Santa Madre

Anno Nuovo

Anno Nuovo on Dicembre 31, 2011

E così un altro anno si chiude senza che il cielo sia sprofondato. Da decenni dico che sta per accadere, come per esempio a quel piccolo gruppo in Francia cinque o sette anni fa. Tra loro vi era un sacerdote della FSSPX che era stato seminarista a Ecône quand’io ero professore, tra la fine degli anni 70 e i primi degli 80. «Eccellenza – disse – non ne parlavate 25 anni fa?» Ma lo disse con un sorrisino, così che può aver pensato che un giorno potrei aver ragione.

Sarà allora il 2012 l’anno in cui il cielo sprofonderà? Gran parte dei commentatori mondiali pensano che questo potrebbe essere l’anno nel quale l’economia mondiale imploderà. Certamente il debito non potrà continuare ad accumularsi come si è accumulato per decenni. Per esempio, le esigenze dello stato sociale sono un onere insopportabile per il bilancio di molte democrazie occidentali, ma quasi per definizione un politico democratico è incapace di prendere le severe misure necessarie per il ripristino della normalità fiscale, perché se vuole essere rieletto non può toccare lo stato sociale. È stato detto bene, che una democrazia può durare fino a quando le persone si rendono conto che la cassa dello Stato appartiene a loro.

Quindi, il 2012 sarà l’anno nel quale le democrazie occidentali finalmente crolleranno? Forse sì, forse no. Molta gente oggi ha la sensazione di qualche disastro incombente. Si dice: non ci vorranno certo altri 30 anni perché arrivi! Ma ormai questo lo si dice da molti anni. Forse la gente è così ubriaca di liberalismo che dosi sempre crescenti di caos la lasciano indifferente. Tuttavia, le macine di Dio girano lentamente, dice il proverbio, ma macinano tutto. Il che significa che le bollette di Dio devono essere pagate e il giorno della resa dei conti arriverà, e perà conti molto più seri di quelli delle esigenze dello stato sociale.

Quest’anno, il prossimo, qualche volta, mai? Mai, no di certo! Arriverà nel momento giusto per Dio. L’anno è relativamente poco importante. Come dice Amleto (Atto V, 2), “C’è una provvidenza anche nella caduta di un passero. Se è ora, non è a venire; se non è a venire, sarà ora; se non è ora, pure sarà a venire: essere pronti è tutto”. C’è una Provvidenza. C’è un Dio e il suo tempismo è il migliore di tutti. “Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit”, dice il proverbio tedesco.

Né Dio richiede alla gran parte di noi di intraprendere delle azioni per provare a trattenere la Chiesa e il mondo nella loro attuale corsa verso la distruzione. Scommetto che molti dei capi pubblici del mondo, in privato si sentono impotenti a fare qualsiasi cosa, e mi chiedo se anche i segreti maestri del mondo, fissati nel volerlo dominare, si sentono sempre sicuri di avere il giuoco in mano. “Solo io vi posso aiutare adesso”, ha detto la Madre di Dio.

Ciò che Dio ci chiede è vivere nella sua grazia e avere fiducia in Lui. Quando il disastro arriverà, nel 2012 o chissà quando, sarà indubbiamente sgradevolissimo dal punto di vista umano, ma dal punto di vista di Dio i suoi castighi sono atti della sua misericordia. San Paolo cita i Proverbi (III, 11–12): “Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore, e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui, perché il Signore corregge colui che ama”. E San Paolo continua (Ebrei XII, 7–8): “Perseverate sotto i colpi della disciplina. Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non è corretto dal padre? Se siete senza correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete bastardi, non figli!”

La prontezza cattolica è tutto, come si vede nella parabola delle vergini prudenti. Buon Anno.

Kyrie eleison.

Religione di Stato ? – II

Religione di Stato ? – II on Dicembre 10, 2011

Secondo la religione del liberalismo – non si deve insistere troppo nel dire che il liberalismo funge da sostituto della religione – è una eresia assoluta dichiarare che ogni Stato della terra dovrebbe sostenere e proteggere la religione cattolica. Ma se Dio esiste, e se Gesù Cristo è Dio, e se ogni società naturale umana, come lo Stato, è una creatura di Dio e se Gesù Cristo ha fondato la Chiesa cattolica come il suo solo strumento per salvare gli uomini dalle fiamme eterne dell’Inferno, ne consegue che se uno Stato non vuole essere nemico del genere umano, è destinato a favorire e a proteggere la Chiesa cattolica. Ma contro questa conclusione si avanzano delle obiezioni. Vediamone tre tra le più comuni:—

Prima obiezione: Nostro Signore stesso disse a Pontio Pilato (Gv. XVIII, 36) che il Suo Regno non era di questo mondo. Lo stato invece è di questo mondo. Quindi lo Stato non dovrebbe avere niente a che fare col Suo Regno e con la Sua Chiesa.

Soluzione: Nostro Signore ha detto a Pilato che il Suo Regno e lo Stato sono distinti, ma non ha detto che dovrebbero essere separati. L’anima di un uomo è distinta dal suo corpo, ma se li si separa si ha la morte dell’uomo. I genitori sono distinti dai loro figli, ma se li si separa (come rischiano di fare oggi le agenzie per il bambino) si ha la morte della famiglia. Chiesa e Stato sono distinti l’uno dall’altro, come la vita terrena è distinta dalla vita eterna, ma se le si separa si ha un abisso tra la prima e la seconda, così da aumentare notevolmente il numero dei cittadini che andranno all’Inferno.

Seconda obiezione: La religione cattolica è vera. Ma la Verità è in grado di seguire la sua strada. Quindi la religione cattolica non ha bisogno dell’aiuto del potere coercitivo dello Stato, come per esempio la soppressione pubblica della pratica di tutte le altre religioni.

Soluzione: Di per sé “la verità è potente e prevarrà”, come dicono i Latini, ma in mezzo a noi uomini essa non prevarrà facilmente, a causa del peccato originale. Se tutti gli esseri umani (ad eccezione di Nostro Signore e della Madonna) non fossero stati afflitti fin dalla caduta dalle quattro ferite dell’Ignoranza, della Malizia, della Debolezza e della Concupiscenza, la verità avrebbe molti meno ostacoli per prevalere, e Thomas Jefferson avrebbe ragione ad affermare che per prevalere la verità ha solo bisogno di essere esposta sulla piazza. Ma i cattolici conoscono ciò che la Chiesa insegna, e cioè che l’uomo anche dopo il battesimo resta sempre soggetto all’attrazione verso il basso del peccato originale, così che per trovare quella verità senza la quale non può salvare la sua anima egli ha bisogno di tutto il ragionevole aiuto del suo Stato. Questo ragionevole aiuto esclude che lo Stato possa costringere qualcuno ad essere cattolico, ma include che lo Stato tenga fuori dalla piazza di Jefferson ogni pericolosa contro-verità.

Terza obiezione: Un grande potere può facilmente tradursi in un grande abuso.Ora, l’unione di Chiesa e Stato è molto potente per entrambi. Quindi può procurare un grande danno – basta vedere come la Chiesa conciliare e il laico Nuovo Ordine Mondiale si potenzino l’un l’altro!

Soluzione: “L’abuso non toglie l’uso”, dicono i Latini. Nostro Signore, non ci ha dato la Santa Eucarestia nonostante se ne possa gravemente abusare? La Chiesa conciliare che si unisce allo Stato liberale è un potente abuso dell’unione tra Chiesa e Stato, ma esso prova l’erroneità del liberalismo, non quella dell’unione dello Stato cattolico con la Chiesa cattolica.

Kyrie eleison.

Teorie di Cospirazioni

Teorie di Cospirazioni on Novembre 5, 2011

Dopo il recente “Commenti Eleison” sul deicidio (EC 222), alcuni lettori potrebbero pensare che “Commenti Eleison” parlerà spesso della parte svolta dagli Ebrei negli affari del mondo, ma rischierebbero di rimanere delusi. Nei 225 numeri che sono apparsi finora, dubito che gli Ebrei siano stati chiamati per nome in più di una mezza dozzina. In effetti, qualunque sia il problema che essi possono o non possono rappresentare, sicuramente non sono il problema principale. Il problema principale è l’empietà dell’uomo moderno, che spero la maggior parte dei lettori abbia colto come la preoccupazione centrale di “Commenti Eleison”.

Le teorie di cospirazioni come quella degli Ebrei che complotterebbero per dominare il mondo, sono diffuse, ma comportano due esagerazioni, tra le quali non è sempre facile mantenere il giusto equilibrio. La maggior parte della gente, seguendo i mezzi d’informazione, ritiene che tutte le teorie di cospirazioni siano insensate e che le sole persone che ci credono siano i “complottisti”. Dall’altro lato, una piccola minoranza, ma con una radicata convinzione, ritiene che tutti gli accadimenti del mondo debbano essere spiegati con una qualche cospirazione o altra, soprattutto col complotto ebraico. La verità essenziale fu espressa al meglio da un noto scrittore della Chiesa, 1800 anni fa.

Tertulliano (160–220) diceva che la Fede cattolica e il potere ebraico sono come i due piatti di una bilancia: quando la Fede cattolica va su, il potere ebraico va giù, mentre quando la Fede cattolica va giù, il potere ebraico va su. Ma è la Fede che sopravanza il potere. Ecco perché il problema principale non sono gli Ebrei, ma l’aumento o la diminuzione della Fede tra gli uomini. Ed ecco allora perché ci sono davvero delle cospirazioni, perché hanno un ruolo importante da svolgere e quindi non devono essere semplicemente disprezzate, ma il problema centrale rimane quello degli uomini con il loro allontamento dal vero Dio nella sua vera Chiesa. In breve – e questo è il punto cruciale – i Gentili possono biasimare solo loro stessi se oggi il potere ebraico è così schiacciante.

Perciò, chi riesce a cogliere quello che specialmente Disraeli e Woodrow Wilson accennavano ma non potevano esprimere apertamente, e cioè che vi è un potere oscuro dietro le quinte che dirige gli eventi del mondo, è bene che non perda il proprio equilibrio maledicendo gli Illuminati o gli Ebrei o i Massoni o altri, ma prenda atto della saggezza delle parole di San Pio X: “Che ogni uomo faccia il proprio dovere e tutto andrà bene”. E dal momento che il nostro primo dovere è verso Dio, come dice il Primo Comandamento, se tutti facessimo il nostro dovere e ci rivolgessimo di nuovo a Dio, per Lui sarebbe un semplice giuoco da ragazzi cancellare l’attuale potere dei suoi nemici, dato che solo Lui permette che l’abbiano, non intervenendo dall’inizio per prevenirlo.

Prima che la Madonna apparisse a Fatima nel 1917, gli inimici della Chiesa avevano posto il governo del Portogallo interamente sotto il loro controllo, ma quando praticamente l’intero popolo portoghese pregò e fece penitenza come aveva chiesto la Madonna, Lei dissolse semplicemente il potere degli inimici della Chiesa con una rivoluzione incruenta. Nel ventesimo secolo senza Dio e col comunismo che trionfava ovunque, il Portogallo divenne l’esempio visibile dello Stato cattolico.

I più intelligenti dei nemici di Dio sono ben consapevoli che Lo stanno servendo a mo’ di flagello che colpisce la schiena del suo popolo infedele. Se solo gli amici di Dio comprendessero che sono oggetto delle sferzate dei suoi nemici perché tutte le anime ritornino a Lui e meritino il Cielo, ecco che le teorie di cospirazioni rientrerebbero tutte al loro posto: né più né meno importante di quello che sono realmente.

Kyrie eleison.

Il Pomodoro e il Palo – I

Il Pomodoro e il Palo – I on Settembre 10, 2011

Poco tempo fa una moglie e madre di famiglia mi ha detto che faceva fatica a comunicare col marito. A stento incominciavano a discutere di ciò che andava male, che subito si arrabbiavano l’uno con l’altro. Giusto o sbagliato che fosse, percepii che il suo problema rientrava in quella universale, deliberata e diabolica negazione del ruolo meravigliosamente complementare voluto da Dio nel matrimonio per l’uomo e per la donna. Ecco cosa le ho risposto. Lei mi ha fatto sapere che l’ha aiutata. Spero quindi che possa aiutare altri (attenzione, care signore, io non penso che il problema stia tutto dalla vostra parte!):—

Mi dispiace sentire che il suo matrimonio attraversa un momento difficile. Regola numero uno: non disputare mai col marito in presenza dei bambini o mentre essi possono ascoltare. La prima preoccupazione dev’essere per loro. Non si può aiutare la famiglia sminuendo il marito o disputando con lui di fronte ai bambini. Al contrario.

Regola numero due: RISPETTI suo marito, anche se non sempre lo merita. Le donne si muovono con l’amore, gli uomini con l’ego, una differenza non da poco. Ecco perché San Paolo – PAROLA DI DIO – dice: “Mogli, obbedite ai vostri mariti, mariti, amate le vostre mogli”. Una differenza enorme! Quando nel matrimonio il marito dimostra amore per la moglie e la moglie rispetta il marito, normalmente si pongono le basi per un matrimonio felice. E se lui non dimostra amore per lei, lei si renda amabile, cosa che non potrà mai fare battagliando con lui.

A qualunque costo, rispetti suo marito. Egli ha bisogno del suo rispetto ancor più che del suo amore. Lei invece ha bisogno del suo amore ancor più che del suo rispetto. Gli obbedisca. Non dimostri mai che gli sta dicendo cosa deve fare. Lo induca a decidere di fare ciò che lei vuole che egli faccia. Non è buona cosa per la moglie lavorare fuori casa, specialmente se guadagna più del marito. Se lei deve guadagnare, e di fatto guadagna più di lui, non lo faccia mai pesare. Sminuisca la cosa. Un uomo ha bisogno di considerarsi il sostegno e il capo della casa. Lei ne è il cuore, altrettanto necessario che il capo famiglia, forse di più, ma non è lei il capo. E se talvolta è costretta ad agire come il capo, non lo dia a vedere, ma lo dissimuli.

Mi sorprenderebbe se lei non riuscisse a far funzionare il suo matrimonio. Generalmente spetta alla donna adattarsi all’uomo e non viceversa. Un proverbio russo dice: “Come il pomodoro si attacca al palo (su cui si arrampica), così fa la donna con l’uomo”. Se lui non è un palo, faccia di tutto perché lo diventi. E se non ci riesce, allora faccia di tutto perché lo sembri. Dio fa le donne più adattabili degli uomini, così che possano adattarsi ai loro uomini.

Lei dice che la famiglia ha avuto bisogno di soldi per educare le sue bambine.

Ha pensato che la migliore e più importante educazione delle bambine si realizza nella cucina della madre? Posto che la madre stia in casa. Lei, col suo esempio, può dare alle sue bambine molto di più di quanto possa dare qualsiasi scuola fuori casa. Può dar loro il prezioso esempio di una moglie e di una madre che obbedisce e rispetta il proprio marito, nonostante tutto. I bambini sono degli ottimi osservatori. Il suo esempio è di cruciale importanza per la felicità dei loro futuri matrimoni e delle loro future case.

Disputi con suo marito, se vuole, ma con calma, rispettosamente e sempre lontano dai bambini. E non dica: “Sono stata fuori tutto il giorno a lavorare, a casa ho bisogno anch’ io di comprensione”. Lavorare fuori casa, per le madri non è normale, e gli uomini lo percepiscono, anche se si tratta del loro stesso difetto. Gli uomini sono quelli che sono. Questo è l’uomo che Dio le ha dato in sposo. Dia ai suoi figli l’esempio col rispetto che gli porta. Per loro si tratta di un regalo prezioso, specialmente per le sue ragazze.

Oggi, tutte le famiglie hanno bisogno di molte preghiere. Madre di Dio, aiutaci!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Due pentimenti

Due pentimenti on Maggio 21, 2011

Un lettore di “Commenti Eleison” alcuni mesi fa mi ha chiesto qual è la differenza tra il pentimento di Giuda Escariota, che gettò i suoi 30 pezzi d’argento ai piedi delle autorità del Tempio ( Mt . XXVII, 3), e quello di Pietro, che pianse amaramente al canto del gallo ( Mt . XXVI, 75). Una buona risposta si trova nelle pagine del Poema dell’Uomo-Dio di Maria Valtorta (1897–1961). Nostro Signore (se è davvero Lui – “nelle cose dubbie, libertà”) commenta la visione che le ha appena concessa sulle ultime ore di Giuda Escariota.

Il testo italiano è leggermente adattato:—

“Si, la visione è orrenda, ma non inutile. Troppi credono che Giuda abbia commesso una cosa da poco. Alcuni giungono anzi a dire che egli è un benemerito, perché senza di lui la Redenzione non sarebbe venuta e che perciò egli è giustificato al cospetto di Dio. In verità, ti dico che se l’Inferno non fosse già esistito, perfetto nei suoi tormenti, sarebbe stato creato per Giuda ancor più eternamente orrendo, perché di tutti i peccatori e i dannati egli è il più dannato e peccatore, né per lui in eterno vi sarà addolcimento della condanna.

“Il rimorso l’avrebbe anche potuto salvare, se egli avesse fatto del rimorso un pentimento . Ma egli non volle pentirsi, e al primo delitto di tradimento, ancora compatibile per la grande misericordia che è la mia amorosa debolezza, ha unito bestemmie, resistenze alle voci della Grazia, che ancora gli volevano parlare attraverso i ricordi, attraverso ogni traccia di me da lui incontrata nel suo ultimo disperato inseguimento per Gerusalemme, compreso l’incontro con mia Madre e le sue dolci parole. Ha resistito a tutto. Ha voluto resistere. Come aveva voluto tradire. Come volle maledire. Come si volle suicidare.

È la volontà quella che conta nelle cose . Sia nel bene che nel male.

“Quando uno cade senza volontà di cadere, Io perdono. Vedi Pietro. Ha negato. Perché? Non lo sapeva esattamente neppure lui. Vile Pietro? No. Il mio Pietro non era vile. Nell’Orto di Getsemani contro la coorte e le guardie del Tempio aveva osato ferire Malco per difendermi e rischiare d’essere ucciso per questo. Era poi fuggito. Senza avere la volontà di farlo. Aveva poi negato. Senza avere la volontà di farlo. Ha saputo poi ben restare e procedere sulla sanguinosa via della Croce, sulla mia Via, fino a giungere alla morte di croce. Ha saputo poi molto bene testimoniare di Me, sino ad essere ucciso per la sua fede intrepida. Io lo difendo il mio Pietro. Il suo è stato l’ultimo smarrimento della sua umanità. Ma la volontà spirituale non era presente in quel momento. Ottusa dal peso dell’umanità, dormiva. Quando si destò non volle restare nel peccato e volle esser perfetta. Io l’ho perdonato subito.

Giuda non volle  . . .”

Alla fine del Poema dell’uomo-Dio , Nostro Signore (se è Lui – e io credo che lo sia) indica a Maria Valtorta i sette motivi per i quali ha concesso al mondo moderno questa lunga serie di visioni della sua vita.

Il primo motivo è reintrodurre nella mente della gente le dottrine fondamentali della Chiesa nella loro realtà, sconvolta dal modernismo. Non è giusto?

Il settimo motivo è “far conoscere il mistero di Giuda”: come può perdersi un’anima già tanto altamente gratificata da Dio.

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra

Vero Papa? – I

Vero Papa? – I on Aprile 30, 2011

Dopo che tre settimane fa ( CE 195 del 9 aprile ) ho detto che la “beatificazione” di domani di Giovanni Paolo II farà di lui un Neo-Beato della Neo-Chiesa, mi è stato chiesto ragionevolmente se non fossi un cosiddetto “sedevacantista”. Dopotutto, se io dichiaro praticamente che Benedetto XVI è un Neo-Papa, come posso credere che sia ancora un vero Papa?

In realtà, io credo che egli sia ad un tempo Neo-Papa della Chiesa conciliare e vero Papa della Chiesa cattolica, perché i due ancora non si escludono completamente l’un l’altro, di modo che io non sono ciò che viene detto sedevacantista.

Ecco la prima parte del mio ragionamento:—

Per un verso, io ritengo che Benedetto XVI è un Papa valido, perché è stato validamente eletto Vescovo di Roma dai parroci di Roma, cioè dai Cardinali, nel conclave del 2005, e se anche per qualche difetto nascosto quella stessa elezione non fosse valida, essa è stata poi convalidata, come insegna la Chiesa, dal fatto che subito dopo la Chiesa del mondo intero lo ha accettato come Papa.

Di modo che, nei confronti di Benedetto XVI io voglio manifestare tutto il rispetto, la riverenza e il sostegno dovuti al Vicario di Cristo.

Per l’altro, dalle parole e dagli atti del Pontefice è evidente che egli è un Papa “conciliare” e capo della Chiesa conciliare. Cosa semplice da osservare dalle due ultime prove evidenti: la neo-beatificazione di domani di Giovanni Paolo II, gran promotore del Vaticano II, e la prossima commemorazione ad ottobre del disastroso evento di Assisi del 1986 voluto da Giovanni Paolo II, con cui si è violato il Primo Comandamento di Dio in nome dell’ecumenismo conciliare dell’uomo. Mentre questo Comandamento esclude tutte le false religioni ( Deut . V, 7–9), il Vaticano II praticamente le abbraccia tutte ( Unitatis Redintegratio , Nostra Aetate ).

Quindi, oltre ad essere il Vicario di Cristo, io credo che Benedetto XVI stia anche tradendo la sua sacra funzione di confermare i suoi fratelli nella Fede ( Lc . XXII, 32), tale che mentre io voglio rispettarlo debitamente come Pietro, ritengo anche di non poterlo seguire né obbedirgli (Atti V, 29) quando non si comporta come Pietro. Era questa la distinzione che faceva Mons. Lefebvre.

Da notare, però, che pur tradendo – almeno oggettivamente – la vera religione, Benedetto XVI ad essa ci tiene!

Per esempio, volendo evitare che Assisi III venga accusato di mischiare le religioni come Assisi I, egli ha disposto che la pubblica processione in comune di tutte le religioni sia silenziosa. Il che significa che mentre promuove l’errore, Benedetto XVI non vuole abbandonare la verità!

E nel suo condursi costantemente in questo modo, egli assomiglia ad un matematico che sostiene che 2 più 2 può fare 4 o 5!

Usata da un Papa, si tratta di una ricetta che genera nella Chiesa una totale e generale confusione, poiché chi segue il Papa su queste “matematiche” che una volta danno 4 e un’altra danno 5, finisce solo col produrre nella sua testa della pura contraddizione e confusione!

Ma bisogna anche notare che Benedetto XVI, come “matematico”, rivendica assolutamente che egli crede che 2 più 2 fa 4. E nei termini in cui la sua rivendicazione è sincera, ed egli sembra sincero – Dio solo lo sa per certo – Benedetto XVI non nega volontariamente ciò che sa essere le verità definite della Fede cattolica. Piuttosto egli sembra convinto, come dimostra Mons. Tissier, che le può “rigenerare” con l’aiuto del pensiero moderno!

Il che rende difficile che nel suo caso si possa provare l’accusa di eresia, ed è per questo che anche il suo amore e la sua promozione del 2+2=5 non fanno ancora di me un sedevacantista.

Madre di Dio, Sede della Sapienza, proteggici dalla confusione!

Kyrie eleison.Londra, Inghilterra