:—

1. Ringraziamo Dio per i 42 anni d’esistenza della nostra Fraternità. 2. Abbiamo ritrovato la nostra unità dopo la recente crisi (davvero?). 3. riguardo alla professione di fede, 4. nella Chiesa, nel Papa, in Cristo Re. 5. Teniamo fermo il Magistero costante della Chiesa, 6. come pure la costante Tradizione. 7. Ci uniamo a tutti i cattolici oggi perseguitati. 8. Chiediamo l’aiuto della Beata Vergine Maria, 9. di San Michele 10, e di San Pio X.

Si tratta di una Dichiarazione non priva di pietà, che San Paolo dice essere utile in ogni circostanza (I Tim. IV, 8). Tuttavia, ai suoi due discepoli, Timoteo e Tito, egli sottolinea continuamente la necessità della dottrina, che rimane il fondamento della vera pietà. Ahimè, la Dichiarazione è un po’ meno forte in dottrina. Invece di mettere in risalto gli errori dottrinali del Concilio, che sono stati devastanti per la Chiesa negli ultimi 50 anni, essa presenta, nei suoi paragrafi più dottrinali, il 5 e il 6, solo una timida condanna di questi errori, insieme ad un tributo agli immutabili Magistero (5) e Tradizione (6) della Chiesa, tributo corretto, ma in grado di costituire un argomento fin troppo facilmente reversibile per un conciliarista. Vediamo come:—

Nel paragrafo 5 è detto che il Vaticano II è “viziato da errori”, mentre il Magistero costante della Chiesa è “ininterrotto”, e “con la sua azione di insegnamento trasmette il deposito rivelato in perfetta armonia con tutto ciò che la Chiesa intera ha sempre creduto, in ogni luogo.” Cosa che naturalmente implica che Roma deve rivedere il Vaticano II per depurarlo dagli errori. Ma vediamo come può replicare un Romano: “L’affermazione del Capitolo sulla continuità del Magistero è del tutto ammirevole! Ma noi Romani siamo questo Magistero, e noi diciamo che il Vaticano II non è viziato da errori!”

Stessa cosa per il paragrafo 6. La Dichiarazione afferma: “La Tradizione costante della Chiesa trasmette e trasmetterà fino alla fine dei tempi l’insieme degli insegnamenti necessari al mantenimento della fede e alla salvezza”. Così che si può pensare ad un ritorno delle autorità della Chiesa alla Tradizione. Ma troppo facilmente il Romano ribatte: “L’affermazione del Capitolo su come la Tradizione mantiene la fede è del tutto ammirevole! Ma i guardiani di questa Tradizione siamo noi Romani, e noi diciamo, in base all’ermeneutica della continuità, che il Vaticano II non interrompe, ma continua la Tradizione. Quindi il Capitolo è del tutto in errore quando insinua che noi abbiamo bisogna di ritornare ad essa.”

Che contrasto con la forza dell’attacco irreversibile di Mons. Lefebvre contro gli errori del Vaticano II, espresso nella sua famosa Dichiarazione del 21 novembre 1974! Dove egli dichiara che la Roma conciliare non è la Roma cattolica perché la riforma conciliare è “naturalista, teilhardiana, liberale e protestante . . . tutta e interamente avvelenata . . . essa nasce dall’eresia e finisce nell’eresia”, ecc. ecc. E la sua conclusione è un rifiuto categorico ad avere a che fare con la neo-Roma, perché essa non è assolutamente la vera Roma.

Basta scaricare da Internet entrambe le dichiarazioni per rendersi conto quale di esse costituisca un inconfondibile squillo di tromba che chiama alla battaglia necessaria (I Cor. XIV, 8). C’è da chiedersi quanti sono i capitolari che hanno studiato ciò che ha detto Mons. Lefebvre, e perché.

Kyrie eleison.